Data di Realizzazione | 1817-1818 |
Dimensioni | 95 x 75 cm |
Tecnica | Olio su Tela |
Dove si Trova | Hamburger Kunsthalle, Amburgo |
Caratteristiche chiave
- L’opera mostra l’incredibile potenza della natura, davanti a cui l’uomo è piccolissimo ed imperfetto. La natura è Dio e qui è rappresentato sia dal mare di nebbia che dalla vita che c’è sotto questo manto
- Il protagonista osservando il mare di nebbia riflette sulla sua vita, sulla sua fede, sui suoi dubbi e le sue certezze, cercando risposte spirituali
- La tecnica di rappresentare il protagonista di spalle si chiama Rückenfigur e Friedrich la usa per farci immedesimare nei panni dell’uomo davanti al mare di nebbia, per provare le sue emozioni
- Il paesaggio roccioso del dipinto è ispirato alla Elbsandsteingebirge della Sassonia e Boemia
- La fonte di luce dell’opera si trova sotto il mare di nebbia che giunge verso l’alto ed illumina tutta la scena
Storia
Il viandante sul mare di nebbia è stato realizzato nel 1817-1818.
Non si sa se il pittore l’abbia dipinto per sé o se ci fosse un committente.
Da quando viene completato c’è un grande vuoto, finché nel 1939 si trova a Berlino, nella galleria di Wilhelm August Luz.
L’opera salta da un collezionista ad un altro, finché nel 1970 l’Hamburger Kunsthalle la compra.
Da quel momento è sempre rimasto esposto qui.
Descrizione
Come suggerisce il titolo, la scena rappresenta un viandante in un mare di nebbia.
L’uomo è in piedi, di spalle e sull’orlo di un burrone.
Indossa una giacca verde scuro ed ha un bastone da passeggio nella mano sinistra, che ha usato per arrivare fino a qui.
A quell’altezza c’è molto vento e lo si vede dai suoi capelli tutti scompigliati.
L’uomo guarda davanti a sé, osservando l’immenso mare di nebbia.
Qua e là spuntano dei picchi rocciosi, simili a quello su cui si trova il protagonista (su alcuni di questi si vede anche qualche albero).
In lontananza sullo sfondo il paesaggio è alternato.
Sulla sinistra ci sono montagne che infrangono la nebbia e, andando verso destra, i rilievi scompaiono lasciando spazio a delle pianure.
Questo luogo esiste sul serio.
Lo scenario del viaggiatore in un mare di nebbia è la somma di più dettagli dell’Elbsandsteingebirge, una serie di montagne che si trovano in Sassonia e Boemia.
Friedrich li ha ritratti dal vivo come faceva di solito (usando la stessa tecnica che ha reso famosi gli impressionisti in passato) e poi ha fatto delle correzioni qua e là all’interno del suo studio.
È sicuro che si tratta dell’Elbsandsteingebirge: basta confrontare la montagna in fondo a sinistra con il Rosenberg o Kaltenberg (un paio di rilievi che appartengono a questa catena) per notare la somiglianza.
Le rocce al centro ricordano il Gamrig, mentre quelle su cui si trova il protagonista assomiglia al Kaiserkrone.
A parte l’ambiente, ci sono altre cose che devi sapere sull’opera.
È molto interessante perché non è in formato orizzontale ma verticale.
Proprio al contrario di moltissime opere prodotte fino a quel momento.
Con questa scelta, Friedrich riesce ad ottenere un effetto di lunghezza, rendendo tutta la scena ancora più imponente.
E poi c’è la Rückenfigur: con questa parola si intende un personaggio ritratto di schiena mentre osserva la natura. Serve a farci immergere nei panni del protagonista, per entrare in sintonia con i suoi pensieri e le sue emozioni.
Curiosità: Friedrich ha usato questa tecnica anche in altre sue opere come: Donna alla finestra, Due uomini vicino al mare al tramonto, Neubrandeburg e Donna al tramonto del sole.
Anche i colori usati per la scena sono stati scelti con cura.
Il pittore utilizza colori opachi e toni della terra per l’uomo e le rocce (gli elementi reali della scena), mentre colori meno definiti e vaporosi per la nebbia (simbolo dell’indefinito).
La luce nell’opera sembra che arrivi da sotto le rocce in primo piano, superando il mare di nebbia ed illuminando tutto.
Significato
Questo capolavoro è diventato il simbolo del Romanticismo per molti motivi:
- L’uomo osservando la natura si rende conto di essere piccolissimo ed imperfetto; la natura è Dio ed in questo lavoro oltre ad essere la nebbia, è anche ciò che c’è al di sotto, cioè la vita
- Il protagonista guarda davanti a sé e riflette su questioni importanti: fede, anima, gli errori che ha commesso, i dubbi e le certezze della vita
- Il mare di nebbia è simbolo di una natura potente che non annienta l’uomo, ma lo spinge a riflettere sulla sua esistenza
- Il protagonista rappresenta il pellegrino alla ricerca di risposte spirituali, che troverà lungo il suo viaggio
L'articolo Viandante sul mare di nebbia di Caspar David Friedrich: Viaggio nell’Anima proviene da .