Domenica pomeriggio sull’isola della Grande-Jatte di Seurat: l’ironica decadenza dell’aristocrazia
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Voglio parlarti di un quadro che ha fatto la storia. È stato dipinto alla fine dell’800 e fin dal suo primo contatto con il pubblico ha fatto discutere per via della sua novità. L’autore della tela è Georges Seurat e con questo quadro ha aperto la strada ad una nuova corrente artistica. Il lavoro che sto per farti conoscere è intitolato Una domenica pomeriggio sull’isola della Grande-Jatte.
A guardarlo rapidamente non ci crederesti mai se ti dicessi che ci sono un sacco di cose da dire a proposito di questo quadro francese, ma ti garantisco che il mio articolo ti aprirà gli occhi.
Quando sarai giunto alla fine di questo testo, ti assicuro che:
- Conoscerai che cos’è la grande Jatte e perché è così importante per i francesi
- Scoprirai chi è George Seurat e perché la tela che ha realizzato lo ha reso un innovatore
- Capirai che cos’è il puntinismo e che ruolo ha in questa opera d’arte
Ma c’è molto altro da dire in proposito.
Sei pronto a conoscere questa tela alla perfezione? Cominciamo!
Data di realizzazione: 1883-1885
Dimensioni: 207,8×308 cm
Dove si trova: The Art Institute, Chicago
STORIA
Cominciamo dall’inizio, ovvero dalla storia del quadro.
Siamo nel 1879 e Georges Seurat si è arruolato nell’esercito francese.
Neanche un anno dopo, l’uomo viene congedato e se ne ritorna a casa.
Ha chiuso per sempre con la vita militare ed ora vuole ricominciare daccapo in un altro settore: quello dell’arte.
In poco tempo apre un piccolo studio a Parigi dove comincia a lavorare su qualche tela.
Dopo aver fatto un po’ d’esperienza, Georges prende coraggio e nel 1883 comincia ad esporre i suoi lavori al pubblico, dove racimola fin da subito pareri di vario genere.
Non può più tornare indietro ed è deciso più che mai a diventare “qualcuno” nel mondo dell’arte.
Così, nel 1884 comincia a lavorare su qualcosa che avrebbe cambiato la storia: un quadro ritraente l’isola della Grande Jatte.
Non sarebbe stato un quadro come tutti gli altri.
Il nuovo progetto assorbe tutte le sue energie e riesce a portarlo a termine soltanto nella primavera del 1886, e lo mostra al grande pubblico in concomitanza con le creazioni dei pittori impressionisti.
Ma il sentiero intrapreso da Seurat ha qualcosa di diverso dall’impressionismo.
La sua domenica alla Grande Jatte è un lavoro che si distacca totalmente da tutti i lavori che erano stati fatti fino a quel momento.
La novità riesce a coinvolgere tutti fin da subito ed infatti i critici applaudono il lavoro di Georges-Pierre Seurat, il quale viene “nominato leader” di questa nuova “forma” dell’impressionismo, detta Neo-Impressionismo.
Ma cos’ha questo lavoro di così particolare?
Prima di tutto l’attenzione per il realismo: ti dico solo che Seurat ci ha messo più di 2 anni per finire il lavoro, e gran parte di questo tempo lo ha speso per riprodurre fedelmente la forma e le dimensioni del parco.
Prima di diventare come lo vedi oggi, questo quadro puntinismo ha attraversato diverse fasi comprendenti disegni preliminari e schizzi ad olio.
Te la faccio breve: Seurat è seduto in questo parco ed ha cominciato a realizzare un sacco di bozze di tutte le figure che gli interessavano; in seguito ci ha lavorato con attenzione fino a renderle perfette.
Ma quali sono i dettagli su cui si è concentrato di più?
Sono 3: il colore, la luce e la forma.
Detto così potrebbe sembrarti un gioco da ragazzi, ma non è così.
Ti ricordo che il quadro è grande più o meno 2 metri per 3: fare attenzione a tutti questi aspetti su una superficie di lavoro così grande, è un’operazione che richiede un sacco di attenzione.
La Grande Jatte di Georges Seurat è un quadro che apre dei nuovi orizzonti dell’arte, e non a caso è una delle opere più importanti della corrente artistica detta puntinismo.
Questo artista ha sempre cercato di unire scienza ed arte, tentando di implementare nei suoi lavori le ultimissime novità.
E quale sarebbe la novità in questo lavoro?
Guarda tu stesso: tutta la scena è composta da tantissimi puntini piccoli piccoli (e qualche leggerissima pennellata di colore qua e là).
Ma guardandola da lontano sembra un quadro normalissimo!
In effetti se osservi questo lavoro da lontano, il nostro occhio “unisce” tutti i puntini rendendo tutta l’opera un blocco unico privo di spazi bianchi.
Appena ti avvicini, però, capisci subito che il quadro è diverso da quelli del passato.
Come l’hanno presa i critici del tempo?
