Les Femmes d’Alger di Pablo Picasso: analisi completa della serie di opere
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Oggi conosceremo una serie di lavori di Pablo Picasso di grande rilievo, i quali fortunatamente sono giunti fino ai giorni nostri e ci hanno permesso di conoscere in modo ancor più dettagliato lo stile di Picasso, popolare artista del Novecento e uno degli esponenti di spicco del Cubismo. In passato abbiamo conosciuto un lavoro di Picasso ispirato ad un artista, ovvero Cézanne, intitolato “Autoportrait à la palette“, in cui ha dimostrato la sua grande poliedricità nel mondo dell’arte. La serie di lavori che scopriremo oggi sono intitolati “Les Femmes d’Alger”.
In questo articolo troverete tutti i dettagli relativi ai lavori che fanno parte di questa importante serie, molte delle quali oggi fanno parte di collezioni private e sono state dei pezzi molto importanti in aste milionarie. Prima di scoprire nel dettaglio ogni singolo lavoro appartenente alla serie “Les Femmes d’Alger”, cerchiamo di capire qualcosa in più sulla nascita di questa lunga serie di lavori.
Verso la fine del 1953, Picasso, nel pieno della sua attività pittorica, cominciò a rielaborare dei lavori di Eugène Delacroix, ed in particolare cominciò a realizzare dei quadri basati sul lavoro “Le donne di Algeri nei loro appartamenti” del pittore francese.
Con il passare del tempo, Picasso cominciò a realizzare un buon numero di varianti del quadro di Delacroix, introducendo in ciascuno il proprio caratteristico stile, ed oltre a ciò, a causa della recente morte di Henri Matisse, (avvenuta solo sei settimane prima dalla realizzazione della prima variante di Picasso) suo amico, rivale e popolare pittore, riportò in questi lavori anche alcune caratteristiche tipiche dello stile di quest’ultimo.
“Les Femmes d’Alger” è una serie di ben quindici lavori di Picasso: l’intero gruppo venne acquistato da Victor e Sally Ganz, per poi essere smembrato successivamente e venduto sia a collezionisti privati che istituzioni pubbliche.
SERIE DI QUADRI “LES FEMMES D’ALGER”
Versione A
Questa variante è molto simile alla versione H de “Les femmes d’Alger”, sia per i colori utilizzati che per le posizioni dei soggetti. La donna sdraiata al centro della composizione, nonostante sia di netto stampo cubista, preserva ancora qualche caratteristica di pittura tradizionale.
Differentemente dalla versione H, qui c’è un ampio utilizzo del nero sulla parte destra della tela.
Versione B
La versione B de “Les femmes d’Alger” di Picasso ha caratteristiche tipicamente cubiste, ma nella composizione fanno da padrone forme arrotondate, rintracciabili sia nel corpo “alterato” delle protagoniste che nella finestra dietro la donna di sinistra.
Versione C
Questa versione è stata una delle prime in assoluto tra quelle vendute dalla coppia Ganz che ha acquistato l’intero lotto prodotto da Picasso. Nel 1988, subito dopo la morte di Victor Ganz, la versione C de “Les femmes d’Alger” è stato venduto.
In questo lavoro, si notano tutte le caratteristiche tipiche di Picasso cubista, con delle forme geometriche ben definite e colori come blu, rosso, giallo, verde e bianco che dominano la composizione; i colori, posti su tela in modo netto e senza sfumature ricordano Matisse.
Versione D
In questa versione, la composizione è molto complessa ed il realismo è completamente venuto meno nella realizzazione della scena. Le donne protagoniste sono praticamente irriconoscibili e sembrano quasi essere fuse con l’ambiente circostante.
I colori molto accesi ricreano un’atmosfera orientale e quelli che dominano questa versione sono: rosso, giallo, blu, grigio, verde e nero.
Versione E
Questa versione presenta tutte le caratteristiche cubiste dello stile di Picasso, sacrificando completamente il realismo della scena. Le tre protagoniste hanno perso quasi del tutto le loro connotazioni umane: la donna sdraiata in primo piano ha la pelle blu, quella a sinistra ha la testa molto piccola e completamente sproporzionata rispetto al resto del corpo, e allo stesso modo anche quella più in fondo vestita di verde, ha il volto privo di dettagli ed identificato unicamente con un punto nero.
