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Banksy: la biografia e le opere più importanti

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Banksy: la biografia e le opere più importanti
ArteWorld.

Oggi ti parlerò di uno degli artisti più misteriosi e controversi di tutta la storia dell’arte contemporanea. Il mistero che aleggia attorno alla figura di questo personaggio, ha contribuito in gran parte al suo fascino, ed inoltre, molte delle sue opere, sono presenti in tutto il mondo. L’artista di cui mi appresto a parlarti è Banksy.

Qui, puoi leggere tutte le informazioni su questo writer di fama mondiale, il cui nome molto spesso viene erroneamente storpiato in Bansky o anche Banski. Oltre a conoscere la sua vita, in questo articolo, ti parlerò anche dei suoi capolavori e delle opere che lo hanno reso così popolare e discusso nel mondo moderno.

Banksy biografia

L’INIZIO DELLA CARRIERA

Prima di dedicarsi alla realizzazione di alcuni dei più grandi Banksy graffiti, questo misterioso artista, all’inizio degli anni Novanta, lavorò con altri due colleghi nella DryBreadZ Crew a Bristol.

Nel giro di poco tempo, migliorò gradualmente il proprio stile, e grazie al fortuito incontro con il fotografo Steve Lazarides, le Banksy immagini si trasformarono pian piano in delle vere e proprie opere d’arte, che, in pochissimo tempo vennero vendute.

Qualche tempo dopo, il suo stile divenne immediatamente riconoscibile, soprattutto grazie al caratteristico uso dello stencil, che diventa il suo tradizionale marchio di fabbrica.

Le Banksy opere, fin dagli albori, rappresentano essenzialmente delle immagini contro la guerra, il capitalismo e le istituzioni.

LE PRIME ESPOSIZIONI

Nel 2003, partecipò ad una mostra intitolata Turf War, all’interno di un magazzino di Londra; l’identità di Banksy tutt’oggi non è ancora nota, ma a quel tempo, rilasciò un’intervista alla BBC, spiegando le caratteristiche del suo lavoro.

Show me the Monet Banksy

“Show me the Monet”

Durante questi anni, nella sua produzione artistica, si aggiunsero delle “rivisitazioni” di capolavori del passato, come ad esempio, una versione personalizzata de lo stagno delle Ninfee di Monet, e dei Nighthawks di Hopper; entrambi i lavori, vennero mostrati al grande pubblico in una mostra del 2005, a Londra.

ALTRI LAVORI E BANKSY GAZA

Nel 2004, l’artista, fece produrre diverse banconote inglesi da 10£, eliminando il volto della regina e sostituendolo con quello di Diana, ed inoltre, trasformò il caratteristico testo presente sulla banconota “Banca d’Inghilterra” con la dicitura “Banksy d’Inghilterra”.

Il suo “esperimento” ebbe un successo notevole, a tal punto che, le banconote divennero dei veri e propri pezzi unici, i quali, successivamente vennero venduti su Internet a prezzi molto alti.

Nel 2005, Banksy si recò in Palestina, dove realizzò ben nove immagini sul muro della West Bank di Israele, allargando in modo straordinario, il proprio territorio di attività.

Successivamente, tornò a realizzare altre opere satiriche in Inghilterra ed in altri luoghi, le quali, si richiamano esplicitamente alle Andy Warhol opere.

Balloon Girl Banksy

“Balloon Girl”

Con questa attività irriverente, la fama di Banksy crebbe notevolmente, ed allo stesso modo, anche il costo delle sue opere: Balloon Girl Banksy è uno dei suoi lavori più celebri, il quale è stato venduto da Sotheby per 37200 £.

I suoi murales, oggi, vengono accettati generalmente come dei capolavori, e così, i fortunati abitanti delle strutture su cui Banksy ha realizzato i propri disegni, cercavano di vendere la propria casa per mezzo delle gallerie d’arte, al fine di poter guadagnare più denaro, rispetto alla semplice vendita dell’immobile.

ATTIVITÀ DAL 2008 FINO AD OGGI

Nel 2008, tre anni dopo l’uragano Katrina, volendo denunciare l’abbandono delle operazioni di ricostruzione dei numerosi edifici colpiti dal cataclisma, Banksy realizzò diverse opere a Lousiana, in New Orleans.

Nello stesso anno, l’artista ospitò una mostra chiamata The Cans Festival presso Londra: vennero invitati tanti protagonisti del mondo dei graffiti, ed ognuno poteva esporre le proprie creazioni in modo chiaro e non competitivo.

Nel 2009, il rapporto lavorativo con Steve Lazarides si concluse, ma l’attività di Banksy proseguì, così come la vendita delle sue opere. L’anno successivo, venne presentato il film documentario Exit Through the Gift Shop, diretto dallo stesso Banksy, che ottenne un notevole successo.

A proposito dell’attività filmografica, nel 2014 è stato pubblicato il film Banksy does New York, un documentario di HBO, relativo alla figura di Banksy ed inerente alla sua attività artistica nella Grande Mela.

Banksy napoli

Graffito di Banksy a Napoli

Banksy, negli ultimi anni ha continuato a realizzare altre opere di denuncia in tutto il mondo, e le mostre che lo hanno visto protagonista sono tra gli eventi più importanti nel contesto dell’arte contemporanea, ed anche in Italia il suo successo non è irrilevante: Banksy Roma, nel 2016 è stato protagonista della mostra War, Capitalism and Liberty , mentre Banksy Napoli, a Piazza Gerolomini, ha realizzato, uno dei pochi graffiti, presenti in Italia.

Tra le varie ipotesi a proposito della Banksy identità, c’è chi ritiene, a seguito di varie indagini, che possa essere Robin Gunningham, un vecchio studente di Bristol: si pensa, inoltre, che possa essere un team di più individui, o ancora si ritiene che possa essere Robert Del Naja, il cantante del gruppo Massive Attack.

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