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Tomba di Giulio II di Michelangelo Buonarroti: analisi completa dell’opera

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Tomba di Giulio II di Michelangelo Buonarroti: analisi completa dell’opera
ArteWorld.

Andiamo a conoscere uno dei progetti più ambiziosi e popolari di Michelangelo Buonarroti, un grande artista che durante la sua vita è stato un celebre scultore, pittore ed architetto e che si è imposto nel mondo dell’arte moderna in ogni ambito con le sue straordinarie opere. Tra i lavori più conosciuti, abbiamo già studiato ed analizzato la celebre Battaglia dei Centauri, ed oggi continueremo il nostro viaggio andando a conoscere tutto ciò che riguarda la tomba di Giulio II.

Qui potrete leggere tutto ciò che riguarda questo lavoro dedicato a Giulio II e realizzato da Michelangelo, il quale gli ha dedicato molti anni e diversi progetti, nessuno dei quali però si è concretizzato in una versione definitiva colma di tutti i dettagli pensati in origine dall’architetto.

Per quanto riguarda la storia, il papa Giulio II incaricò Michelangelo nel 1505 di realizzare un sepolcro per la sua persona, ma a causa di moltissimi rinvii e ritardi, i lavori si prolungarono fino al 1544, causando un grande disagio e nervosismo a Michelangelo, il quale, nelle varie fonti che riportano la sua biografia, si lamenta costantemente di questo increscioso progetto.

I progetti per la tomba di Giulio secondo furono molti, e man mano che Michelangelo ne stilava di nuovi, ogni volta venivano eliminati sempre più elementi, fino a giungere alla versione che è possibile ammirare nella basilica di San Pietro in Vincoli a Roma.

PRIMO PROGETTO DELLA TOMBA DI GIULIO II

Nel 1505, Michelangelo godeva di grande successo per la realizzazione del celebre David, una statua ammirata tutt’oggi da tutto il mondo; forte del grande successo riscosso, Michelangelo venne convocato da Giulio II Papa per la realizzazione di una tomba da collocare nella basilica di San Pietro.

Michelangelo abbandonò immediatamente qualsiasi lavoro in atto fino a quel momento, per realizzare il progetto del pontefice. Secondo il primo progetto della tomba, la sepoltura per il papa doveva essere: una base rettangolare, con sopra altre tre basi della stessa forma sempre più ristrette, così da formare una piramide.

Tomba di Giulio II primo progetto

“Tomba di Giulio II” (primo progetto) Michelangelo Buonarroti

Sulla punta di questa piramide doveva essere presente il catafalco del Papa, circondato da circa quaranta statue sparse su tutta la struttura, in modo da non tralasciare alcun angolo dell’intera architettura.

Nella parte bassa della complessa scultura, dovevano essere presenti diverse nicchie, con all’interno diverse statue rappresentanti delle Vittorie alate, circondate da dei Prigioni. Andando più in alto, dovevano essere presenti le figure di Mosè e San Paolo, simboli della Vita attiva e Vita contemplativa, che dovevano convogliare l’attenzione dell’osservatore verso il catafalco del Papa.

La statua del Papa sulla sommità, accompagnato da due angeli, doveva rappresentare il risveglio del defunto durante il Giudizio Universale.

Entrando nella struttura, si trovava il vero e proprio sarcofago del Papa. Il progetto piacque molto a Giulio II della Rovere, ma gli altri artisti presenti nella cerchia papale, non vedevano di buon’occhio la figura di Michelangelo, così mentre l’artista era fuori Roma per cercare il materiale per la realizzazione del grande complesso funerario, i suoi concorrenti cominciarono a distogliere l’attenzione del Papa dal progetto del Buonarroti, mostrandogli tanti altri lavori per esaltare la gloria di Roma, come il rinnovo dell’Antica basilica di San Pietro in Vaticano per mano del Bramante.

Quanto Michelangelo scoprì tutto ciò, rimase molto deluso e se ne andò da Roma, per poi tornare solo nel 1512, dopo aver chiarito l’equivoco con il Papa, che gli offrì la possibilità di decorare la volta della Cappella Sistina e di continuare il progetto per la sua Tomba.

SECONDO PROGETTO DELLA TOMBA DI GIULIO II

Papa Giulio 2 morì nel 1513, ma nel suo testamento scrisse che per la sua tomba voleva riprendere il progetto originale ideato da Michelangelo. Gli eredi del Papa non potevano permettersi una spesa simile, ed allora effettuarono alcune modifiche al progetto del Buonarroti: per prima cosa, l’intero complesso sarebbe dovuto essere addossato al muro ed in seguito la camera mortuaria sarebbe dovuta essere stata eliminata definitivamente.

