Storie di Virginia di Sandro Botticelli: analisi completa dell’opera
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Scopriamo un altro interessante lavoro realizzato da Sandro Botticelli, famoso artista vissuto nel Quattrocento, il quale ha dato vita ad importanti lavori come la nascita di Venere ed ha assistito all’ascesa di un altro importante artista, ovvero Michelangelo Buonarroti. Tra i vari lavori di Sandro Botticelli, abbiamo già analizzato la celebre Madonna dell’Eucarestia, ed ora proseguiremo andando a parlare delle Storie di Virginia.
Qui potrete leggere tutto quello che c’è da sapere riguardo le Storie di Virginia di Sandro Botticelli, partendo da data di realizzazione, dimensioni e luogo di conservazione, per poi passare a raccontare la sinossi della storia dipinta su questa tavola, ed infine effettuarne l’analisi.
Data di realizzazione: 1498
Dimensioni: 86 x 165 cm
Dove si trova: Accademia Carrara, Bergamo
Abbiamo pochissime informazioni riguardo i vari passaggi di proprietà di quest’opera; tra i pochi dati certi, emerge il fatto che queste Storie di Virginia fanno coppia con le Storie di Lucrezia, ma quest’ultimo pannello è attualmente conservato a Boston, presso l’Isabella Stewart Gardner Museum.
Entrambi i pannelli erano presenti in Casa Vespucci nel 1500, ma successivamente quello ritraente le Storie di Virginia, è stato acquistato nel 1871 da Giovanni Morelli e successivamente esposto nell’accademia Carrara di Bergamo.
La storia dipinta sulla tavola da Botitcelli è tratto dal libro di Livio “Ab urbe condita”, ed ha per tema l’onore violato e la fedeltà coniugale. La storia narrata da Livio, narra che nel 450 a.C. Appio Claudio, decemviro, cercò di appropriarsi di Virginia, figlia del centurione Virginio, il quale era impegnato in una campagna con l’esercito romano.
Attraverso un sotterfugio, Appio Claudio riuscì a rendere sua schiava Virginia, e saputa questa notizia, Virginio tornò rapidamente in patria e cercò di sistemare la situazione nel foro, davanti a tutto il popolo. Il coraggioso tentativo da parte di Virginio non ebbe successo, e così il soldato, per vendicare il disonore, uccise sua figlia.
Davanti a questo evento, il popolo insorse ed eliminò i decemviri. Botticelli, in questa tavola, riassume i punti importanti della storia narrata da Livio:
- Sulla sinistra c’è una porta aperta, con Virginia che viene portata via con forza, nonostante le altre donne tentino di opporre resistenza
- Sempre a sinistra c’è Virginio con la figlia, la quale è riconoscibile per il cappotto rosso senza maniche, i quali sono in tribunale per ascoltare il triste giudizio
- Al centro, sulla sommità, c’è Appio Claudio che ordisce il piano per trattenere Virginia
- Poco più a destra c’è un gruppo di donne che assistono all’omicidio di Virginia, con il padre ritratto ancora con la spada sguainata
- Ancora più a destra c’è Virginio che scappa a cavallo e le donne si disperano
- Al centro, in primo piano, c’è una baruffa con uomini a cavallo e soldati
I protagonisti di questa grande composizione sembrano quasi scivolare in secondo piano rispetto al resto del contesto, ma riescono comunque a risaltare grazie ai colori sgargianti dei loro abiti ed ai loro volti molto espressivi.
La tecnica dell’inserimento di diverse scene all’interno di un’unica composizione era una pratica molto usuale nella pittura medievale, come si può notare anche in un lavoro di Masaccio.
Storie di Virginia di Sandro Botticelli: analisi completa dell’opera
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