Data di Realizzazione | 1890 |
Dimensioni | 67 cm × 56 cm |
Tecnica | Olio su tela |
Dove si Trova | Sconosciuto |
Data di Realizzazione | 1890 |
Dimensioni | 67 cm × 56 cm |
Tecnica | Olio su tela |
Dove si Trova | Musée d’Orsay, Parigi |
Caratteristiche Chiave
- Il ritratto del Dottor Gachet è uno dei lavori più famosi di Van Gogh; ritrae Paul Gachet, un dottore ed artista principiante amico di Vincent e che si è preso cura di quest’ultimo negli ultimi mesi della sua vita
- Ci sono 2 versioni del ritratto, entrambe del 1890. Sono differenti per alcuni dettagli e colori
- Alcuni critici pensano che la 2° versione del ritratto non sia stata fatta da Van Gogh ma dallo stesso Dottor Gachet e da suo figlio
- Non si sa dove sia ora la 1° version del ritratto
- In entrambe le versioni il protagonista ha un’espressione triste e malinconica e sul tavolo c’è una pianta che potrebbe simboleggiare il suo ruolo di dottore
- Lo sfondo nei 2 ritratti è differente
Storia
È il 1888.
Vincent Van Gogh non sta bene.
Comincia ad avvertire i primi sintomi di un collasso mentale, che di lì a poco lo porterà a tagliarsi un orecchio dopo aver litigato con il suo amico/collega Gauguin.
Dopo questo evento, rimane in ospedale per un mese.
Quando viene dimesso non si sente ancora al 100%, così decide – di sua spontanea volontà – di farsi ricoverare nella casa di cura di Saint-Rémy-de-Provence.
Rimane qui per un anno e quando esce, Theo Van Gogh, suo fratello, gli da una mano a cercare una casa.
Camille Pissarro, amica di Van Gogh (ed ex paziente del Dottor Gachet) suggerisce a Theo di far conoscere Vincent con il Dottor Gachet, poiché quest’ultimo è molto interessato agli artisti.
Theo segue il consiglio di Camille e così Vincent si trasferisce nella 2° casa del dottore, ad Auvers.
Il primo incontro tra Van Gogh e Gachet non va benissimo.
Vincent, in una lettera a suo fratello, scrive:
Penso che non possiamo contare sul Dr. Gachet. Prima di tutto, penso che lui stia più male di me, o almeno quanto me, ed è evidente. Quando un cieco guida un altro cieco, non cadono entrambi nel fosso?”
Ma cambia subito idea.
Due giorni dopo, il pittore scrive una lettera a sua sorella Wihelmina, dove c’è scritto:
Ho trovato un vero amico nel Dr. Gachet, come se fosse un altro fratello, ci assomigliamo molto sia fisicamente che mentalmente”.
Mentre si trova qui, Vincent ha realizzato un sacco di opere (più di 70!), compreso il ritratto Dottor Gachet.
In un’altra lettera del 1890 – sempre indirizzata alla sorella – scrive, a proposito di quest’opera:
Ho finito il ritratto di M. Gachet con un’espressione malinconica, che potrebbe sembrare (per chi lo vede) una specie di smorfia.. Triste ma gentile, nello stesso tempo chiaro ed intelligente. È così che dovrebbero essere fatti molti ritratti.. Ci sono teste moderne che potrebbero essere osservate molto a lungo, e che forse verranno viste con nostalgia 100 anni dopo.”
Curiosità: Van Gogh ha completato il ritratto del dottore 6 settimane prima di spararsi con una scacciacani. È morto tempo dopo a causa delle ferite.
Storia Della 1° Versione del Ritratto
Le 2 versioni hanno due storie differenti.
Ecco cosa è accaduto alla prima versione del ritratto:
- 1897: La cognata di Van Gogh, Johanna Van Gogh-Bonger la vende per 300 franchi
- ‘900: La tela finisce prima tra le mani di Paul Cassirer, poi di Kessler e poi Druet
- 1911: Viene comprato dallo Städel Museum di Francoforte e rimane lì fino al 1933
- 1937: Il Ministero del Reich confisca la tela poiché la ritiene oggetto di un’arte degenerata
- 1939: Viene venduta a Franz Koenig a Parigi e poi viene portata a New York, dove finisce in custodia di Siegfried Kramarsky
- 1990: Kramarsky mette la tela all’asta da Christie’s a New York e viene acquistata da Ryoei Saito
Ed è qui che la storia prende una strana piega.
Saito compra il ritratto di Van Gogh per 82,5 milioni di dollari.
