Amor Sacro e Amor Profano di Tiziano: la giustizia di Venezia ed il Neoplatonismo
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Voglio parlarti di una bella e misteriosa tela del ‘500. Si tratta di un secolo in cui gli artisti stanno vivendo i loro anni d’oro, producendo un sacco di opere d’arte sperando di poter lasciare un segno nella storia. Quella che sto per farti conoscere è sicuramente riuscita nel suo intento ed è un capolavoro che ancora oggi fa discutere, e tra poco capirai il perché. Il quadro di cui voglio raccontarti tutto è del pittore Tiziano, ed è intitolato Amor Sacro e Amor Profano.
Quando avrai finito di leggere questo articolo, ti assicuro che resterai affascinato (oltre che dalla bellezza indiscussa della tela) dai suoi molteplici e nascosti significati. Poi:
- Conoscerai la storia storia completa del quadro di Tiziano e di come è arrivato a Roma da Venezia
- Scoprirai chi sono l’Amore Sacro e l’Amor Profano e cosa c’entrano con le 2 donne ritratte
- Capirai cosa rappresentano i 2 tipi di paesaggio presenti alle spalle delle protagoniste
E tanto altro ancora.
Sei pronto a conoscere quest’opera fino al più piccolo dettaglio? Cominciamo!
Data di realizzazione: 1515
Dimensioni: 118 x 279 cm
Dove si trova: Galleria Borghese, Roma
STORIA
Partiamo dalle basi.
Chi ha commissionato questa tela a Tiziano?
Per rispondere a questa domanda, ti suggerisco di dare un’occhiata a quella specie di fontana (che assomiglia più ad un vecchio sepolcro, ma ci torneremo più tardi) a cui sono appoggiate le 2 donne ed il bambino.
Fai finta per un momento che non ci sia tutta quella decorazione sul marmo.
Lo vedi quello stemma?
È l’emblema di Niccolò Aurelio, il segretario del Consiglio dei Dieci, e che nel giro di 8 anni diventerà anche gran Cancelliere di Venezia.
È lui che, molto probabilmente ha commissionato a Tiziano la tela.
Nel 1514, (un anno prima della realizzazione della tela di Tiziano Vecellio Amor Sacro e Amor Profano) Niccolò sposa Laura Bagarotto, figlia di un certo Bertuccio Bagarotto, il quale, pochi anni prima è stato giustiziato con l’accusa di aver tradito la Repubblica di Venezia.
Perché ti sto parlando di Laura Bagarotto e di suo padre Bertuccio?
Sono dei dettagli che devi tenere bene a mente, perché sono fondamentali per capire il possibile senso di tutto il quadro.
Ma perché Niccolò avrebbe richiesto questa tela a Tiziano?
Non è ancora molto chiaro questo aspetto, ma generalmente si pensa che abbia ordinato questo capolavoro in occasione delle sue nozze con Laura.
Ma se l’opera è nata ed è stata realizzata a Venezia, com’è arrivata a Roma?
Te lo spiego subito.
Nel 1608, il famoso cardinale Scipione Borghese, un appassionato collezionista di opere d’arte (ed anche un importante figura nella vita di Caravaggio) e pronto a tutto pur di avere tra le sue proprietà i capolavori più importanti di quegli anni, compra 61 opere dalla collezione di del cardinale Paolo Emilio Sfondrato.
Sicuramente è un bell’affare per il cardinale Borghese, il quale, nel gigantesco carico di quadri, entra in possesso dell’Amore Sacro e Profano di Tiziano.
Il lavoro veneziano e le altre 60 opere confluiscono nella collezione del cardinale, arrivando, di fatto, a Roma.
DESCRIZIONE
Amore Sacro e Amor Profano è un quadro che ha destato un sacco di discussioni nel corso dei secoli, e molte delle quali sono ancora apertissime tutt’ora.
Ad esempio, non c’è ancora una risposta in grado di soddisfare tutta la critica a proposito del significato generale dell’opera.
Ma prima di parlarti della sua interpretazione e tutto il resto, voglio farti conoscere la bellezza e l’importanza dei dettagli di questo capolavoro.
In primo piano ci sono 2 donne ed un bambino.
