Voglio farti conoscere la storia di un quadro memorabile. Si tratta di una tela che rappresenta un importante momento storico e l’artista che l’ha realizzata è Eugène Delacroix, un famosissimo pittore francese dell’800. Oggi ti spiegherò la Libertà che guida il popolo.
Ci sono un po’ di cose che devo dirti sull’opera ed ho deciso di scrivere questo articolo per spiegarti tutto in modo semplice e lineare.
Una volta che avrai finito di leggerlo ti garantisco che:
- Conoscerai tutta la storia della tela
- Capirai il motivo per cui è considerata una delle più celebri opere dell’arte francese
- Scoprirai il significato di tutti i particolari della composizione
E molto altro ancora.
Sei pronto a conoscere a fondo questo capolavoro? Cominciamo.
Data di realizzazione: 1830
Dimensioni: 260 x 350 cm
Dove si trova: Musée du Louvre, Parigi
STORIA
È il 25 luglio 1830.
Il re di Francia Carlo X fa pubblicare delle ordinanze per eliminare la minaccia liberale.
Ecco alcune delle più importanti:
- Sospensione della libertà di stampa
- Scioglimento della Camera dei deputati
- Riforma del suffragio in modo tale da favorire l’aristocrazia
In questo modo tutto il potere è concentrato nelle sue mani ed in una ristretta cerchia di nobili.
Ma il popolo non ci sta.
È stanco di essere sottomesso.
Così impugna le armi e mette a ferro e fuoco la città di Parigi.
I combattimenti con l’esercito del re sono negli angoli delle strade e la capitale si trasforma in un teatro di guerra.
È un evento che cambierà la storia.
Delacroix lo sa.
Così decide di immortalare questo momento in una tela.
All’inizio la chiama 28 luglio.
Quello è il giorno in cui il popolo conquista il municipio.
Un’importante vittoria che in seguito porterà alla definitiva sconfitta del re.
Infatti, dopo 3 giorni di combattimenti Carlo X abdica e lascia il trono.
Il popolo ha vinto.
Carico di spirito patriottico il pittore inizia a lavorare sul suo capolavoro nel settembre 1830.
Ma non la realizza di getto, anzi.
Prima effettua degli schizzi e studia attentamente ogni dettaglio.
Il risultato finale è straordinario.
In una lettera indirizzata al fratello Eugène dice che è fiero di aver ritratto un momento così importante della storia francese.
Ma sia ben chiaro.
Cosa?
Il pittore non ha combattuto in prima fila.
E perché no?
Non poteva schierarsi apertamente contro quello Stato che fino a poco tempo prima gli ha commissionato opere d’arte.
Quando però si è reso conto della sofferenza del popolo, ha messo da parte i propri interessi ed ha abbracciato la rivoluzione.
Alcuni dei dettagli (di cui ti parlerò tra poco nella descrizione (LINK) derivano dalla realtà che circonda il pittore.
Ad esempio?
La donna protagonista dell’opera ricorda La Curée di Auguste Barbier e Una semaine à Paris di Casimir Delavigne.
Si tratta di 2 testi pubblicati nel 1830 che raccontano di una grande folla di rivoltosi guidati da una donna del popolo simbolo della libertà.
E sai cosa hanno detto i critici quando hanno visto la Libertà che guida il popolo Delacroix?
Sono rimasti scioccati.
Non potevano credere che il pittore abbia rappresentato la rivoluzione in modo così crudo e violento.
Nella scena c’è sporcizia, fango e morti in primo piano.
È vero, la tela mostra la Libertà che sta trainando il popolo a riconquistare la propria libertà, ma in primo piano è impossibile non notare morte e distruzione.
Comunque il re Luigi Filippo di Francia – successore di Carlo X – compra la tela pagandola 3000 franchi.
Poi la fa esporre al Museo Reale.
Dopo un trasferimento al Palazzo del Lussemburgo, sarà lo stesso Delacroix a richiedere il proprio lavoro per metterlo in mostra all’Esposizione Universale del 1855.
Nel 1874, infine, il quadro viene portato al Louvre dove si trova oggi.
DESCRIZIONE
Guarda attentamente la scena.
Non c’è dubbio.
Il quadro di Delacroix la Libertà che guida il popolo è meraviglioso.
La scena è ambientata a Parigi.
Lo si capisce dalle caratteristiche torri di Notre-Dame che spiccano oltre il fumo sulla destra.
Il pittore ritrae l’istante in cui una barricata in città viene distrutta durante i combattimenti.
Il popolo è stanco ed ha deciso di riprendersi la propria libertà con la forza.
A terra c’è il caos e spiccano qua e là i resti della barricata che dovevano servire a tenere lontani i rivoltosi.
Ma non è bastata a fermarli.
La Libertà che guida il popolo di Delacroix è un’opera estremamente realistica.
Le truppe del re francese non hanno avuto alcuna speranza e sono stati travolti dalla furia del popolo.
I cadaveri di un paio di loro si vedono immediatamente in basso a destra, in primo piano.
Il conflitto, però, è costato la vita anche a qualche rivoltoso.
Delacroix ci mostra un morto vestito a malapena con una camicia e sdraiato sui ruderi.
