L’Incubo di Johann Heinrich Füssli: paura e terrore prendono forma in Svizzera
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Voglio farti conoscere un quadro molto controverso. Nel corso dei secoli sono stati molti i lavori che hanno fatto discutere la critica per via dei soggetti rappresentati; molti di questi quadri non sono stati capiti (ed apprezzati) immediatamente, anzi, ci sono voluti anni, se non secoli, prima che venissero rivalutati ed apprezzati come meritavano davvero. La tela che sto per farti conoscere ha avuto una storia più o meno simile: il suo significato non è stato molto chiaro all’inizio, ma nonostante ciò, ha avuto un grande successo.
Il quadro è stato realizzato da Johann Heinrich Füssli, un famosissimo pittore svizzero vissuto tra ‘700 ed ‘800, ed è intitolato l’Incubo.
Io penso che si tratta di un quadro davvero molto interessante ed infatti, ha intrigato il pubblico fin dalla sua prima apparizione. Per farti conoscere la sua storia ed il suo vero significato, ho voluto scrivere questo articolo.
In questo modo, l’opera non avrà più segreti per te.
Quando avrai finito di leggere questo articolo, ti garantisco che conoscerai:
- La storia dell’opera ed i motivi che hanno portato il pittore a dipingere un quadro del genere
- Il motivo per cui l’incubo di Fussli ha destato così tanto stupore tra pubblico e critica fin dalla prima esposizione
- Quali sono gli aspetti più interessanti dell’opera e quale è il significato dei vari particolari che compongono la scena
- Le differenze che ci sono tra il quadro originale e le tante varianti dipinte in seguito
Ma c’è molto altro ancora, te lo garantisco.
Sei pronto per conoscere a fondo questo quadro?
Cominciamo!
Data di realizzazione: 1781
Dimensioni: 75,5×64 cm
Dove si trova: Detroit Institute of Arts, U.S.A.
STORIA
The Nightmare (questo è il titolo in inglese dell’opera di Fussli) fa la sua prima, gloriosa entrata in scena alla Royal Accademy di Londra, davanti ad un pubblico che rimane senza parole davanti ad un lavoro del genere.
Fin dai primi istanti, questo nightmare Fussli destra reazioni di ogni genere: c’è chi è incuriosito davanti ad un gruppo di protagonisti così diversi (una donna, un cavallo ed un “demone”), mentre altri sono rimasti un po’ perplessi incontrando una scena mai vista in precedenza.
Alla fine però, tutti sembrano approvare il quadro di Fussli, ed in poco tempo viene consacrato come un capolavoro dell’arte moderna, destinato a far parlare di sé per molti anni ancora.
Cavalcando l’onda del successo, l’artista decide di vendere il quadro senza contrattare troppo; infatti lo cede soltanto per 20 guinee (questa era la moneta utilizzata al tempo), ad un prezzo veramente basso!
Il successo è veramente inaspettato: pensa che un solo lavoro non basta, ed infatti, decidendo di sfruttare ancora un po’ questa popolarità, Johann realizza un altro quadro l incubo nel 1790-91.
Oggi puoi vedere questa “variante” del quadro originale in Germania.
Ma non finisce qui; ha avuto un riscontro notevole anche l’incisione della stessa opera fatta da Thomas Burke nel 1783.
Insomma, l’opera di Johann Fussli è un vero portento, e se ne parla più o meno in tutti i campi, compreso quello della satira.
E cosa c’entra?
Ci sono artisti che hanno preso come modello la scena ideata dall’artista svizzero ed hanno sostituito ambiente e protagonisti, inserendo personaggi di spicco di quegli anni, come Napoleone Bonaparte.
E che fine ha fatto il quadro originale?
È sano e salvo; lo puoi ammirare con i tuoi occhi al Detroit Institute of Arts, negli Stati Uniti.
DESCRZIONE
Voglio svelarti un particolare molto interessante.
Lo sai che quando è stato esposto per la prima volta, il quadro di Fussli era accompagnato da una poesia?
Proprio così.
