Data di Realizzazione | 1853-1854 |
Dimensioni | 131 x 167 cm |
Tecnica | Olio su tela |
Dove si Trova | Musée des Beaux-Arts, Nantes |
Caratteristiche Chiave
- Per quest’opera hanno posato come modelli i parenti di Courbet: le sue sorelle Zoé, Juliette ed il figlio del pittore, Désiré
- I protagonisti sono dei contadini intenti a vagliare il grano
- L’opera è caratterizzata da toni freddi e risalta il vestito rosso della protagonista al centro messa di spalle, la quale è di dimensioni maggiori rispetto agli altri due
- Sulla destra c’è una porta su cui c’è attaccato qualcosa ma non si capisce cosa sia
- La luce arriva dalla destra, da una finestra fuori dalla tela
Storia
Courbet dipinge quest’opera tra il 1853 ed il 1854 ad Ornans (lo stesso luogo dove è ambientato il suo capolavoro Funerale ad Ornans, e ne ho parlato a fondo in un altro articolo).
I modelli per la scena sono i membri della sua famiglia:
- Sua sorella Zoé, quella di spalle con il vestito rosso
- Sua sorella Juliette, quella seduta che sta dormendo sulla sinistra
- Suo figlio Désiré Binet, il bambino sul lato destro dell’opera
Una volta completato il lavoro decide di esporla al Salon di Parigi nel 1855, e poi un’altra volta nel 1861 alla 9° mostra della Société des amis de l’art de Nantes.
Ed è proprio in quest’ultima occasione che la società decide di acquistarla – pagandola 4.000 franchi – per metterla nel Musée des Beaux-Arts di Nantes, dove si trova ancora oggi.
Descrizione
In questa tela i protagonisti sono dei contadini qualunque, intenti a vagliare il grano.
Ma guardando la scena, l’attenzione salta subito su di lei.
Il suo vestito rosso, la grandezza sproporzionata (rispetto agli altri protagonisti) e l’energia del suo movimento cattura subito il nostro sguardo.
Lei è Zoé, la sorella di Courbet.
La sua faccia non si vede, ma riempie quasi tutta la scena, mentre è intenta a setacciare il grano, facendo scivolare gli altri protagonisti in secondo piano.
A sinistra c’è un’altra donna (Juliette, l’altra sorella del pittore) che sta dormendo sui chicchi della pula (è un residuo della trebbiatura dei cereali) ed accanto c’è un gatto che dorme.
Sulla destra il bambino sta guardando dentro l’essiccatoio di legno, strumento fondamentale per la lavorazione del grano.
Tutta la scena è caratterizzata dal colore ocra, il colore della terra.
Questa e le sue sfumature danno un tono unico all’opera.
A risaltare è il rosso del vestito della ragazza di spalle.
Escludendo questo, però, la parte centrale dell’opera è composta da colori freddi, come si vede dal vestito del bambino e da quello della donna che dorme.
E poi ci sono un paio di dettagli curiosi.
Come la porta in alto a destra, su cui c’è appoggiato qualcosa, ma non si capisce cosa.
E poi la luce che arriva da una finestra fuori dalla scena, e si vede soltanto la luminosità che filtra sul muro al centro.
Secondo la studiosa Linda Nochlin quest’opera rappresenta il progresso della tecnologia agricola:
- A sinistra c’è la separazione manuale del grano, un metodo tradizionale ma lento
- Al centro c’è il setaccio, un progresso importante ma ancora migliorabile
- A destra c’è l’essiccatoio di legno, simbolo della meccanizzazione ed il futuro in quest’ambito
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