La protagonista a sinistra ha un lungo e sontuoso abito bianco, mentre quella a destra è quasi del tutto nuda ed è avvolta soltanto da una veste rossastra.
Tutte e 2 sono sedute sul bordo di quella che sembrerebbe una fontana, ma che in realtà assomiglia molto di più ad un antico sarcofago romano (per via delle decorazioni sul fronte), il quale è stato modificato e riadattato per essere una fontana.
A proposito, dà un’occhiata a questa decorazione sulla fascia frontale dell’ex-sarcofago: è abbastanza difficile capire cosa sia rappresentato, anche perché c’è una piccola pianta che nasconde parte del lavoro, senza contare quello zampillo che fa scorrere l’acqua della fontana verso l’esterno.
Cerca di mettere per un momento da parte questi piccoli ostacoli e guarda le figure presenti: sulla sinistra si vede un cavallo ed alcune figure che lo circondano, mentre a destra ci sono un paio di uomini che stanno combattendo, ed ancora più a destra c’è una coppia di figure vicino ad un albero.
Non ha alcun senso, vero?
Ed invece si, potrebbero trattarsi di 3 scene differenti, messe una accanto all’altra.
Alcuni studiosi hanno pensato che:
- I personaggi con il cavallo potrebbero alludere alla Conversione di San Paolo al cristianesimo dopo che è caduto dalla sua cavalcatura
- I 2 uomini che combattono potrebbero essere identificati con Caino che sta uccidendo Abele
- Le 2 figure attorno all’albero assomigliano molto ad Adamo ed Eva vicino all’Albero della Conoscenza
Sei d’accordo con questa identificazione o pensi che potrebbero rappresentare altro queste scenette? Lascia un commento alla fine di questo articolo e dimmi cosa ne pensi!
Voglio fare un piccolo appunto: il tema di San Paolo che smette di essere un soldato romano a caccia di cristiani dopo la chiamata di Cristo e la sua celebre caduta da cavallo ha moltissimo successo nel ‘500 e nel ‘600.
Giusto per citarne uno: dà un’occhiata alle 2 bellissime versioni del san Paolo di Caravaggio. Sono veramente eccezionali.
Tornando alla decorazione del sarcofago di Tiziano, devi sapere che ci sono anche altre possibili spiegazioni riguardo il significato delle scenette.
Pensa che nel ‘900 molti esperti hanno ipotizzato che queste immagini potessero provenire da 5 opere letterarie differenti.
Comunque, in questo complesso alternarsi di scenette antiche, c’è qualcosa che non va e che è troppo moderno.
Esatto, è proprio quello stemma di cui ti ho parlato prima, ovvero il simbolo di Niccolò Aurelio, l’uomo che ha ordinato la realizzazione di Amor Sacro Amor Profano Tiziano.
Non voglio annoiarti troppo parlandoti soltanto di questo sarcofago, e quindi, voglio fari conoscere i protagonisti della scena.
Ci sono 2 donne ed un bambino che sta smuovendo l’acqua della fontana.
Un bambino? E chi sarebbe? Cupido? Un Angelo?
Darti una risposta, così, su due piedi, non è semplice.
Si potrebbe risalire alla sua possibile identità scoprendo prima chi sono le 2 donne accanto a lui.
Guarda la protagonista a sinistra: ha un lungo e sontuoso vestito bianco, da cui spunta una vestaglia più leggera di colore rosa chiaro. Inoltre, indossa dei guanti.
Non c’è dubbio: ha tutte le carte in regola per essere una sposa.
Questa potrebbe essere una spiegazione accettabile, ma non è sicuro al 100% che sia così. Pensa che alcuni hanno anche ipotizzato che il suo vestito possa essere di una cortigiana.
Proprio così: non pensare che tutte le cortigiane del ‘500/’600 vestissero in modo succinto e provocante.
Molte di loro amavano agghindarsi con degli abiti fini e di alta qualità; c’è un’opera che è un esempio perfetto per farti capire quello che sto dicendo.
Sto parlando del ritratto di una cortigiana di Caravaggio; Fillide, la protagonista dell’opera indossa un corpetto veramente straordinario ed anche un gran numero di gioielli di alta qualità.
