Data di Realizzazione | 1789-1794 |
Altezza | • Altezza:180 cm • Larghezza: 80 cm • Profondità: 60 cm |
Materiale | Marmo Bianco |
Dove si Trova | Musée d’Art et d’Histoire, Ginevra |
Caratteristiche Chiave
- La scultura ritrae due protagonisti della mitologia greca, il giovane Adone e Venere, la dea della bellezza
- I due sono scolpiti durante un tenero saluto ma che in realtà è un addio perché poco dopo Adone morirà
- Canova ha inserito alcuni particolari per aumentare la drammaticità della scena
- Dietro i due protagonisti c’è il cane di Adone
- L’opera segue una composizione piramidale
Storia
Prima di parlarti della statua, devo raccontarti la storia di Adone e Venere, 2 personaggi della mitologia greca.
Adone era un ragazzo che viveva nell’antica Grecia e che, nel tempo libero, andava a caccia nel bosco.
Un giorno, Venere, la dea greca della bellezza lo vede mentre si aggira nel bosco.
E proprio in quell’istante viene colpita di striscio da una freccia di Cupido.
E così la dea si innamora subito di Adone.
Ma Marte, il dio della guerra è geloso del giovane umano ed elabora una piano per eliminarlo.
Così decide di trasformarsi in un cinghiale per colpirlo a morte di sorpresa durante la caccia.
Ed il piano di Marte è un successo.
Venere raggiunge subito Adone che ormai è in fin di vita, ma non può fare più nulla.
Zeus, il padre degli dei, però, ha una soluzione e propone un accordo alla dea.
Adone potrà tornare in vita per stare con Venere, a patto che i 2 potranno stare insieme per 6 mesi (il periodo della primavera ed estate) e per i restanti 6 (autunno ed inverno), il ragazzo dovrà tornare nell’oltretomba.
Venere accetta l’offerta di Zeus e così Adone torna in vita.
Questa è la loro storia.
Canova ha realizzato questa scultura tra il 1789 ed il 1794.
Una volta completata, l’opera viene acquistata dal patrizio Giovan Domenico Berio di Salza per metterla nel suo palazzo a Napoli.
Nel 1820 quest’ultimo muore e la statua di Canova viene acquistata dal colonnello Guillame Favre.
L’opera, in seguito finirà nella collezione del Musée d’Art ed d’Historie di Ginevra, dove si trova oggi.
Descrizione
I protagonisti della scultura sono Adone e Venere.
Sono entrambi nudi e la dea si appoggia sulla spalla del ragazzo.
Canova ha rappresentato l’istante in cui il giovane Adone sta salutando Venere prima di andare a caccia.
Il ragazzo ha una freccia in mano e forse è l’arma che utilizzerà mentre è a caccia.
Noi spettatori, però, sappiamo che questa sarà l’ultima volta che Adone e Venere si vedranno, perché tra poco Marte lo ucciderà dopo essersi trasformato in cinghiale.
Sapendo ciò, l’opera di Canova ha tutto un altro significato.
Non stiamo assistendo ad un momento di dolcezza tra 2 amanti, ma ad un addio.
Per accentuare questo fatto, lo scultore inserisce dei particolari interessanti:
- Sembra che Venere stia trattenendo Adone impedendogli di andare via mettendo la gamba sinistra in avanti
- Il volto di Adone è fiero ma ha anche qualche linea di preoccupazione, come se sapesse che sta per morire
- Adone è scolpito in una posizione fiera, come chi conosce il proprio destino ma lo accetta comunque
Dietro di loro c’è il cane di Adone, il quale dà un tocco più triste a questo ultimo momento tra i 2 protagonisti.
A differenza di altre statue del Canova (come ad esempio la Paolina Borghese), questo lavoro è stato realizzato per essere ammirato solo di fronte.
I corpi di Adone e Venere sono morbidi (in particolare il corpo del ragazzo, un dettaglio che dimostra che non è ancora un adulto) e viene messo in risalto soprattutto il loro profilo, come se fossero incisi su un medaglione.
La composizione geometrica dell’opera è a piramide ed attraversa i 2 protagonisti e la cui base è la parte bassa della scultura.
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