Stiamo assistendo ad una scena caotica e dinamica.
Dopo una breve rassegna dei cadaveri, la nostra attenzione ricade su un altro combattente in ginocchio.
Chi è?
Può essere un contadino o un lavoratore che cerca di farsi spazio tra le macerie per raggiungere – quasi ipnotizzato – la protagonista.
Lei è la liberta guida il popolo.
Sta spingendo le persone a combattere per mettere fine al dominio del re.
Da perfetta condottiera, con una mano sventola l’asta della bandiera francese e con l’altra impugna una baionetta (un fucile del periodo).
Mentre avanza tra le rovine, una spallina del vestito giallo de la Libertà Delacroix cade lasciandole il seno scoperto.
I parigini la seguono alla conquista della vittoria.
Ci sono altri personaggi che devi conoscere.
Chi?
Ci sono 2 giovani ragazzi che sono in prima linea a combattere.
Il primo si trova sulla destra del quadro la Libertà che guida il popolo.
Sta gridando con tutte le sue forze ed impugna una coppia di pistole.
L’altro sta sul lato sinistro mentre cerca di avanzare tra i resti della barricata armato con uno spadino e con gli occhi spalancati.
E poi c’è un altro curioso personaggio che voglio farti vedere.
L’uomo con il cappello a cilindro.
So cosa ti stai chiedendo.
Perché è vestito in questo modo nel bel mezzo di una guerriglia?
In realtà il suo abbigliamento simboleggia il suo ceto sociale.
È un borghese che ha deciso di schierarsi con il popolo.
E ce lo prova sempre il suo abbigliamento (in particolare i pantaloni da lavoratore).
In ginocchio sulla parte più alta della barricata combatte in prima linea.
La rassegna dei protagonisti in primo piano de la Libertà guida il popolo di Delacroix si conclude con l’uomo che sta alle spalle del borghese.
Armato con una sciabola rivolge il suo sguardo verso la donna condottiera.
E non è un caso che ti ho parlato esclusivamente di questi personaggi tralasciando la folla che si vede in secondo piano.
Perché?
Parte dei protagonisti che ti ho presentato infatti fanno parte della composizione piramidale dell’opera di Eugene Delacroix la Libertà che guida il popolo.
E devo dirtelo.
Non è la prima volta che il pittore ricorre a questa struttura geometrica.
Anche nella Grecia sulle rovine di Missolonghi c’è la stessa soluzione; anche suoi colleghi hanno sfruttato lo stesso stratagemma, come si vede nella zattera della Medusa di Géricault.
E non è tutto.
Per rendere ancora più “patriottica” la tela, Eugène ha utilizzato principalmente 3 colori in questa scena:
- Blu
- Bianco
- Rosso
I colori della bandiera francese.
Tra le altre tonalità spiccano anche il grigio ed il marrone, soprattutto nella zona dei detriti.
Infine, la fonte di luce della scena proviene dalla sinistra e mette in risalto tutta la zona in primo piano.
SIGNIFICATO
Lascia che ti spieghi il significato dell’opera di Delacroix Libertà.
Tutto ruota attorno alla donna protagonista.
Ci sono dei particolari che la fanno assomigliare molto ad un’antica statua di una dea.
Il vestito strappato che mette in mostra il petto, la posa statuaria ed il fatto che sia scalza sono dei collegamenti più che evidenti alle opere antiche.
Ma è una donna vera? È esistita sul serio?
No.
È una figura ideale.
E guardandola bene, sembra quasi che stia su un piedistallo.
Ma sia chiaro: non parliamo di una bellezza ideale in senso tradizionale.
Che significa?
Questa donna non ricalca il modello di bellezza degli antichi.
E ce lo dimostrano i peli che ha sotto le ascelle.
Non è un dettaglio da sottovalutare.
Nel momento in cui Delacroix ha realizzato questa tela, molti dei suoi colleghi non avrebbero osato introdurre un particolare del genere.
Ma lui va controcorrente.
Vuole dimostrare che questa donna è una figura simbolica che si trova in una battaglia vera e propria.
Guardando la Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix è inevitabile non sentirsi dalla parte del popolo che sta combattendo per i propri diritti.
Ma c’è dell’altro.
Ricordi il giovane di cui ti ho parlato prima?
Il pittore per realizzare questo protagonista si è ispirato a Gavroche, uno dei personaggi dell’opera I miserabili di Victor Hugo.
Nel racconto Gavroche è un ragazzo di strada che sa come sopravvivere in questo difficile ambiente.
Delacroix, nella sua scena lo ha reso un simbolo dei giovani che si ribellano contro l’ingiustizia.
E poi c’è l’uomo borghese.
Gli esperti hanno riconosciuto in questa figura un autoritratto di Eugène o di un suo collega.
C’è un ultima curiosità che voglio farti conoscere a proposito dell’ambiente.
Ti ho già parlato delle torri di Notre-Dame che si vedono in alto a destra.
Ma non ti ho detto che la scena è ambientata sulla riva sinistra della Senna.
Dove di preciso?
È questo il bello.
Questo spazio non esiste: Delacroix ha messo insieme i particolari di vari ambienti ed ha dato vita ad un luogo nuovo.
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