Data di Realizzazione | 1892 |
Dimensioni | 105 x 77,5 cm |
Tecnica | Olio su Tela |
Dove si Trova | Collezione Privata |
Caratteristiche Chiave
- Il titolo originale della tela è Nafea Faa Ipipo, che in tahitiano vuol dire “Quando ti sposi?“
- È stata venduta a Sheikha Al-Mayassa bint Hamad Al-Thani per 250 milioni di dollari
- Non c’è prospettiva e la linea d’orizzonte è molto in alto
- Usa pochi colori e non c’è chiaroscuro
- La scena è suddivisa da linee orizzontali e dai colori
- L’illuminazione è fittizia e non si capisce neanche dov’è il sole
Storia
Gauguin arriva a Tahiti per la 1° volta nel 1891 alla ricerca del luogo ideale per realizzare la sua arte primitiva.
Ma quando arriva qui, è ben diversa da come se la immaginava.
Tahiti è stata colonizzata nel 18° secolo e gli indigeni sono stati uccisi dalle malattie portate dagli europei.
La cultura primitiva che cercava purtroppo non esiste più.
Ma Gauguin non si arrende e si concentra nella realizzazione di opere con protagoniste delle donne del luogo nude o con addosso dei vestiti tradizionali del luogo.
E poi ha fatto anche altre opere – sempre con donne protagoniste – dove indossano degli abiti occidentali, come si vede in questa tela (soprattutto per la donna in secondo piano).
Quando ritorna in Francia ad esporre le sue opere, non ottiene il successo sperato.
Paul decide di vendere quest’opera per 1.500 franchi: un prezzo altissimo.
E nessuno la compra.
Soltanto nel 1917 sarà Staechelin a comprarla alla Maison Moos, per poi prestarla per 50 anni al Kunstmuseum di Basilea.
Nel febbraio 2015 la famiglia Staechelin la vende a Sheikha Al-Mayassa bint Hamad Al-Thani per 210 milioni di dollari all’incirca.
Ed oggi si trova in una collezione privata.
Descrizione
Le protagoniste sono due donne su un prato.
La più giovane, in primo piano, è inchinata a sinistra e guarda nella direzione opposta; indossa un abito semplice con le spalline ed un pareo colorato.
L’altra donna ha la schiena dritta e guarda verso di noi con un’espressione più seria. Sembra più grande dell’altra ragazza ed indossa un abito più accollato.
Alle loro spalle, in lontananza sulla sinistra ci sono un paio di persone che camminano.
Curiosità: il titolo dell’opera di Paul Gauguin Nafea Faa Ipoipo forse ha a che fare con una conversazione non rappresentata in questa tela.
In questa scena non c’è prospettiva: infatti le protagoniste sono enormi e la linea d’orizzonte è molto in alto.
Si serve di pochissimi colori e niente chiaroscuro.
Sono le linee di contorno a racchiudere le forme ed il volume è quasi inesistente.
A proposito dei colori, devi sapere che usa soprattutto dei toni primari, quasi irreali.
Soltanto le chiome degli alberi e l’erba sono rese con un verde acceso che rende la scena un po’ più reale.
I toni utilizzati per i vestiti delle protagoniste sono molto intensi: rosso, giallo, arancione ed anche il rosa per la donna in secondo piano.
L’illuminazione della scena è finta, ed infatti non si capisce neanche dov’è il sole.
La struttura dell’opera è suddivisa da linee orizzontali e dai colori utilizzati.
Gauguin ha firmato l’opera in basso a destra sulla roccia, mentre in basso a sinistra (sull’erba) c’è scritto in nero il titolo dell’opera.
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