Questo secondo progetto comportò l’eliminazione di moltissime statue che invece erano presenti nel progetto originale: queste decorazioni, invece di essere presenti sulle due facciate della sepoltura, adesso si trovavano sugli angoli sporgenti dalla fronte; nella parte superiore il catafalco con gli angeli era ancora presente, mentre nella parte inferiore erano presenti delle nicchie.

Tomba di Giulio II secondo progetto

“Tomba di Giulio II” (secondo progetto) Michelangelo Buonarroti

Venne introdotta anche una statua di una Madonna col Bambino all’interno di una mandorla, circondati da altre cinque figure, presenti sotto una piccola volta a tutto sesto, retta da diversi pilastri.

Gli eredi del Papa all’interno del nuovo contratto, obbligarono Michelangelo a non impegnarsi per nessun altro lavoro mentre era impegnato con questa Tomba, ed inoltre, avrebbe dovuto terminare il tutto entro sette anni. Il Buonarroti non rispettò questa clausola e realizzò altre celebri statue, come il Cristo della Minerva e lo Schiavo morente, lo Schiavo ribelle ed il Mosè.

TERZO PROGETTO DELLA TOMBA DI GIULIO II

Nel 1516 gli eredi modificarono ancora una volta il progetto della Tomba di Giulio II, accorciando i lati fino allo spessore di un’unica nicchia e riducendo il numero di statue; da una gigantesca statua, ora il progetto si stava trasformando in una facciata monumentale con diverse statue.

Al posto della porta d’ingresso venne imposto un rilievo bronzeo e nella parte superiore il catafalco venne eliminato introducendo il Papa retto da due figure sedute, ed al di sopra una Madonna con il Bambino all’interno di una mandorla.

Tomba di Giulio II terzo progetto

“Tomba di Giulio II” (terzo progetto) Michelangelo Buonarroti

Neanche questo progetto vide la luce, poiché il nuovo Papa Leone X incaricò Michelangelo di lavorare alla basilica di San Lorenzo, mettendo da parte il lavoro della Tomba di Giulio II.

QUARTO PROGETTO DELLA TOMBA DI GIULIO II

Nel 1526, Michelangelo aveva completamente abbandonato il lavoro per gli eredi di Giulio II, ma quest’ultimi, avendo già speso tempo e denaro per questo monumento, e vedendo che non c’erano stati sviluppi, allora cominciarono a minacciare il Buonarroti di volere indietro il denaro anticipato per il lavoro.

Michelangelo, vedendo che la situazione stava peggiorando, allora decise di realizzare un quarto progetto per la Tomba di Giulio II: di questo lavoro non ci sono molti dettagli, ma probabilmente prevedeva un’ulteriore semplificazione del precedente progetto, con eliminazione delle nicchie laterali, concentrandosi solo sulla decorazione della facciata.

QUINTO PROGETTO DELLA TOMBA DI GIULIO II

A sistemare la questione ci pensò il Papa Clemente VII, il quale fece da mediatore tra Michelangelo e gli eredi di Giulio II; il Buonarroti si impegnava a realizzare un nuovo progetto nel 1532, da destinarsi all’interno di San Pietro in Vincoli e doveva prevedere l’utilizzo di marmi già lavorati (così utilizzò alcune statue che Michelangelo aveva già realizzato in precedenza).

Nonostante queste condizioni, Michelangelo non riuscì a completare il nuovo progetto perché lo stesso Papa Clemente VII ordinò al Buonarroti la realizzazione del Giudizio Universale.

Tomba di Giulio II quinto progetto

“Tomba di Giulio II” (quinto progetto) Michelangelo Buonarroti

Questo portò ad una causa intenta dagli eredi di Giulio II verso Michelangelo, il quale venne querelato poiché si appropriò di grandi anticipi di denaro senza realizzare effettivamente nulla.

SESTO PROGETTO DELLA TOMBA DI GIULIO II

Il nuovo Papa Paolo III, completato il Giudizio Universale, aiutò Michelangelo a trovare una nuova soluzione con gli eredi di Giulio II della Rovere. Nel 1542 venne stipulato un nuovo contratto, che prevedeva il completamento della tomba da parte di Michelangelo o altri artisti sotto la guida del Buonarroti.

Tomba di Giulio II Michelangelo Buonarroti analisi

“Tomba di Giulio II” Michelangelo Buonarroti

Questa nuova versione prevedeva la presenza del Mosè al centro del complesso, ed anche le statue di Rachele LiaIl resto della decorazione venne realizzato da altri artisti e questo mastodontico progetto venne definitivamente completato, seppur ormai molto differente da quanto era stato progettato in origine.

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