Che la donna dipinta da Tiziano fosse una sposa o una cortigiana non lo sappiamo, ma devo farti scoprire un altro interessante dettaglio tra i suoi capelli.
Se guardi da vicino la sua acconciatura, puoi distinguere chiaramente la presenza di un ramo di mirto.
Un ramo di mirto? E cosa c’entra?
Nel mondo dell’arte i fiori hanno sempre un ruolo importante. A volte sono protagonisti indiscussi di tele che hanno scritto la storia, come ad esempio i girasoli di Van Gogh, mentre in altri casi hanno dei ruoli più marginali (come in questo caso), ma non per questo meno importanti.
Nel lavoro di Tiziano, infatti, il mirto ha un valore simbolico molto importante: nell’antichità era il fiore sacro a Venere e successivamente veniva portato tra i capelli delle spose.
Ti ho detto più volte che questa tela è un vero e proprio capolavoro, ma questo non vuol dire che sia privo di errori.
Tiziano è pur sempre un essere umano e questo quadro è uno dei suoi primi incarichi. L’inesperienza si fa sentire e lo si nota sempre in questa “sposa”: il suo vestito è molto ampio ed a causa di ciò, è difficile individuare con precisione la posizione delle gambe.
Mi spiego meglio: le gambe della donna non corrispondono all’altezza del cornicione della fontana, e dà l’impressione che non sia seduta direttamente su questo vecchio sarcofago ma su qualcos’altro.
Prima di parlarti dell’altra protagonista, voglio farti notare un ultimo, importante dettaglio relativo a questa donna: il bacile che tiene sotto braccio.
Si tratta di un oggetto molto importante in Amore Sacro e Amor Profano Tiziano, rivestito di un significato allegorico: in ambito nuziale, questo oggetto viene utilizzato solitamente dopo il parto, e di conseguenza simboleggia una sorta di augurio di fertilità alla coppia, sperando che possano avere molti figli.
Questo è tutto quello che dovevi sapere a proposito della protagonista di sinistra. Se facciamo un breve riassunto, questa donna può avere ben 3 possibili identità:
- Può essere Venere
- Può essere una cortigiana
- Può essere Laura Bagarotto, la sposa di Niccolò Aurelio
Ora è il momento di conoscere l’altra protagonista, ovvero la donna che sta seduta sul lato destro della fontana e che è del tutto spogliata.
La prima, ovvia differenza che salta subito all’occhio con la donna di cui abbiamo parlato fin’ora è sicuramente l’abbigliamento: se la prima indossa un elaborato e bel vestito bianco, questa è totalmente nuda, con un mantello appoggiato sulla spalla e che avvolge parte del suo corpo e con un piccolo manto bianco che copre il suo pube.
Ma non prova imbarazzo a stare nuda?
A quanto pare no, e guardando la sua faccia, sembra molto tranquilla, sicura di sé e spensierata.
Nel corso della lunga indagine che ha cercato di dare un’identità a questa donna, molti studiosi hanno pensato che possa trattarsi di una sorta di “contrario” della “sposa” sulla sinistra”.
Da questa ipotesi è scaturito un filone di pensiero molto popolare, che ha portato ad identificare le 2 donne come Amor Sacro e Profano.
Dà un’occhiata alla posizione della donna nuda: le sue gambe sono incrociate e si appoggia alla fontana con un braccio con molta leggerezza; l’altro, invece, è tenuto alto e nella mano stringe un piccolo contenitore da cui esce del fumo: forse sta bruciando dell’incenso.
Vogliamo parlare dell’ambiente alle spalle delle protagoniste?
Partiamo prima da sinistra, ovvero ciò che si vede dietro la “sposa”.
Ci sono diversi alberi, alcuni più sottili ed altri più robusti, ma il particolare più interessante è senza dubbi quella città arroccata sulla montagna, da cui spunta un’immensa torre di un castello.
Prima di arrivare alla città, però, c’è una collina più buia, dove si distinguono chiaramente un paio di conigli.
Questa coppia non è stata messa lì a caso, ed esattamente come il il ramo di mirto ed il bacile, hanno un significato allegorico: questi animali in particolare possono rappresentare o la fecondità o la lussuria.
E dietro la donna nuda c’è lo stesso paesaggio?