L’ha scritta Erasmus Darwin e l’ha intitolata “Night-Mare”:
Così nel suo Incubo attraverso la nebbia serale
Si scaglia il grassoccio Fied o’er fen, e il lago e la palude;
Cerca una ragazza da amare oppressa dal sonno,
Posandosi, e ghignando sopra il suo seno”
Perché ti ho parlato di questa poesia?
Anche se potrebbe sembrarti un po’ contorta, si tratta di una primissima interpretazione dell’incubo notturno Fussli.
Adesso guarda con attenzione questo quadro.
Non lo trovi un po’ agghiacciante?
Secondo me esprime alla perfezione (in modo artistico) il significato della parola “incubo”.
Devi sapere che questo lavoro di Fussli è in realtà una “doppia” immagine:
- È l’immagine di un sogno, poiché rappresenta le conseguenze che l’incubo sta avendo sulla donna
- È un’immagine onirica che rappresenta simbolicamente il sonno
Se stai guardando per la prima volta questa tela di Fussli Incubo sono più che sicuro che la tua attenzione sia ricaduta sulla donna addormentata in primissimo piano; è appoggiata sul bordo di un letto, sopra alcune lenzuola e con la testa che pende fuori dal letto stesso.
Ma perché non la ritrae in una posizione più tradizionale e ne adotta una così scomoda?
Rappresentandola in questo modo, puoi notare alcuni dettagli abbastanza interessanti, come il suo collo lungo ed abbastanza robusto.
Inoltre, le braccia stanno cadendo “a peso morto” a terra, dando quasi la sensazione che la ragazza in realtà sia morta a causa di questi demoni che hanno prosciugato la sua vita.
Hai dato un’occhiata ai colori che usa il pittore?
In effetti in questo quadro di Fussli l Incubo i colori sono fondamentali.
Salta subito all’occhio la veste chiara e brillante indossata dalla donna; attorno a lei invece l’oscurità fa da padrona a tutta la scena, lasciando spazio ad un rosso scuro, al giallo (e delle sue varianti) ed altri colori spenti.
Insomma, luce ed ombra sono in perenne contrasto su questa tela.
Devi sapere che il pittore ha un obiettivo ben chiaro: vuole dipingere una scena dettagliata e ricca di particolari.
Per esempio, hai visto quel tavolino che sta sul lato sinistro del quadro?
Ci sono alcuni oggetti: un piccolo specchio, una fialetta ed un libro.
A causa dell’oscurità che avvolge tutta la scena, non è facile distinguere molti dettagli della scena; se fai bene attenzione, puoi intravedere in secondo piano una grande tenda rossa in velluto da cui spunta fuori la testa di un cavallo con gli occhi sbarrati.
Aspetta un attimo: cosa c’entra un cavallo qui?
Prova ad immaginare di essere tra i fortunati che hanno visto il quadro alla sua prima esposizione pubblica.
Penso che anche loro avranno cercato di dare una risposta all’enigmatica presenza di questo animale.
Molto probabilmente avranno ipotizzato che abbia avuto un qualche collegamento con il titolo dell’opera di Fussli Nightmare.
In realtà questo curioso animale non ha solo a che fare con il titolo, ma anche con la tradizione germanica.
Proprio così: Fussli ha scavato nelle storielle e nelle tradizioni popolari del popolo della Germania, scoprendo leggende di demoni e streghe che si diceva arrivassero a possedere coloro che dormivano da soli.
La leggenda racconta che gli uomini ricevono la visita di cavalli o di streghe, mentre le donne credono di avere un rapporto con il demonio.
La presenza del cavallo quindi è legata alla tradizione del popolo tedesco ed anche al titolo del quadro.
C’è un’altra cosa però: ricordi che in inglese questo lavoro è chiamato Nightmare?
Quando questo termine è stato coniato, molti lo pensano come ad una paurosa esperienza simile ad un “peso” sul petto, come una specie di paralisi del sonno o di terrore.
E questo cosa c’entra?
In realtà è molto importante, perché sul petto della protagonista c’è quello strano essere, un “demone” che rispecchia perfettamente (in immagine) la definizione di questo termine.