Generalmente bene, ma non sapevano bene come definire questa nuova corrente artistica: in un primo momento la definiscono “Divisionismo”, ma con il passare del tempo diventerà “Puntinismo”.
Se vogliamo riassumere a grandi linee il lavoro si Seurat, possiamo farlo così:
- La prima fase in cui comincia a fare bozze e schizzi dei personaggi e della scena in generale
- La seconda fase (la più intensa) del 1885-1886 in cui rivoluziona tutta l’opera
In questa seconda parte del lavoro, una domenica alla Grande Jatte acquisisce un aspetto inedito caratterizzata da puntini della stessa grandezza.
Ma non finisce qui: per rendere indimenticabile il suo lavoro, Seurat ha dipinto intorno alla scena una specie di cornice fatta sempre di puntini.
Aspetta un attimo: ma Seurat non ha fatto questo lavoro a Parigi? Perché oggi la tela si trova a Chicago?
Merito di Frederic Bartlett e di sua moglie Helen.
Frederic era il curatore dell’Art Institute of Chicago nel 1923.
In compagnia della sua seconda moglie, Helen Bartlett, hanno dato in prestito la loro collezione di quadri (piena di lavori della Francia post-impressionista e moderna) al museo.
Helen era una grandissima appassionata d’arte francese, ed è per questo motivo che Frederic ha comprato una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte.
Ecco il perché il lavoro di Seurat si trova oggi in America.
Ma non è stata sempre a Chicago, sai? Solo una volta è stata data in prestito al MoMa di New York.
Era il 1958 ed il Museum of Modern Art ha ospitato questo capolavoro.
La sfortuna ha voluto che il 15 Aprile 1958 sia scoppiato un incendio in cui una persona ha perso la vita.
Per evitare la distruzione delle opere (tra cui anche la tela di Georges Pierre Seurat), i lavori sono sati prontamente trasferiti al Whitney Museum che stava lì vicino.
Questo non è l’unico quadro che se l’è vista brutta nel corso degli anni; anzi, a dirla tutta, il quadro di Seurat è stato ance fortunato.
La storia del quadro di Rembrandt la ronda di notte mette i brividi: ha affrontato un sacco di minacce e pericoli, ma nonostante tutto, oggi è sano e salvo.
Ma alla fine, dove si trova quest’isola di Seurat la Grande Jatte?
Sta proprio alle porte di Parigi, nei pressi della Senna tra Neuilly e levallois-Perret, a poche centinaia di metri dove si trova il distretto La Défense.
In passato era una zona industriale, ma oggi c’è un bellissimo giardino pubblico, oltre che qualche casa in costruzione.
Quando Seurat ha deciso di realizzare questo capolavoro dei puntinisti, quella zona era una piccola oasi naturale, lontana dal frastuono e dallo stress del centro urbano.
DESCRIZIONE
Dà un’occhiata a questo capolavoro del puntinismo Seurat.
Se stai guardando per la prima volta questo lavoro, il primo dettaglio che ti salterà all’attenzione è sicuramente quest’ombra densa e che avvolge gran parte della scena.
L’ombra ha un ruolo molto importante e tra poco ti svelerò quale è il suo ruolo.
Ci sono un sacco di persone che si stanno rilassando: c’è chi si ripara dal sole con un ombrello, chi sta sdraiato sotto gli alberi e chi lo fa in compagnia di altre persone.
Non c’è dubbio. si tratta proprio di una delle tante immagini della domenica caratterizzata dal relax e dalla tranquillità.
E perché Seurat desidera rappresentare proprio un quadro sulla domenica e non un altro giorno della settimana?
La risposta è molto semplice: proprio come accade oggi, anche a quei tempi si lavorava durante la settimana e la domenica era il giorno di riposo.
La domenica era il giorno perfetto per scappare dal caos e dal caldo della città per rifugiarsi in questa piccola oasi naturale chiamata Grand Jatte, poco distante dal centro parigino.
Tutti i lavoratori non vedono l’ora che arrivi la domenica per starsene in riva al fiume con una brezza rinfrescante per rilassarsi e non pensare ai problemi.
Quindi sono tutti lavoratori i protagonisti del quadro?
No, ma sono veramente tanti i personaggi presenti in questa scena e mi rendo conto che possa essere difficile capire chi ha un ruolo fondamentale e chi no.
Cominciamo da destra.
In primissimo piano c’è questa donna vestita in modo elegante ed in una mano ha un parasole, mentre va a braccetto con un altro uomo vestito per bene che la sta accompagnando.
Ah già: poi ha un guinzaglio con cui porta a spasso..una scimmia?!
Sembra proprio di si, ma non spaventarti.
Tra poco ti dirò il perché a quel guinzaglio non c’è un cane ma una scimmia.
Questa non è l’unica stranezza della domenica pomeriggio all isola della Grande Jatte.
Guarda a sinistra per esempio, quella donna vestita d’arancione e che sta al sole.
Sta pescando sulla riva de le Grande Jatte.
Ma non ti sembra strano che si sia vestita così bene soltanto per pescare?