Assolutamente no. Pare di guardare un quadro totalmente diverso: per prima cosa, gli alberi sono del tutto scomparsi ed è più facile guardare tutti i particolari dell’ambiente.
In lontananza, al posto del villaggio arroccato con il castello, c’è un piccolo insediamento dove spicca una chiesa con un campanile, proprio a ridosso di un piccolo fiume.
Se dall’altra parte c’è la coppia di conigli, da questo lato ci sono 2 uomini a cavallo, che, aiutati da 2 cani, stanno proprio dando la caccia ad una lepre (o forse un coniglio).
Alla destra degli uomini a cavallo, invece c’è un pastore con il suo gregge.
Più a destra, proprio sul limite della tela c’è una coppia di amanti seduta sul prato.
SIGNIFICATO
La tela di Tiziano Amor Sacro e Amor Profano è un mistero sotto tutti i punti di vista.
A cominciare dal motivo per cui è stato realizzato questo capolavoro, fino al significato delle protagoniste e degli oggetti che stanno attorno a loro, si sa veramente pochissimo.
Guarda i volti delle 2 donne: non ti sembrano identiche?
È vero: i loro vestiti saranno diversi, il loro fisico anche, ma la loro faccia non lascia spazi ad equivoci: sono la stessa persona!
Da questo piccolo ed importante dettaglio, si è intuito che le 2 donne non dovevano essere identificate come delle persone reali, ma come 2 personificazioni.
Ma a voler essere realistici, devi sapere che Tiziano, essendo soltanto un pittore, non avrebbe mai potuto pensare ad un “groviglio” di significati allegorici così complesso per una sua tela.
Probabilmente c’è stato qualcun altro che ha avuto il difficile compito di elaborare un intreccio così vasto di ruoli e significati, e quell’uomo potrebbe essere stato Pietro Bembo.
Si tratta di un importante studioso del Rinascimento, il quale, potrebbe aver studiato a fondo il tema e tutti i dettagli da inserire nel lavoro di Tiziano.
Amore Sacro Amore Profano Tiziano, è sempre stato al centro di importanti dispute, discussioni e critiche da parte di studiosi di tutto il mondo, i quali non si sono mai dati per vinti nel tentativo di voler svelare tutti i misteri che nasconde.
Come avrai capito, capire effettivamente chi siano queste 2 donne è una delle questioni più importanti a proposito di questa tela, e le risposte di certo non mancano.
Ti faccio un breve elenco delle ipotesi più papabili che sono state avanzate nel corso degli anni:
- Considerando gli studi di Pietro Bembo, le 2 donne potrebbero alludere alla duplice natura di Venere (un concetto molto importante nella filosofia neoplatonica, molto popolare nel Rinascimento), dove la protagonista vestita di bianco rappresenterebbe il lato di Venere carnale e dedito alla bellezza, mentre l’altra simboleggerebbe l’amore più alto e spirituale.
- Altri studiosi invece pensano che la donna vestita possa essere una vera e propria sposa (non una modella presa dal vero, ma una donna idealizzata seguendo le rigide regole del tempo a proposito del ritratto in arte), e soltanto la donna nuda sarebbe Venere.
- Un’altra corrente di pensiero pensa che nell’Amor sacro e Profano Tiziano la storia di Niccolò e Laura c’entri molto di più e che vada oltre alla commissione dell’opera. Un’interessante ipotesi vede quadro come un simbolo dell’innocenza del padre di Laura Bagarotto, il quale è stato giustiziato per tradimento della Repubblica di Venezia; per questo motivo, quell’urna che la donna vestita tiene sotto braccio potrebbe contenere le ceneri di Bertuccio; di conseguenza, la donna nuda sarebbe una personificazione di Venere come Verità o Carità.
- Il titolo Amore Sacro e Profano Tiziano appare per la prima volta in un inventario del 1693 e da quel momento si è pensato che le 2 figure potessero alludere alla duplice visione dell’amore sacro e profano come raccontato nella filosofia neoplatonica.
- Un’ultima corrente di pensiero invece, vede le 2 protagoniste molto simili a Polia e Venere, 2 donne presenti nel racconto Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna del 1499.
Amor Sacro e Amor Profano di Tiziano: la giustizia di Venezia ed il Neoplatonismo
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