Per fartela breve, il lavoro di Fussli è una somma di tanti immagini differenti che hanno a che fare con la definizione di incubo.
Ma non si tratta di un quadro semplice; devi sapere che Johann ha studiato i lavori di molti altri colleghi prima di realizzare questo capolavoro.
Grazie alle sue conoscenze di arte antica, classica e rinascimentale, ha un sacco di modelli a cui può richiamarsi.
Vuoi qualche esempio?
Guarda la ragazza distesa sul letto: non pensi che assomigli all’Ariadne addormentata che si trova in Vaticano?
Ed il piccolo demonio invece assomiglia molto alle figure antiche rinvenute a Selinunte, un sito archeologico in Sicilia.
Ma la protagonista di Fussli assomiglia anche ad altre donne ritratte da artisti del passato.
Guarda “Il sogno di Ecuba” di Giulio Romano al Palazzo Tè.
Secondo te la loro posizione è simile?
Ma c’è qualcosa da dire anche a proposito del cavallo. Forse l’artista si è ispirato alle incisioni di Hans Baldung o forse è andato a ritroso, cercando modelli ideali nella scultura antica.
Esiste anche un’altra possibilità: forse questo animale è stato aggiunto in seguito.
Infatti esistono alcuni disegni preparatori del quadro che non comprendono il curioso animale nella composizione.
INTERPRETAZIONE
Ma quale è il significato di quest’opera?
Questa è una domanda che ha attraversato i secoli e che i critici si sono posti ogni volta che si sono ritrovati davanti al quadro di Fussli.
Tra le varie interpretazioni salta fuori quella legata alla sfera sessuale.
E cosa c’entra?
Devi sapere che pochi anni prima della realizzazione di questo capolavoro, l’artista era innamorato di una donna chiamata Anna Landholdt.
Lei è la nipote del suo caro amico Johann Kaspar Lavater, ma nonostante questo, quando Fussli si fa avanti e propone ad Anna di sposarlo, lei è costretta a rifiutare perché il padre non è d’accordo.
Comunque, poco tempo dopo, la donna sposa un amico di famiglia.
Si tratta di un evento molto importante, perché ci fa vedere questa tela di Johann in modo completamente diverso: l’incubo non è altro che un ritratto simbolico dell’amore perduto.
Quali sono i dettagli che favoriscono questa lettura dell’opera?
La donna ovviamente è Anna, mentre quel piccolo demone (più precisamente un goblin) seduto sul suo seno potrebbe essere una rappresentazione dello stesso Fussli che non vuole abbandonarla.
Se le prove non ti bastano, sappi che c’è un altro dettaglio da tenere in considerazione: sul retro della tela originale c’è un ritratto incompiuto di una donna (molto probabilmente si tratta di Anna).
Qualunque sia il suo significato, l’opera ha riscosso un successo straordinario in tutta Europa; approfittando della fama ottenuta, Fussli realizza alcune varianti di questo lavoro, ma anche altri artisti si servono del lavoro per i propri scopi: creano delle caricature o delle opere molto simili.
Vuoi un esempio?
C’è il pittore danese Nicolai Abraham Abildgaard, il quale ha incontrato Fussli durante un viaggio a Roma.
Anche lui è rimasto affascinato dal capolavoro dello svizzero ed ha realizzato una versione tutta sua: al posto della donna addormentata introduce un paio di donne nude che stanno dormendo sul letto, e sul petto di quella più vicina a noi c’è sempre quel demone dipinto anche da Fussli.
E quante sono le repliche di Fussli?
Ce ne sono arrivate 3 in totale: la più importante è quella che si trova a Francoforte, all’interno del Goethe Museum ed è stata dipinta nel 1790.
E cos’ha di diverso dall’originale?
Per prima cosa è più piccola, poi la protagonista è sdraiata nella direzione opposta con la testa che pende a sinistra, mentre dall’altro lato c’è uno specchio; inoltre, il piccolo demone (che qui ha le orecchie da gatto) non guarda più verso di noi, me ha lo sguardo rivolto verso la donna.
L’Incubo di Johann Heinrich Füssli: paura e terrore prendono forma in Svizzera
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