La Gioconda di Leonardo da Vinci: analisi completa dell’opera
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Oggi, dopo aver analizzato alcune opere di Edward Hopper ed altri lavori di Raffaello Sanzio, in questo articolo scopriremo uno dei quadri più conosciuti al mondo, ovvero “La Gioconda” (o monnalisa) Leonardo da Vinci.
La Gioconda, (conosciuta anche come monnalisa) nel quadro, stando alle descrizioni di Vasari, sarebbe la moglie del mercante fiorentino Francesco del Giocondo, ovvero Lisa Gherardini (da cui deriva l’altro nome dell’opera, monnalisa). Secondo le fonti storiche, il quadro ritraente la Gherardini, Leonardo non lo consegnò mai al committente ma lo tenne con se durante i suoi spostamenti poichè se ne affezionò in maniera morbosa.
Anno di produzione: 1503/1506
Dimensioni: 77×53 cm
Dove si trova: Parigi, Musèe du Louvre
Negli anni successivi alla morte di Leonardo, probabilmente il quadro è stato tenuto in Italia dall’allievo di Leonardo, ossia Giacomo Caprotti, ma successivamente fu riportato definitivamente in Francia. In questo articolo troverete un’analisi completa de la gioconda Leonardo da Vinci; oltre al commento del lavoro, subito sopra a questo paragrafo potete trovare delle immagini gioconda, così potrete far riferimento al quadro di Lisa Gherardini mentre proseguiamo con il commento dell’opera.
Analisi
Il quadro di per se, è estremamente rivoluzionario, soprattutto nella tecnica di realizzazione del ritratto. L’inquadramento a mezzo busto che comprende anche le mani è una novità assoluta, così come in seguito l’inserimento di un paesaggio alle spalle della donna, differentemente dall’utilizzo di uno sfondo puro come fece precedentemente Piero della Francesca nei ritratti dei duchi di Urbino.
Anche se può sembrare paradossale, tutto in questo quadro è movimento, partendo dal paesaggio che immobile alle spalle, in fondo è avvolto nelle nebbie, mentre man mano che arriva in primo piano si fa estremamente vivo, grazie alla presenza di un ponte e un fiume. Anche Lisa Gherardini, che a primo impatto, potrebbe sembrare immobile, in realtà è partecipe al movimento, grazie alla morbida torsione del corpo che partecipa alla vita della natura, poiché tutte le membra sono su dei piani diversi.
Un elemento che colpisce tutti gli osservatori di questa meraviglia è il sorriso della Monnalisa, famosissimo in tutto il mondo. Il sorriso, è in realtà a metà tra il celato e l’evidente, che varia in base ai punti di osservazione e che incarna l’essenza dell’attimo in divenire, ovvero dei sentimenti dell’uomo in continuo mutamento, senza la possibilità di poter trovare un appiglio in essi.
Cosa vuole esprimere Leonardo con questa opera? Vuole mettere in risalto l’inafferrabilità della natura e dell’animo umano, nonostante molti uomini abbiano cercato di studiarlo fino in fondo; non solo attraverso il sorriso di Lisa Gherardini, ma grazie anche al celebre sfumato ottenuto con sottili velature di colore, con utilizzo di luce dorata e la resa di un’aria umida e spessa.
Leonardo trasforma questo ritratto in un’immagine ideale, mettendo in primo piano la sua visione della realtà e della natura, che non sono mai in stasi, ma in continuo movimento.
Questo leggendario quadro ha fatto molto parlare di se, e tutt’oggi è uno dei quadri più popolari di tutta la storia dell’arte. A tal proposito, se siete interessati a scoprire tante altre caratteristiche su quest’opera, qui sotto trovate un libro di Marco Carminati che approfondisce tutto quello che c’è da sapere sulla Gioconda.
Riguardo la Gioconda di Leonardo sono state spese intere pagine di libri, per cercare di capire il significato della Monnalisa, ma nasconde tutt’ora molti segreti. La popolarità di questo quadro Leonardo da Vinci è aumentata esponenzialmente con il passare del tempo, a tal punto che anche in Toscana si trova l’hotel la gioconda Firenze. Per qualsiasi aggiunta su questo quadro, potete lasciare un commento qui sotto e noi provvederemo a processare il vostro commento e lo aggiungeremo a questo articolo su Lisa Gherardini.
La Gioconda di Leonardo da Vinci: analisi completa dell’opera
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