Data di Realizzazione | 1516-1518 |
Dimensioni | 690 x 360 cm |
Tecnica | Olio su Tavola |
Dove si Trova | Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, Venezia |
Caratteristiche Chiave
- È la prima volta che l’Assunzione della Vergine viene rappresentata con un dinamismo incredibile e le espressioni dei personaggi molto accentuate
- La scena è divisa in 3 parti: Apostoli a terra, Vergine che ascende al cielo accompagnata dagli angioletti, Dio Padre tra 2 angeli
- Tiziano elimina qualsiasi riferimento alla morte della Vergine nella scena
- La maggior parte dei personaggi sono collegati tra loro tramite gesti e sguardi
- Tiziano sostituisce la tradizionale presenza di Gesù Cristo con Dio Padre
- L’espressività ed i gesti imponenti ricordano molto le opere di Raffaello Sanzio a cui Tiziano si è ispirato
Storia
È il 1516.
In quell’anno Padre Germano, priore del convento francescano dei Frari commissiona a Tiziano una pala per l’altare maggiore della Basilica di Santa Maria Gloriosa.
L’opera dovrà essere grande e prestigiosa.
Questo è il lavoro più importante – fino a quel momento – mai ottenuto da Tiziano.
Si mette subito all’opera e, nel giro di un paio di anni, la completa.
Il 20 marzo 1518 la tavola viene inaugurata e viene messa nella struttura in marmo realizzata per l’occasione.
L’opera realizzata dal pittore lascia i frati a bocca aperta.
È qualcosa di mai visto prima: tutto questo dinamismo, colori accesi ed espressioni scioccate.
È troppo!
I committenti stanno per rifiutare l’opera, se non fosse per un ambasciatore austriaco emissario dell’imperatore Carlo V, che quando vede quest’opera ne capisce subito il valore e vuole comprarla.
A questo punto la situazione cambia.
I frati capiscono che è un’opera interessante e decidono di mantenerla nella basilica.
Ma l’Assunta di Tiziano non ha sbalordito soltanto i clienti, ma anche i colleghi del pittore.
Nessuno aveva mai realizzato nulla del genere.
Quando si doveva dipingere la scena dell’assunzione della Vergine, tutti seguivano la tradizione e rappresentavano personaggi composti e con atteggiamenti controllati.
Ma Tiziano è andato oltre.
Terminate le discussioni (e passata anche l’invidia da parte degli altri pittori), tutti capiscono che si tratta di un capolavoro.
Puoi trovare un paio di disegni preparatori di questo lavoro:
- Uno si trova al Cabinet des Dessins del Louvre a proposito della composizione degli apostoli
- Un altro sta al British Museum e ritrae San Pietro
Nota: Non sono riuscito a trovare delle immagini di questi disegni preparatori. Se li troverò li aggiungerò subito.
La tavola è rimasta sempre nella Basilica a Venezia, tranne durante il periodo delle soppressioni da parte di Napoleone Bonaparte.
Per ben 100 anni è rimasto chiuso nelle Gallerie dell’Accademia, per poi ritornare nel luogo d’origine, dove si trova ancora oggi.
Descrizione
L’Assunta Tiziano è gigante: è alta quasi 7 metri!
Come suggerisce il titolo, l’opera ritrae il momento in cui Maria sale in Paradiso davanti agli occhi degli Apostoli.
Ma Tiziano non si accontenta di rappresentare questa scena come hanno fatto tanti suoi colleghi in passato.
Invece di ritrarre la morte di Maria che in seguito viene accolta in Paradiso, qui lei è viva e sale al cielo.
Ma accade tutto all’improvviso: tutti sono scioccati davanti a questa visione.
Ma scendiamo nel dettaglio.
In basso a destra c’è un apostolo di spalle vestito di rosso (forse si tratta di Giacomo) con le braccia alzate ad indicare ciò che sta accadendo davanti ai suoi occhi.
Sull’altro lato c’è un altro apostolo – forse Giovanni – che si mette una mano sul petto per evidenziare la sua sorpresa.
