La Quinta Piaga d’Egitto di William Turner: analisi completa del quadro
ArteWorld.
Scopriamo un importante lavoro di William Turner, eclettico e popolare artista dell’Ottocento, il quale ha realizzato un vasto numero di quadri con una tecnica completamente innovativa e rivoluzionaria. Abbiamo potuto ammirare molto del suo stile analizzando “La Fontana dell’Indolenza“, ed ora approfondiremo la conoscenza del Turner pittore andando ad analizzare da vicino “La Quinta Piaga d’Egitto”.
In questo articolo troverete la storia legata all’acquisizione di questo quadro, fino al suo arrivo nello stato dell’Indiana; successivamente verrà effettuata un’analisi descrittiva approfondita che ci permetterà di conoscere ogni singolo dettaglio de “La Quinta Piaga d’Egitto” di Turner.
Data di realizzazione: 1800
Dimensioni: 120 x 180 cm
Dove si trova: Indianapolis Museum of Art, Indiana, U.S.A.
“La Quinta Piaga d’Egitto” di Turner, al momento della sua realizzazione è stata acquistata da William Beckford, per poi passare nelle mani di numerosi collezionisti di opere d’arte, fino all’acquisito nel 1955 da parte di John Mitchell, il quale successivamente vendette il quadro Turner all’Indianapolis Museum of Art.
Al momento della realizzazione di questa gigantesca tela, Turner aveva solo ventiquattro anni, e appena terminata nella sua completezza, la pose all’attenzione dell’Accademia Reale delle Arti di Londra; i membri dell’accademia rimasero stupiti soprattutto per il grande talento da parte di un così giovane artista nell’impegnarsi con una tela dalle dimensioni molto generose.
A colpire ancor di più la critica ci pensò la scelta del soggetto da parte di William Turner, ovvero un tema storico: il pittore rappresenta all’interno di questa gigantesca tela una delle piaghe d’Egitto lanciate da Dio contro gli Egiziani che non volevano assolutamente liberare dalla loro schiavitù gli Ebrei, sfruttati in modo disumano.
Analizziamo il quadro di Turner pittore: nel vasto paesaggio rappresentato dal pittore inglese, in primo piano si possono notare due cavalli ed un uomo morti, i quali probabilmente sono un richiamo alla prima peste, ovvero l’arrivo della peste. Sulla destra, aguzzando lo sguardo, è possibile notare un altro piccolo uomo, ovvero Mosè, il quale sta lanciando una maledizione sugli sfruttatori degli Ebrei, provocando l’arrivo di grandine e fuoco.
Spostando lo sguardo sullo sfondo è possibile notare la città egiziana, caratterizzata dalla presenza della piramide, circondata da nubi nerissime e minacciose, mentre poco più a sinistra, la grandine comincia ad infuriare e sta per colpire tutto l’insediamento.
In questa “La Quinta Piaga d’Egitto”, Turner mostra la devastante potenza della natura, riducendo a dei piccoli ed “insignificanti” puntini gli esseri umani, i quali non possono nulla davanti all’infuriare della tempesta provocata da Dio. Ad enfatizzare un senso di distruzione e di minaccia ci pensa la varietà di colori molto scuri utilizzati da Turner pittore, che utilizza pochi toni chiari solo per rendere visibile in lontananza la piramide ed alcuni dei protagonisti.
La Quinta Piaga d’Egitto di William Turner: analisi completa del quadro
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