Lui è un uomo d’affari giapponese e desiderava che il quadro venisse cremato con lui dopo la sua morte.
Ma poi cambia idea e vorrebbe donarlo al governo giapponese oppure ad un museo.
Purtroppo non è accaduto nulla di tutto questo.
Saito muore nel 1996 e non ci sono più informazioni sul ritratto del Dottor Gachet.
Curiosità: Si dice che l’opera sia stata venduta ad un manager di fondi di investimento austriaco di nome Wolfgang Flöttl, il quale poi l’avrebbe rivenduta ad altre persone sconosciute. Lo Städel Museum ha anche assunto un investigatore privato per ritrovare il ritratto, ma senza successo.
Storia Della 2° Versione del Ritratto
La 2° versione della tela all’inizio era proprietà del Dottor Gachet.
A metà del ‘900 i suoi eredi hanno deciso di donare il ritratto (insieme ad altre opere post-impressioniste) alla Repubblica di Francia.
Ma, ad essere sinceri, c’è sempre stato un po’ di scetticismo su questa versione: molti pensano che non sia autentica.
Ora ti spiego il perché.
In una lettera del 3 giugno 1890 scritta da Vincent ed indirizzata a Theo, il primo dice che sta lavorando sul ritratto e parla di un libro giallo e di una pianta medicinale chiamata digitale con fiori viola.
La descrizione corrisponde alla perfezione alla 1° versione del ritratto.
Mentre nella 2° versione non ci sono né libri né fiori.
Poi devi sapere che il Dottor Gachet e suo figlio Paul erano artisti principianti e spesso hanno fatto delle copie dei dipinti Post-Impressionisti che avevano nella loro collezione.
Una volta terminate le copie le firmavano con gli pseudonimi di Paul e Louis Van Ryssel.
Gli studiosi, dopo aver scoperto questo importante dettaglio, hanno iniziato a mettere in dubbio l’autenticità di tutte le opere presenti nella collezione di Gachet.
E non è tutto.
Alcuni critici hanno fatto i conti e pensano che sia stato impossibile che Vincent Van Gogh abbia potuto dipingere circa 80 tele nel periodo che è stato lì.
È stato davvero Van Gogh a realizzare tutte le opere mentre era ad Auvers?
Per rispondere a questa domanda, il Musée d’Orsay – che ora conserva la 2° versione del ritratto – ha fatto fare delle analisi approfondite di 8 tele presenti nella collezione del dottore e li ha confrontati con i lavori realizzati da Gachet e suo figlio (e nell’esame è incluso il ritratto fatto da Van Gogh).
I risultati sono stati interessanti:
- I pigmenti di pittura dei dipinti fatti da Van Gogh sono sbiaditi in modo diverso dalle copie fatte dal dottore
- Le tele realizzate dai Gachet sono fatte con contorni e riempiti con la pittura, mentre i lavori di Van Gogh (ed anche quelli di Cézanne) sono dipinti subito su tela
- Vincent ha usato la stessa tela ruvida per i suoi lavori ad Auvers (tranne per la Chiesa di Auvers)
Quindi questo lavoro è stato fatto da Van Gogh, sì o no?
Non si sa.
Rispetto alle tele che Vincent ha dipinto in passato, questo ritratto è di qualità inferiore (ma è comunque meglio rispetto a quelli eseguiti dal Dottor Gachet e suo figlio).
Descrizione
Parliamo della 1° versione della tela.
Van Gogh dipinge il dottore con il gomito appoggiato su un tavolo rosso e con la testa sorretta dal braccio.
Alla sua sinistra ci sono dei libri gialli e la pianta medicinale digitale.
Curiosità: Da questa pianta viene estratto il digitale che viene usato per trattare dei problemi al cuore. Forse è un oggetto simbolo usato per indicare che Gachet è un dottore.
Il protagonista ha un’espressione malinconica e gli occhi stanchi.
Questo è un dettaglio importante, poiché dimostra che Van Gogh ha voluto realizzare un “ritratto moderno“, mettendo in evidenza – oltre che i dettagli fisici – l’aspetto psicologico del protagonista.
Usa dei color intensi e la pennellata è evidente.
Nella 2° versione del ritratto, l’espressione del dottore è ancora più afflitta.
Sono spariti i libri ed è rimasta soltanto la pianta medicinale.
Lo sfondo non è più composto da piccole pennellate, ma è tutto più uniforme.
La giacca che indossa, poi, è priva di bottoni, mentre nella prima versione c’erano.
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