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Busto di Papa Gregorio XV di Gian Lorenzo Bernini: analisi

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Busto di Papa Gregorio XV di Gian Lorenzo Bernini: analisi
ArteWorld.

Un’importantissima opera scultorea di Gian Lorenzo Bernini è protagonista dell’articolo di oggi. In precedenza, abbiamo già studiato altri lavori di questo scultore del Seicento, come ad esempio il materasso per la scultura classica Ermafrodito dormiente“, e attraverso l’analisi di quell’opera abbiamo scoperto molti aspetti caratteristici dello stile del Bernini. Oggi andremo a studiare tutto quello che riguarda il “Busto di Papa Gregorio XV”.

Riguardo il “Busto di Papa Gregorio XV” troverete tutta la storia della commissione dell’opera, la sua descrizione e diversi aspetti tecnici legati a questo busto, come la data di realizzazione, le dimensioni ed anche il luogo di conservazione attuale della stessa scultura.

Busto Papa Gregorio XV Marmo

“Busto di Papa Gregorio XV” Gian Lorenzo Bernini

Data di realizzazione: 1621

Dimensioni: 64 cm

Dove si trova: Art Gallery of Ontario, Toronto

Riassumendo brevemente la storia legata alla trasmissione di quest’opera, bisogna sapere che, questo busto è stato legato alla produzione del Bernini solo nel 1980, e dopo un passaggio di proprietà tra varie persone, è stato messo all’asta ed acquistato da Joey e Toby Tanenbaum nel 1983, ed infine donato all’Art Gallery of Ontario di Toronto.

Papa Gregorio XV venne eletto proprio nel 1621 e nel giro di qualche mese, Bernini cominciò a lavorare sulla realizzazione del suo busto in marmo. Prima di realizzare il modello marmoreo, realizzò due busti bronzei che funsero da prototipi. Grazie al suo impegno e l’eccezionale fattura del lavoro, Gian Lorenzo Bernini, poco più che ventenne, venne ricompensato con la nomina a Cavaliere Papale del Supremo Ordine di Cristo (il tutto accompagnato da un vitalizio); da quel momento in poi, ottenne solo maggiori riconoscimenti e popolarità, fino ad essere riconosciuto comunemente come “Il Cavaliere”.

Proseguiamo con il commento di questo “Busto di Papa Gregorio XV”: il soggetto è lo stesso pontefice, il quale venne eletto all’età di sessantasette anni; il Bernini tiene conto di questo dato, e lo rappresenta forte e vigoroso esternamente, anche se psicologicamente non era più al massimo delle sue possibilità.

L’elaborata veste che Papa Gregorio XV indossa, lascia visionare perfettamente i pannelli sulle spalle del Pontefice, sui quali sono rappresentati San Pietro e San Paolo, che sono i Santi protettori del Papa e servono a sottolineare l’importanza dell’incarico del Pontefice.

Spostando la nostra attenzione al volto della scultura, è possibile notare che la sua testa è leggermente spostata in avanti, come se fosse appesantito da qualcosa: la scelta dello scultore, di voler rappresentare il Papa in questa posizione, è volontaria ed indica probabilmente la pesantezza e le pressanti responsabilità che spettano al Pontefice. Lo sguardo di Papa Gregorio XV è lontano dallo spettatore, quasi come se fosse concentrato a scrutare l’eternità, mentre la pelle è chiara e levigata, indicando probabilmente il colore pallido della pelle del soggetto.

Infine, uno straordinario gioco di luci e di ombre è intensificato dalle linee del volto, dai baffi e barba di Papa Gregorio XV.

Busto di Papa Gregorio XV di Gian Lorenzo Bernini: analisi
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