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Nastagio degli onesti di Sandro Botticelli: analisi completa delle opere

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Nastagio degli onesti di Sandro Botticelli: analisi completa delle opere
ArteWorld.

Sandro Botticelli è stato un eccellente pittore del Quattrocento, e molte delle opere che ha realizzato sono poco conosciute rispetto ai suoi massimi capolavori come la Primavera e la Nascita di Venere. Ci sono molte altre tempere su tavola degne di nota, come ad esempio la Madonna della Loggia oppure il Compianto sul Cristo MortoOggi, andremo a conoscere tutto ciò che riguarda la serie di opere sotto il titolo di Nastagio degli onesti .

Qui potrete leggere il nastagio degli onesti riassunto, e successivamente scoprire tutte le informazioni sui quadri botticelli , partendo da alcune informazioni basilari come la data di realizzazione, dimensioni e luogo di conservazione di ciascuna opera, per poi passare successivamente al nastagio degli onesti analisi .

I Botticelli quadri inerenti a questa novella sono quattro , commissionati da Lorenzo il Magnifico, il quale voleva regalare questa serie di opere a Giannozzo Pucci e Lucrezia Bini per il loro matrimonio.

NASTAGIO DEGLI ONESTI PRIMO EPISODIO

La prima tempera su tavola realizzata da Botticelli, venne realizzata nel 1483, e qui potrete leggere tutto quello che c’è da sapere su tale opera.

Nastagio degli Onesti Sandro Botticelli primo episodio analisi

“Nastagio degli Onesti” (primo episodio) Sandro Botticelli

Data di realizzazione: 1483

Dimensioni: 83 x 138 cm

Dove si trova: Museo del Prado, Madrid

Questo primo episodio della novella Nastagio degli onesti attualmente si trova a Madrid insieme ad altri due episodi, mentre un altro si trova, invece, nella sua collocazione originaria, ovvero a Palazzo Pucci.

La novella di Nastagio degli Onesti fa parte del Decameron di Giovanni Boccaccio, e viene raccontata nella giornata in cui si doveva scegliere una storia d’amore a lieto fine.

Ecco il riassunto della novella: Nastagio degli Onesti era un uomo innamorato di una donna, figlia di Paolo Traversari, il quale però non era corrisposto. Successivamente, la donna arriverà a cambiare idea dopo aver assistito ad una punizione inflitta ad un’altra donna, irriconoscente verso l’amante.

In questo primo episodio, Botticelli rappresenta il momento in cui Nastagio, dopo essere stato rifiutato dalla donna, abbandona la città e comincia a vagare per la foresta.

Mentre cammina per la foresta, Nastagio vede una donna seminuda che sta scappando terrorizzata, mentre dei cani la inseguono per azzannarla ed alle loro spalle si trova un cavaliere armato che insegue con violenza la donna.

Nastagio prova a difendere la donna, ma purtroppo non riesce ad avere la meglio sugli assalitori. In questo spezzone narrativo, Botticelli rappresenta Nastagio più volte nella stessa scena (inserisce il protagonista ben tre volte), prima mentre vaga e poi mentre si imbatte nella donna in fuga.

A fare da contorno alla scena c’è una grande foresta, con alberi molto alti, mentre sullo sfondo si può notare un paesaggio marittimo, che dona alla scena una forte profondità.

Al confronto del grande ambiente, i protagonisti sembrano quasi delle miniature, ma nel contempo sono eccezionalmente dettagliati, come si può notare dall’armatura del cavaliere e dai vestiti di Nastagio sulla sinistra.

I colori sono ben distribuiti sulla tavola e non sono duri ed accesi come quelli che caratterizzano la produzione tarda di Botticelli.

NASTAGIO DEGLI ONESTI SECONDO EPISODIO

Anche questo secondo episodio venne realizzato da Botticelli nel 1483, ed attualmente è conservato a Madrid, all’interno del Museo del Prado.

Nastagio degli Onesti Sandro Botticelli secondo episodio analisi

“Nastagio degli Onesti” (secondo episodio) Sandro Botticelli

Data di realizzazione: 1483

Dimensioni: 82 x 138 cm

Dove si trova: Museo del Prado, Madrid

Questo secondo episodio riprende dove era terminato il precedente: Nastagio, dopo aver assistito all’omicidio della donna da parte del cavaliere misterioso e dei cani, all’interno della foresta nei pressi di Ravenna, scappa terrorizzato.

Nastagio scoprirà successivamente che quel cavaliere non è altro che un suo avo, Guido degli Anastagi, il quale si suicidò dopo essere stato rifiutato dalla donna che amava e così finirono entrambi all’inferno.

