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Ritratto dei coniugi Arnolfini di jan Van Eyck: lo straordinario tripudio dei simboli

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Ritratto dei coniugi Arnolfini di jan Van Eyck: lo straordinario tripudio dei simboli
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Voglio farti conoscere un capolavoro che definirlo sensazionale è poco. È un dipinto che a prima occhiata potrebbe sembrarti complesso e difficile da capire, ma ti assicuro che con la mia spiegazione, riuscirai a comprenderne ogni minimo aspetto. L’opera in questione è stata realizzata del pittore fiammingo Jan Van Eyck e si intitola il Ritratto dei coniugi Arnolfini.

Si tratta di un dipinto fiammingo conosciutissimo in tutto il mondo, ed ho intenzione di darti tutto quello di cui hai bisogno per apprezzarlo al 100%: la sua storia, i suoi dettagli e tutti i motivi che lo hanno portato ad essere uno dei quadri più importanti di tutta la storia dell’arte.

Quando avrai finito di leggere questo articolo ti garantisco che conoscerai:

  • Tutta la storia dell’opera e di come è arrivata alla National Gallery di Londra
  • Chi sono i coniugi Arnolfini e perché sono così importanti da essere protagonisti di un quadro
  • I motivi (stilistici e non) per cui questo quadro fiammingo è così celebre

E tanto altro ancora.

Sei pronto per cominciare? Andiamo!

Ritratto coniugi Arnolfini Jan Van Eyck

“Ritratto dei coniugi Arnolfini” Jan Van Eyck

Data di realizzazione: 1434

Dimensioni: 81,8 x 59,7 cm

Dove si trova: National Gallery, Londra

STORIA

Una delle primissime domande che salta fuori quando si ha a che fare con un quadro del genere è questa: siamo certi che l’autore del quadro sia Jan Van Eyck e non un’artista qualsiasi?

Al giorno d’oggi è facile incappare in delle copie e dei falsi, ma non in questo caso.

A renderlo autentico è la sua firma che si trova all’interno dello stesso dipinto: lì, proprio sopra quello strano specchio convesso di cui ti parlerò più tardi.

Se non ti basta, oltre al suo nome, c’è anche una data: 1434.

Particolare firma data autore ritratto coniugi Arnolfini Jan Van Eyck analisi

Particolare della firma e della data

Quello è l’anno in cui il ritratto dei coniugi Arnolfini è stato completato.

Ma chi sono questi Arnolfini? Sono i 2 personaggi ritratti in piedi?

Esatto: l’uomo è Giovanni Arnolfini. È un mercante di Lucca molto popolare e ricco, mentre la donna è sua moglie, Costanza Trenta.

I 2 si sono sposati nel 1426 e sono stati una coppia fino al 1433: in quell’anno Costanza muore.

Passa del tempo e nel 1447, Giovanni si sposa nuovamente con un’altra donna di Lucca: Giovanna Cenami.

Come sono diventati i protagonisti di uno dei ritratti fiamminghi più famosi di tutti i tempi?

Non è una domanda scontata.

Pensaci un attimo: gli Arnolfini sono una famiglia di Lucca e Van Eyck è un pittore fiammingo.

Come fanno a conoscersi?

La famiglia Arnolfini è davvero molto attiva nel mercato italiano ed europeo: pensa che hanno vissuto a Bruges per parecchi anni: parliamo dal 1420 fino al 1472. Più di 50 anni!

Inoltre, Giovanni Arnolfini non è un mercante come altri: è il più ricco della sua famiglia (piena di commercianti, tra l’altro) ed ha accumulato una fortuna tale da destare farsi notare addirittura dell’arciduca, con il quale nel giro di poco tempo è ha stretto una relazione molto importante.

Questo è quello che c’è da sapere sul rapporto Van Eyck Arnolfini.

Adesso voglio raccontarti di come oggi questi coniugi Arnolfini National Gallery sono diventati i protagonisti principali della famosa collezione del museo di Londra.

Il quadro è stato completato nel 1434 ed è rimasto nella casa della coppia fino al 1516.

