Battesimo di Cristo di Piero della Francesca: analisi completa dell’opera
ArteWorld.
Il Battesimo di Cristo rappresenta un fatto fondamentale nella religione cristiana ed anche nella vita di Gesù costituisce un punto di indubbia importanza; fin dall’antichità, molti artisti si sono cimentati nella realizzazione di opere che potessero celebrare questo momento, ed una delle rappresentazioni più importanti è senza dubbio il “Battesimo di Cristo” di Piero della Francesca.
Quest’opera è generalmente riconosciuta come una tra le migliori nella produzione di Piero della Francesca, e nel contempo viene considerata anche sua prima opera nota; il “Battesimo di Cristo” è un’opera che viene realizzata tra il 1440 e il 1445, commissionata dalla Badia camaldolese. All’interno di questo articolo vi proporremo una semplice ed efficace analisi dell’opera, che vi mostrerà come Piero della Francesca fosse un pittore estremamente innovativo, e il cui stile era praticamente esente da errori matematici, aspetto al quale era particolarmente attento.
Data di produzione: 1445
Dimensioni: 167 x 116 cm
Dove si trova: National Gallery, Londra
Partendo con la nostra analisi del “Battesimo di Cristo”, è possibile notare che sulla bisettrice verticale della tavola, Piero dipinge il protagonista del quadro, ovvero Gesù; spostando di poco lo sguardo sopra la testa di Cristo, è possibile notare la mano di Giovanni, il quale lo sta battezzando; ancora più sopra viene dipinta la colomba dello Spirito Santo.
In questa composizione, la scelta di voler introdurre all’interno del “Battesimo di Cristo” una colomba, non è stata casuale, poiché oltre a rappresentare lo Spirito Santo, essa è anche il centro prospettico ed ideale della composizione; tra l’altro, Piero della Francesca ritrae la colomba in senso longitudinale, al fine di dare alla scena un certo senso di profondità, perfettamente ortogonale.
Ovviamente, il protagonista di tutta la scena è Gesù Cristo, ma un altro elemento fondamentale è senza dubbio la luce: la fonte luminosa è davvero molto forte, a tal punto che potrebbe risultare irreale o addirittura sovrannaturale; essa sembra donare una forte apparenza di nobiltà alla figura di Cristo ed anche a colui che si trova dietro di lui, prossimo a ricevere il battesimo. A dimostrare la grande abilità pittorica e matematica di Piero della Francesca, ci pensa lo straordinario gioco di riflessi che avviene tra le acque del fiume Giordano, le quali rispecchiano egregiamente e con grande precisione tutta la scena sovrastante, come le nuvole e gli altri elementi naturali.
A rendere ancor più curiosa ed interessante quest’opera di Piero della Francesca, ci sono altri elementi degni di nota, come ad esempio:
- I tre angeli sulla sinistra della scena rappresentano la Trinità e la concordia, virtù che ha costituito un elemento fondamentale per la riunificazione delle Chiese d’Oriente e d’Occidente, per il Concilio di Firenze che si tenne nel 1439 e che costituì punto di svolta per questa storica riappacificazione.
- I personaggi sulla destra sullo sfondo sono molto interessanti e meritano un cenno; essi fanno sempre riferimento alla riunificazione delle due chiese citate in precdenza: i loro vestiti orientali ricordano palesemente il seguito dell’imperatore Giovanni VIII Paleologo, l’imperatore di Bisanzio e massima autorità nella Chiesa d’Oriente.
Per qualsiasi aggiunta vogliate fare riguardo quest’opera di Piero della Francesca riguardo l’importanza delle vesti battesimali dei protagonisti, o anche su altri significati latenti riguardanti altri personaggi della composizione, come ad esempio gli angeli, potete farcelo sapere lasciando un commento sotto questo articolo.
Battesimo di Cristo di Piero della Francesca: analisi completa dell’opera
ArteWorld.