Versione F
In questa versione del quadro i colori sono molto decisi e riempiono la tela; le tre protagoniste, seppur trasformate dallo stile cubista, sono abbastanza riconoscibili. Il forte utilizzo del rosso, giallo e blu sembra quasi fondere le stesse ragazze all’ambiente circostante.
Versione G
Differentemente dalle precedenti, in questo lavoro di Picasso non troviamo la classica composizione delle tre ragazze orientali, bensì tutto sembra essere fuso nell’essere antropomorfo che sta al centro della composizione, in cui si scorgono le braccia ed il volto.
Versione H
La versione H di questa serie è stata completata all’inizio del 1955, per poi essere venduta nel 1997 per più di sette milioni di dollari, in un’asta. Attualmente fa parte della Collezione Nahmad in Svizzera.
In questa composizione, dalle caratteristiche tipicamente cubiste, sono riconoscibili le donne protagoniste del quadro; differentemente dalla versione C, qui l’ambiente è più definito e ricorda molto le atmosfere orientali; anche in questo caso, è presente un probabile richiamo alla produzione di Matisse (ed in particolare alle “Odalische”), sia per i colori che per il tema prettamente orientale.
Versione I
I colori di questa versione della serie di Picasso ricordano molto quelli della versione C analizzata in precedenza, anche se in questo caso appaino più decisi e disposti su tutta la tela. La fisionomia delle protagoniste è quasi umana, se non fosse per il colore della loro pelle, ma nonostante questo, è possibile riuscire a distinguere bene le tre donne rispetto al tipico ambiente circostante.
Versione J
Questa versione del quadro di Picasso nel 2006 è stata protagonista di un’asta da Sotheby’s ed in quel’occasione è stata venduta per più di diciotto milione di dollari, per essere destinata a diventare parte della Collezione Nahmad.
La perfetta geometria delle figure indica senza dubbio un forte influsso cubista, ma la fisionomia delle donne è ancora abbastanza riconoscibile: in questa versione, in particolare, sono presenti quattro donne. I colori della composizione sono il rosso, giallo, blu, il bianco ed il verde.
Versione K
Questa variante del quadro di Picasso rappresenta senza dubbio lo stile con cui Picasso è conosciuto al grande pubblico. Questa versione è stata venduta per più di sei milioni di dollari nel 1997 presso Christie’s.
La fisionomia delle protagoniste, è arrivata a mescolarsi con l’ambiente che ospita la scena, rendendole praticamente irriconoscibili in tutta la composizione.
Versione L
Questa versione è stata acquistata nel 2011 dal Berggruen Museum di Berlino per più di undici milioni di dollari. Questa variante dell’opera di Picasso è differente da quelle viste fin’ora perché ha solo una protagonista, e non tre come nelle altre.
Qui la donna appare seduta, con il volto “decomposto” come voleva la tradizione cubista, avvolta in un mantello blu e decorato con motivi orientali, lasciando in vista il seno. Introno alla protagonista si trova un muro rosso e si scorge una porta sulla destra.
Versione M
Questa versione del quadro è stata acquistata nel 1997 alla cifra di dieci milioni di dollari presso Christie’s a New York. In questa composizione, i soggetti del quadro sono le tre donne, private di qualsiasi dettaglio e di cui l’artista dipinge solo i contorni.
Versione N
Questa variante si trova alla Washington University in St. Louis, portata da Steinberg Fund nel 1960. In questa versione i colori scuri dominano la composizione, dove le donne sono state praticamente fuse con l’ambiente circostante e dove quest’ultimo è stato spezzettato in tanti piccoli spazi cubici.
Versione O
Questa versione costituisce l’ultima tappa nel lavoro di Picasso, ed è stato acquistato recentemente per quasi centoottanta milioni di dollari. Le figure sono spezzettate, ed hanno perso completamente il loro aspetto originario che si poteva vedere nelle versioni precedenti di questo lavoro (eccetto per la donna a sinistra, i cui tratti caratteristici umani sono facilmente osservabili); questo quadro, grazie alle caratteristiche cubiste che lo compongono ed anche grazie ai colori, rappresenta uno dei punti più alti nella carriera artistica di Picasso.
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