Cosa è successo dopo?

Quell’anno, Diego de Guevara, un ambasciatore nella corte di Borgogna (e uomo di grande cultura), ha riconosciuto immediatamente il capolavoro di Jan Van Eyck i coniugi Arnolfini e non ci ha pensato 2 volte a prendersi il quadro.

Qualche tempo dopo, Diego regala il quadro all’arciduchessa Margarita, la quale custodisce il capolavoro fino al 1530; successivamente ritroviamo la tela tra gli oggetti della Reggente dei Paesi Bassi, Maria d’Ungheria.

Passano più di 20 anni ed arriviamo nel 1556: in quell’anno i coniugi Arnolfini Van Eyck viene trasportato in Spagna dato che Maria d’Ungheria si trasferisce qui.

Poi arriva il turno di Giuseppe Bonaparte, il quale ruba l’opera e la porta in Francia. il caso vuole che il quadro verrà rubato nuovamente tempo dopo dai soldati inglesi.

L’opera finisce tra le mani di James Hay, il quale presta la tela al re Giorgio IV.

Devi sapere che il re è un grande appassionato d’arte, ma non va matto per i quadri fiamminghi; non si fa molti scrupoli prima di vendere il quadro alla National Gallery di Londra.

Ed ecco come, dopo tanti viaggi in giro per l’Europa, la tela di Van Eyck è arrivata al famoso museo londinese.

DESCRIZIONE

Per essere una tela che ha più di 500 anni, devo dire che è davvero in ottime condizioni. È vero, nel corso dei secoli un po’ della sua pittura originale è andata perduta, ma grazie a degli interventi di restauro eccellenti, è tornata in forma smagliante.

Secondo te Jan Van Eyck ha dipinto questo quadro così, di getto, senza correzioni o sbagli?

È vero, sarà anche un capolavoro sotto tutti i punti di vista, ma Jan è pur sempre un uomo, e come tale, non è perfetto.

Infatti, su questa tela sono state condotte un sacco di analisi da parte di illustri esperti, i quali grazie a dei moderni macchinari hanno potuto ammirare le cancellazioni, correzioni, pentimenti ed alterazioni fatte dall’artista nel corso del tempo.

Molti dei suoi interventi si concentrano soprattutto nella zona dei volti dei 2 protagonisti, ma anche nella parte dello specchio ed altrove.

A proposito: dà un’occhiata ai coniugi Arnolfini Jan Van Eyck.

Ritratto coniugi Arnolfini Jan Van Eyck

“Ritratto dei coniugi Arnolfini” Jan Van Eyck

Guarda con attenzione la stanza ed il suo arredamento; vedendola così, piena di oggetti di lusso, non ci vuole molto per capire che si tratta di un ambiente che molto probabilmente sta ai piani superiori; ma forse la cosa più difficile da dedurre è che la tela sia stata realizzata all’inizio dell’estate.

Da cosa si capisce?

Quando te lo dirò, non ci crederai mai.

Hai visto quel ciliegio che spunta proprio fuori la finestra che sta a sinistra?

Particolare pianta ciliegio Ritratto coniugi Arnolfini Jan Van Eyck analisi

Particolare del ciliegio fuori la finestra

Come vedi la pianta è già fiorita.

Cosa significa? Questa pianta fiorisce nel mese di aprile-maggio, e ciò vuol dire che siamo quasi in estate.

Ma hai visto quant’è bella la finestra?

A prima vista può sembrarti una normalissima finestra ma c’è ben di più.

Guarda la parte superiore di questa finestra: è pienamente decorata, con dei bei cerchi rossi, verdi e blu.

Particolare vetrata decorata finstra ritratto coniugi Arnolfini Jan Van Eyck analisi

Particolare della vetrata

L’attenzione per i dettagli da parte di questo artista lascia senza parole.

Tu che ne pensi?

In realtà tutta la stanza ha un ruolo ben preciso, ed ora voglio dirti quale è.

Non c’è dubbio, si tratta di una stanza di ricevimento: è un ambiente che andava molto di moda nel ‘400 in zone della Francia e della Borgogna.