C’è un motivo ben preciso di questa assurdità. Devi sapere che ai tempi di Seurat quest’isola, oltre ad essere un luogo di relax era anche un punto dove la borghesia frequentava le prostitute.
L’attività della pesca potrebbe simboleggiare gli incontri che si tenevano qui.
Altri studiosi invece ritengono che la donna stia soltanto pescando, niente di più. Ti ricordo che siamo in un periodo in cui le donne cominciano ad ottenere pari diritti e la loro libertà aumenta di giorno in giorno.
Finalmente possono dedicarsi anche a quei divertimenti che fino a poco tempo prima erano riservati esclusivamente agli uomini.
Esiste anche una terza spiegazione per questa curiosa donna, e che ha a che fare con la grammatica francese.
Devi sapere che il termine “pescare” in francese si dice “ocher”; il verbo “peccare” invece si dice “pécher”.
Mentre avrai letto questi 2 verbi, forse ti sarai reso conto che hanno un suono molto simile.
Proprio così, sono omofoni. Per via della loro somiglianza, alcuni pensano che la donna che sta pescando possa alludere alla sua insaziabile “fame di uomini”.
Scendendo verso il basso c’è un uomo vestito tutto di nero, con un bastone tra le mani e guarda pensieroso il fiume; accanto a lui c’è una donna che sta tessendo e subito più giù c’è un altro individuo impegnato a fumare la pipa e a guardare l’orizzonte.
Adesso alza lo sguardo e dà un’occhiata a quel trombettista tra gli alberi dipinti da Georges Seurat la Grande Jatte.
Mentre suona allegramente, accanto a lui c’è una coppia di soldati dritta in piedi, che sembra pronta ad eseguire degli ordini.
Tralasciando le altre donne con i loro ombrelli, c’è un’altra coppia sulla destra che guarda felice il loro bambino.
Ciascuno dei personaggi ritratti da Seurat sono unici ed indipendenti: tutti si fanno gli affari loro.
Ma c’è altro che devi sapere.
Hai visto la piccola bambina vestita di bianco al centro del quadro?
Bene.
Devi sapere che la ragazzina nel lavoro di George Seurat la Grande Jatte ha un ruolo molto importante.
Per prima cosa, è l’unico personaggio in tutta la scena che guarda dritto verso di noi.
Poi è uno dei pochi personaggi che è interamente investita dalla luce del sole; l’ombra non la tocca proprio.
Con quello sguardo fisso su di noi, sembra quasi che stia per dire:
Che cosa ne sarà di questa gente e della loro classe?”
E perché dovrebbe dire una cosa del genere?
Perché la Grande Jatte Seurat non è solo un ritratto domenicale, ma è ben di più.
È un lavoro in cui l’artista condanna e mostra il marcio che c’è nella classe nobiliare di fine ‘800.
Vedendola in questo modo, quell’ombra che rinfresca la domenica pomeriggio si trasforma improvvisamente in una sorta di personificazione della condanna che avvolge e tocca tutti coloro che hanno peccato.
Eccetto la bambina vestita di bianco (il colore della purezza).
Ma non ti sembra che la scena sia un po’ troppo statica?
Solo e soltanto i bambini sono attivi e corrono sul prato; tutti gli adulti sembrano dei manichini (complice anche il fatto che non abbiano una faccia).
Alcuni storici hanno interpretato questo dettaglio come una sorta di critica al fissismo della società francese da parte di Seurat.
Una società vecchia, trita e ritrita e che non lascia spazio alle novità.
Ricordi quella scimmia di cui ti ho parlato prima?
Quella che sta al guinzaglio, esatto.
Ora ti dico cosa c’entra in questo quadro.
Manca poco agli inizi del ‘900: siamo negli anni della Terza Repubblica e la Francia, sul piano commerciale, sta facendo passi da gigante.
I nobili diventano più ricchi e le donne possono dare libero sfogo ai propri capricci, e questa scimmia non è altro che questo: un capriccio.
Voglio dirti un’ultima cosa a proposito della cornice del quadro, che è colorato con dei colori opposti rispetto alla scena al suo interno.
C’è un motivo per cui c’è questo forte contrasto di colori: allude al fatto che il mondo circostante sta cambiando direzione e sta andando verso il futuro, distruggendo il classico modo di vivere a cui sono abituati i protagonisti di quest’opera.
C’è un altro lavoro di Seurat puntinismo che spiega alla perfezione questo aspetto, e si chiama “Bagnanti alle Asnières”.
I protagonisti, in quella scena si trovano sul lato sinistro del fiume; sono degli operai e sono tutti al sole.
Se mettiamo le 2 opere una accanto all’altra, si nota bene la loro corrispondenza.
Sembra quasi che la nuova classe operaia stia guardando i vecchi e sorpassati nobili e gli stiano dicendo:
Noi siamo il futuro. Venite qui ed unitevi a noi”.
Domenica pomeriggio sull’isola della Grande-Jatte di Seurat: l’ironica decadenza dell’aristocrazia
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