Data di Realizzazione | 1814 |
Dimensioni | 358 x 294 cm |
Tecnica | Olio su Tela |
Dove si Trova | Musée du Louvre, Parigi |
Caratteristiche Chiave
- La tela è il seguito di un altro lavoro di Géricault intitolato Ufficiale dei cacciatori a cavallo della Guardia Imperiale del 1812
- Rappresenta il fallimento degli ideali napoleonici
- Il paesaggio è privo di dettagli, portando la nostra attenzione sull’ufficiale ed il cavallo che si ritirano
Storia
Géricault realizza questo dipinto nel 1814 per presentarlo al Salon (la mostra d’arte più importante di Francia) lo stesso anno.
Non appena il pubblico lo vede, pensa subito che questa tela rappresenti la sconfitta dell’esercito di Napoleone durante la campagna militare in Francia.
E non hanno sbagliato di molto.
Nota: ci sono ben 2 disegni preparatori per questa tela. Uno è conservato al Brooklyn Museum mentre l’altro si trova al Louvre.
Descrizione
Questa tela è gigante, quasi a grandezza naturale.
Il protagonista è un ufficiale di un reggimento di corazzieri a cavallo.
È in piedi, ma è stato ferito e sta usando la sciabola come una sorta di bastone per sorreggersi.
Nello stesso tempo usa le sue forze per tenere il cavallo vicino a sé usando le briglie.
Stanno scendendo da un pendio e l’ufficiale, mentre si allontana, si guarda indietro.
Di certo sta andando via da una battaglia dove la sconfitta è certa.
Ci sono pochissimi dettagli del paesaggio: il cielo è scuro ed una tempesta sta per avvicinarsi.
Per comprendere al 100% questa tela, devo presentarti un altro lavoro di Géricault, intitolato Ufficiale dei cacciatori a cavallo della Guardia Imperiale e realizzato un paio di anni prima rispetto a questa, nel 1812.
Queste tele sono complementari:
- Stesse dimensioni
- Stesso tema
- Stessi soggetti (entrambi i protagonisti sono dei cavalieri napoleonici)
Géricault ha scelto questi soggetti ispirandosi a Jacques-Louis David ed Antoine-Jean Gros, i suoi punti di riferimento.
La tela del 1812 rappresenta la vittoria guerriera. E ci sono un sacco di simboli che lo dimostrano:
- Il cavallo che calpesta le armi del nemico
- Sciabola luminosa in bella vista
- Sguardo fiero del protagonista
Nell’opera del 1814, invece, è tutto il contrario.
L’ufficiale fugge ferito ed è alla ricerca di un riparo.
Questa tela rappresenta il fallimento degli ideali napoleonici.
Ma anche la tecnica è importante, ed infatti Géricault dipinge sia il cavallo che il militare nei minimi dettagli.
Non c’è alcuna traccia della battaglia da cui il protagonista sta scappando.
E se guardi bene il suo volto, noterai che non c’è neanche traccia di dolore o sofferenza: sembra quasi un’opera che ricorda la tragedia greca; lì passioni violente e scene drammatiche non venivano messe in atto così per mettere la ragione in risalto e darle un ruolo da protagonista.
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