La particolarità di queste stanze è che i letti che c’erano all’interno venivano utilizzati come dei posti a sedere (a modi divano, per intenderci).

Ma la stanza è solo una parte dell’opera: ora voglio farti conoscere i protagonisti del matrimonio Van Eyck.

Li hai visti? Sono vestiti in pompa magna!

Particolare abbigliamento protagonisti ritratto coniugi Arnolfini Jan Van Eyck analisi

Particolare dell’abbigliamento dei protagonisti

Aspetta un secondo: ma non siamo in estate, tipo aprile-maggio? E allora perché hanno dei vestiti così pesanti?

In effetti è una cosa abbastanza strana ed ora voglio dirti quali sono precisamente gli abiti che indossano.

Giovanni ha un capotto britannico molto di moda nel medioevo; lei invece ha una veste color verde che mette in risalto il fatto che lei sia incinta.

Ma la cosa più interessante e che le maniche dei loro abiti sono fatti tutti di pelliccia (sicuramente molto costosa, data la loro ricchezza).

Giovanni, poi, ha un cappello di paglia intrecciata color nero: era un accessorio molto in voga tra gli uomini di quel periodo, ed era utilizzato soprattutto in estate.

Una piccola curiosità: la sua tunica era in velluto di seta (un materiale costosissimo) ed era molto più viola rispetto a com’è oggi, e sai perché? I pigmenti del colore originale si sono sbiaditi nel corso degli anni.

Inoltre, sotto la tunica ha anche una specie di sottoveste fatta in damasco di seta.

Ed invece Costanza?

Inutile dirlo: anche il suo vestito è di alta classe, elaborato nei minimi dettagli e molto particolari, tra cui spicca soprattutto la pelliccia.

Essendosi preparati accuratamente per questa occasione, i protagonisti del lavoro di Van Eyck coniugi Arnolfini molto probabilmente hanno anche dei gioielli che mostrano la loro ricchezza.

In realtà hanno meno gioielli di quanto potresti pensare: lei ha una collana d’oro ed entrambi hanno degli anelli, tra cui anche le fedi nuziali; sono i vestiti l’elemento principale che mostra la loro nobiltà.

Particolare gioielli ritratto coniugi Arnolfini Jan Van Eyck analisi

Particolare dei gioielli

Anche la stanza è stracolma di oggetti costosi.

Hai visto il lampadario in ottone?

Particolare candelabro luce ritratto coniugi Arnolfini Jan Van Eyck analisi

Particolare del lampadario

È veramente enorme e, neanche a dirlo, anche questo è stato realizzato tenendo conto di tutti i dettagli.

Sicuramente costa tantissimo, ma a guardarlo così, ci crederesti se ti dicessi che ha anche un meccanismo?

Proprio così. Questi ingranaggi gli permettono di abbassarsi ed alzarsi per mezzo di alcune catene: in questo modo si possono mettere e togliere le candele durante le pulizie.

Ingegnoso, vero?

lo specchio sposi invece? Ne vogliamo parlare?

particolare specchio circolare ritratto coniugi arnolfini Jan Van Eyck analisi

Particolare dello specchio

Se hai già letto qualcosa a proposito di quest’opera o ne hai già sentito parlare, conoscerai già questo specchio circolare.

Io, quando l’ho visto sono rimasto senza parole.

L’abilità di Van Eyck è straordinaria. Anche questa strana cornice ha il suo perché: tutte quelle piccole scenette sono delle rappresentazioni della Passione di Cristo su vetro.

C’è un trucchetto, però: l’artista sicuramente ha riprodotto questo quadro specchio un po’ più grande di come doveva essere in realtà, in modo tale che risaltassero tutti i dettagli e le decorazioni.

Non c’è bisogno che lo ripeta ulteriormente: questa stanza simboleggia la ricchezza in ogni angolo.

A questo proposito: hai visto quelle 2 arance che stanno vicino la finestra?