La tortura inflitta alle due anime era quella di dover riapparire ogni venerdì nel medesimo luogo per tanti anni quanti erano stati i mesi che la donna aveva rifiutato Guido; durante tale apparizione, Guido avrebbe ucciso la donna ed appena questa sarebbe risorta, egli l’avrebbe uccisa nuovamente.

Nella scena dipinta da Botticelli, si vede sulla sinistra Nastagio che sta scappando terrorizzato davanti all’uccisione della donna, con alle spalle alcuni cervi che bevono alla fonte, mentre al centro il suo avo Guido sta aprendo la schiena della donna per dare il suo cuore in pasto ai cani, i quali, in un momento successivo, sulla destra, lo stanno sbranando.

Sullo sfondo, in secondo piano, ci sono nuovamente Guido e la donna che ricominciano l’inseguimento, dando un senso ripetitivo all’intera scena.

Botticelli mostra la propria abilità pittorica in questo caso, soprattutto nella resa dell’espressione disgustata e terrorizzata di Nastagio.

NASTAGIO DEGLI ONESTI TERZO EPISODIO

Il terzo episodio è stato realizzato da Sandro Botticelli nel 1483 ed è conservato attualmente nel Museo del Prado, a Madrid.

Nastagio degli Onesti Sandro Botticelli terzo episodio analisi

“Nastagio degli Onesti” (terzo episodio) Sandro Botticelli

Data di realizzazione: 1483

Dimensioni: 83 x 142 cm

Dove si trova: Museo del Prado, Madrid

La terza scena della novella di Nastagio degli Onesti è sempre ambientata all’interno del piccolo bosco nei pressi di Ravenna e riprende dov’è terminata la sequenza precedente.

Nastagio, dopo aver compreso la punizione del suo avo Guido e della donna non amata, decide di organizzare un banchetto nel luogo dov’è avvenuto l’inseguimento, invitando alla visione la propria famiglia e quella della donna amata da Nastagio.

Pochi attimi dopo appaiono le due anime infernali di Guido e della donna, e davanti all’uccisione della donna, sono tutti terrorizzati e cercano di scappare, nonostante Nastagio cerchi di rassicurare tutti.

Le donne sulla sinistra della tela saltano in piedi per la paura, rovesciando tutto ciò che era presente sulla tavola imbandita, mentre sull’estremità destra della tavola, proprio dove si trova il cavaliere, dei musici lanciano i propri strumenti per allontanare i cani.

Lo spirito di Guido spiega poi la propria situazione, rassicurando i presenti, e così la donna amata da Nastagio, comprendendo il supplizio di quelle due anime, decide di sposare Nastagio, ed infatti Botticelli rappresenta i due amanti sulla destra della tavola, in secondo piano, uno accanto all’altro.

Essendo una tavola richiesta da Lorenzo il Magnifico, della famiglia Medici per il matrimonio di Giannozzo Pucci con Lucrezia Bini, per esaltare queste famiglie, Botticelli, alle spalle del banchetto, inserisce gli stemmi dei Pucci, dei Medici e Pucci-Bini.

NASTAGIO DEGLI ONESTI QUARTO EPISODIO

L’ultimo episodio realizzato da Botticelli viene completato nel 1483 ed è conservato all’interno di una collezione privata, a Palazzo Pucci, Firenze.

Nastagio degli Onesti Sandro Botticelli quarto episodio analisi

“Nastagio degli Onesti” (quarto episodio) Sandro Botticelli

Data di realizzazione: 1483

Dimensioni: 83 x 142 cm

Dove si trova: Palazzo Pucci, Firenze

Nell’ultima scena, Botticelli mostra il matrimonio tra Nastagio degli Onesti e la donna, figlia di Paolo Traversari. Con questa sequenza, Sandro Botticelli, cerca di mettere in risalto lo sfarzo delle nozze dei due protagonisti, alludendo alla ricchezza e pomposità della borghesia fiorentina.

Il pittore pone grande attenzione a tutti gli elementi presenti sui tavolini, sui vestiti finemente decorati di tutti i personaggi presenti nella scena e la grandezza dell’architettura.

Il matrimonio avviene sotto una loggia che da su un paesaggio, con delle colonne scure su cui si trovano dei capitelli dorati. Sono presenti dei rami di mirto all’interno dello spazio dove si mettono le fiaccole, che sono simboli dell’amore.

Nella parte più alta della composizione, si trovano i tre simboli delle famiglie legate alla tavola, esattamente come accade anche con la scena precedente, realizzata sempre da Botticelli.

Sullo sfondo, si nota un arco di trionfo, che ricordano molto quelli presenti a Roma, visti da Botticelli per il suo lavoro all’interno della Cappella Sistina.

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