Alla sua sinistra c’è un altro apostolo vestito di bianco e verde – si tratta di Andrea – che invece guarda con attenzione l’apparizione miracolosa.
Al centro, seduto all’ombra, con le mani giunte in preghiera e lo sguardo verso l’alto, c’è San Pietro.
Sono 11 personaggi, ciascuno dei quali è ritratto con un atteggiamento di evidente sopresa.
Curiosità: nei Vangeli c’è scritto che gli apostoli erano degli umili pescatori. Per rappresentarli con delle posizioni realistiche, Tiziano si è ispirato ai barcaioli della Laguna di Venezia.
Poi c’è la protagonista: la Vergine Maria.
Se guardi l’opera per la 1° volta, ti salterà subito all’occhio il rosso acceso della sua veste in netto contrasto con il blu (questi sono i tradizionali colori che indossa in moltissime opere; il rosso rappresenta la Passione di Cristo, mentre il blu l’umanità).
Sopra di lei c’è una sfera di luce che la divide da Dio Padre.
Ed andando ancora più su, al limite della tavola, si vede un semicerchio di volti disegnati tra le nuvole.
Questa è una rappresentazione simbolica del Paradiso, con ruote di angeli serafini che diventano sempre più luminosi man mano che ci si avvicina verso al centro, arrivando alla già citata sfera di luce.
Per rendere così intensa – quasi accecante – la sfera, Tiziano utilizza dei colori scuri sia per la Vergine che per Dio Padre, creando un evidente contrasto.
A questo proposito, dai un’occhiata al volto di Maria.
Anche se è vicinissima alla sfera di luce, parte della sua faccia è in ombra.
Non si tratta di un errore, ma è un particolare simbolico: vuol dire che Maria non ha ancora completato la propria ascesa dal mondo terreno.
Sta raggiungendo il Paradiso su una nuvola sorretta tantissimi angioletti che suonano, ballano e pregano.
Tiziano, per rendere ancora più innovativa la sua opera, decide di sostituire Gesù con Dio Padre nella parte alta della composizione.
Qui è rappresentato solo in parte, avvolto da un mantello rosso ed accompagnato da 2 angeli che reggono le corone per Maria.
Dio è in controluce, diventando quasi evanescente e difficile da focalizzare.
Parliamo della composizione.
La scena si divide in 3 parti:
- Apostoli in basso
- Vergine Maria su una nuvola accompagnata dagli angeli
- Dio Padre con i 2 angeli nella parte alta
Anche se la suddivisione è evidente, c’è un collegamento tra le sezioni attraverso sguardi, gesti e movimenti.
Mi spiego meglio:
- Giacomo con le braccia alzate tende verso il corpo di Maria
- Gli angioletti che accompagnano la Vergine con movimenti e sguardi sono collegati tra loro, gli Apostoli e Dio Padre
- Maria con le braccia sollevate e lo sguardo tende verso Dio Padre
- Dio ricambia lo sguardo della Vergine verso il basso
Ma la parte migliore è che questi collegamenti non sono forzati.
È tutto molto naturale e dinamico.
Oltre all’unione, c’è anche uno schema piramidale composto dai 2 apostoli vestiti di rosso e dalla testa della Vergine Maria.
A rendere più evidente la separazione tra il regno celeste e quello terreno ci pensa la nuvola che sorregge Maria.
Questa fa da “muro” tra i due regni.
Tutti questi movimenti drammatici ed espressioni incredule sono dovute a ciò che stava accadendo in quel periodo in Toscana e Roma con Raffaello Sanzio e Michelangelo Buonarroti.
Questi artisti, con le loro opere e novità hanno influenzato moltissimi colleghi, Tiziano compreso.
Quest’ultimo è molto interessato alle novità di Raffaello e soprattutto nei gesti monumentali dei suoi personaggi.
Basta confrontare l’Assunta dei Frari con la Deposizione Borghese di Raffaello per trovare evidenti somiglianze (a proposito, ho scritto un articolo su questo capolavoro di Raffaello che puoi leggere qui)
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