Particolare arance ritratto coniugi Arnolfini Jan Van Eyck analisi

Particolare delle arance

In un primo momento, potresti giustamente pensare che si tratta soltanto di un frutto messo lì giusto per decorare, ma non è così.

Al tempo in Borgogna questi frutti costavano tantissimo, e probabilmente erano tra le materie trattate nel commercio di Giovanni Arnolfini.

Adesso guarda a destra, alle spalle di Costanza: ci sono delle piccole sculture intagliate nel legno della testiera; sono dettagli straordinari, riprodotti fedelmente.

Particolare testiera letto legno Santa Marta santa Margherita ritratto coniugi arnolfini Jan van Eyck analisi

Particolare della testiera del letto

Per concludere la descrizione della stanza dipinta da Jan Van Eyck coniugi Arnolfini, devo dirti un paio di cose a proposito del tappeto orientale steso a terra accanto al letto e che si intravede a malapena dietro Costanza.

Particolare tappeto persiano Ritratto coniugi arnolfini Jan Van Eyck analisi

Particolare del tappeto persiano

Non oso immaginare il suo costo: è lavorato alla perfezione, con un’attenzione ai particolari senza eguali.

Questa è la stanza degli Arnolfini: un tripudio di oggetti simbolici e costosi.

Ma c’è un’altra cosa da dire a proposito di quel famoso specchio: guarda da più vicino.

Particolare riflesso scena specchio ritratto coniugi arnolfini Jan van Eyck analisi

Particolare del riflesso

Non ti sembra incredibile?

Van Eyck ha dipinto dentro questo specchio tutta la scena riflessa.

Si vedono i 2 sposi di spalle, ma ci sono anche un altro paio di persone: uno è vestito con un abito blu ed un altro con un abito rosso scuro.

E chi sono? 

Molto probabilmente quello che si vede a malapena vestito di rosso potrebbe essere il pittore stesso.

Come lo faccio a sapere?

Basta dare un’occhiata a qualche altro lavoro fatto da Jan Van Eyck, ed in particolare il ritratto di un uomo ed il piccolo individuo che sta in lontananza nella Madonna con il cancelliere Rolin.

Particolare autoritratto Jan Van Eyck coniugi Arnolfini turbante rosso madonna cancelliere rolin analisi

Dettagli degli autoritratti di Jan Van Eyck

Hai notato qualcosa di strano?

I 3 quadri che vedi qua sopra hanno una cosa in comune.

Si, quel “cappello rosso”.

Supponiamo che il ritratto di un uomo in realtà sia un autoritratto di Van Eyck; viene spontaneo pensare che quello vestito di rosso nel coniugi Arnolfini specchio sia sempre lui.

E il cane invece l’hai visto?

Particolare cane ritratto coniugi Arnolfini Jan Van Eyck analisi

Particolare del cane

Si, mi riferisco al cagnolino che sta ai piedi dei 2 protagonisti.

Devi sapere che la presenza di animali all’interno dei quadri di solito ha un senso ben preciso; il cane, in particolare simboleggia la fedeltà (il gatto, invece, ha un significato completamente contrario e lo puoi notare nell’Olypmia di Manet).

E non è nemmeno la prima volta che un cane sta in bella evidenza all’interno di un’opera d’arte: dà un’occhiata al quadro di David con Telemaco oppure il ritratto del conte Potocki, sempre del famoso pittore francese.

Sono 2 bei quadri in cui gli animali hanno un ruolo da non sottovalutare: vai a vedere con i tuoi occhi!

SIMBOLISMO

Sono decine gli oggetti presenti in questa scena e sono stati messi lì con uno scopo ben preciso.

Non sto qui a dirti quanto a lungo gli studiosi hanno discusso mentre cercavano di dare una spiegazione a ciascun dettaglio.

Pensa che alcuni ritengono addirittura la coppia protagonista al momento del quadro fosse già sposata da diverso tempo!

Questa ipotesi nasce dallo strano cappello indossato da Costanza. Di solito, le donne che non erano ancora sposate portavano i capelli sciolti.

Anche il fatto che Giovanni sia a sinistra dell’opera e Costanza a destra ha un motivo ben preciso.

Hai notato che lei sta vicino al letto ed è circondata da un sacco di oggetti di arredamento?

Il fatto che lei si trovi lì allude alla sua responsabilità per la cura dell’ambiente domestico; Giovanni, invece, messo vicino alla finestra significa che ha un ruolo importante nella società (ricorda che è un famoso commerciante).

Ed il loro sguardo ha un significato particolare?

Particolare Giovanni Arnolfini sguardo ritratto coniugi Arnolfini Jan Van Eyck analisi

Particolare dello sguardo di Giovanni

Giovanni guarda davanti a sé, mentre Costanza ha la testa un po’ abbassata, ma guarda con rispetto suo marito.

Ma questo senso di sottomissione a Giovanni è molto più evidente nei gesti dei 2 protagonisti.

Lui ha la mano alzata e tesa, come se fosse un’autorità, mentre la mano di lei è abbassata ed, appunto, sottomessa.

Particolare mano verticale marito ritratto coniugi Arnolfini Jan Van Eyck analisi

Particolare della mano di Giovanni

Possiamo parlare di maschilismo?

Ricorda questo matrimonio Van Eyck è un quadro del ‘400 e le donne non godevano degli stessi diritti che hanno oggi.

Riguardo la questione della parità dei sessi in questa tela, voglio dirti un’altra cosa.

La tradizione imponeva che la donna doveva guardare a terra e non direttamente verso il coniuge, in segno di rispetto.

Costanza, invece, (anche se timidamente) rivolge lo sguardo verso Giovanni, dimostrando di essere importante tanto quanto lui.

Ma in questo lavoro le mani hanno un ruolo fondamentale.

A proposito, hai visto che i protagonisti si tengono per mano?

Particolare mani ritratto coniugi Arnolfini Jan Van Eyck analisi

Particolare delle mani

Gli esperti hanno speso molte delle loro energie per cercare di capire se si trattasse di una semplice tenerezza o ci se ci fosse un altro significato.

E non hanno tutti i torti ad essere scettici: Giovanni usa la sua mano sinistra per prendere la mano destra di Costanza. Nell’ambito matrimoniale, questo gesto ha il suo un significato ben preciso: si tratta di un matrimonio morganatico.

E cosa sarebbe?

Si tratta di un’unione in cui l’uomo sposa una donna che appartiene ad un’altra classe sociale. Successivamente, la donna acquisisce gli stessi diritti del suo coniuge.

Ma qualcosa non quadra: Costanza, stando alle fonti, dovrebbe appartenere allo stesso ceto di Giovanni.

Ed allora questo gesto potrebbe simboleggiare che Giovanni sta dando a sua moglie, l’autorità per poter intervenire nel suo lavoro, coinvolgendola negli affari.

E la gravidanza di Costanza ha qualche significato?

Aspetta, ti pongo la questione da un altro punto di vista.

Costanza è incinta o no?

A guardarla così non ci penseresti 2 volte a dire: “Si, certo che lo è!”.

Ma quello che sto per dirti non è assurdo.

Come ben sai, Giovanni è impegnato in molti settori del commercio, tra cui anche quello del tessuto; poi, farsi ritrarre con un sacco di vestiti addosso da Van Eyck è un ottimo espediente per far capire quanto sia ricco ed importante sia lui che sua moglie.

Ed infatti Costanza ha addosso ha un sacco di vestiti (e ricordati che siamo agli inizi dell’estate).

Tutto qui? Costanza non sarebbe incinta per questa storia degli abiti?

No, assolutamente.

Facendo qualche indagine sulla vita di Costanza Trenta, salta fuori la notizia che sia morta senza dare alla luce un bambino; in poche parole, non è mai stata incinta..

Ed allora perché è ritratta con il “pancione”?

Molto probabilmente i 2 volevano un figlio a tutti i costi e farsi ritrarre incinta potrebbe essere interpretato come una sorta di buon auspicio.

A proposito della fertilità e gravidanze, voglio dirti un’altra cosa.

Guarda la testiera del letto che sta dietro Costanza.

La vedi quella figura della donna in preghiera fatta di legno?

Particolare testiera letto legno Santa Marta santa Margherita ritratto coniugi arnolfini Jan van Eyck analisi

Particolare della testiera del letto

Quella è Santa Margherita o santa Marta: la prima è la patrona della gravidanza (viene invocata per assistere le donne gravide e per curare l’infertilità).

Santa Marta invece è la patrona delle casalinghe; se fosse quest’ultima, anche la spazzola che sta alla sua sinistra potrebbe avere un suo perché: è il simbolo dei lavori domestici.

Particolare spazzola ritratto coniugi arnolfini Jan Van Eyck analisi

Particolare della spazzola

E lo specchio invece? Oltre alla bellezza ha anche qualche altro significato?

Proprio così.

Prima ti ho detto che la cornice che c’è attorno è composta da tanti piccoli medaglioni con le scenette della Passione di Cristo.

Guarda con attenzione: dal lato di Costanza ci sono soltanto scene di morte e resurrezione, mentre dal lato di Giovanni quelle della vita di Cristo.

Particolare scene passione cristo specchio coniugi arnolfini Jan Van Eyck analisi

Particolare delle scene della vita e della passione di Cristo

E cosa significa?

Lo specchio potrebbe essere la rappresentazione dell’occhio di Dio che osserva che i 2 coniugi mantengano le promesse del matrimonio; oppure, lo specchio privo di macchie e così limpido potrebbe anche richiamarsi alla purezza e l’immacolata concezione di Maria.

Ed il cane invece?

Particolare cane ritratto coniugi Arnolfini Jan Van Eyck analisi

Particolare del cane

Anche lui è stato oggetto di studi.

Può rappresentare la fedeltà, ma in alcuni casi può anche simboleggiare la lussuria (se così fosse, allora è un altro particolare da aggiungere all’ipotesi del desiderio della coppia di un figlio).

D’altro canto potrebbe anche solo essere un’aggiunta dell’opera, e potrebbe non avere alcun significato secondario.

A quei tempi le donne più ricche avevano un sacco di cani di compagnia come questo.

Voglio dirti un altro paio di cose a proposito di Costanza.

Come avrai visto, il suo vestito è verde: è il simbolo speranza (magari di diventare mamma); il suo cappello bianco rappresenta la purezza o anche al recente matrimonio.

Ritratto costanza ritratto coniugi Arnolfini Jan Van Eyck analisi

Particolare di Costanza

Guarda più in alto ora.

Hai visto che sul candelabro c’è solo una candela accesa?

Particolare candela accesa candelabro ritratto coniugi Arnolfini Jan Van Eyck analisi

Particolare della candela accesa

Tutte le altre sono spente ed il motivo ha a che fare con Costanza.

Alcuni studiosi ritengono che si tratti soltanto di una tradizione matrimoniale fiamminga (esattamente come la lampada in una chiesa che allude all’onniscenza di Dio).

Margaret Koster, un’importante studiosa, non è convinta e pensa che questo quadro sia un ritratto memoriale (ovvero che è stato realizzato in memoria di una persona morta).

Quella candela accesa sta dal lato di Giovanni, mentre le altre sono tutte spente: questo, secondo lei, significherebbe che lui è vivo e lei no.

Anche i frutti hanno significati “segreti”?

Il ciliegio potrebbe simboleggiare l’amore, mentre le arance sulla finestra e sul mobile rappresentano la purezza e l’innocenza che regnavano nell’Eden prima della cacciata di Adamo ed Eva.

Non preoccuparti: ricordo che prima ti ho detto che le arance rappresentavano la ricchezza.

Ed è proprio così: in Olanda sono simbolo di ricchezza mentre in Italia simboleggiano la fecondità nel matrimonio.

Non trovi che questo sia un capolavoro ricco di misteri?

Fammi sapere cosa ne pensi del lavoro d Van Eyck lasciando un commento qui sotto!

Ritratto dei coniugi Arnolfini di jan Van Eyck: lo straordinario tripudio dei simboli
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