Data di Realizzazione | 1889 |
Dimensioni | 71 x 93 cm |
Tecnica | Olio su tela |
Dove si Trova | Getty Museum, Los Angeles |
Caratteristiche Chiave
- È uno dei quadri d’asta più costosi di sempre: oggi vale circa 128 milioni di dollari
- Vincent l’ha realizzato mentre era ricoverato all’ospedale San Paul-de-Mausole a Saint-Rémy, un anno prima della sua morte
- Van Gogh non lo reputava un quadro finito ma uno studio di natura
- L’artista usa delle caratteristiche tipiche dello stile artistico giapponese ukiyo-e (colori netti, contorni marcati, prospettiva ribassata e visuale molto ravvicinata)
Storia
Iris di Van Gogh è uno dei primi lavori che ha realizzato quando è stato ricoverato nell’ospedale San Paul-de-Mausole a Saint-Rémy.
Ha dipinto questo capolavoro nel 1889, un anno prima della sua morte.
Pensa che Vincent considerava questo lavoro uno studio più che un’opera completa ed infatti non ci sono né disegni né schizzi preparatori in merito.
Ne parla con suo fratello Theo che però apprezza Iris così com’è e lo manda alla mostra annuale della Société des Artistes Indépendants nel 1889 (all’esposizione invia anche un altro lavoro di Vincent, la Notte Stellata sul Rodano).
Dopo la morte di Van Gogh, questo quadro viene venduto al collezionista Julien Tanguy nel 1892.
Curiosità: Vincent conosceva Tanguy e l’ha ritratto in alcuni dei suoi lavori, come puoi vedere qui.
Sempre nel 1892 Julien vende Iris a Octave Mirabeau per 300 franchi.
Negli anni a seguire il quadro passa da un proprietario all’altro, finché nel 1987, Sotheby’s, la famosa casa d’aste lo mette in vendita.
Così viene acquistato da Alan Bond per quasi 54 milioni di dollari.
Alan però non ha abbastanza soldi per pagarlo.
Così nel 1990 il quadro viene rimesso in vendita, e stavolta lo compra il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, dove si trova ancora oggi.
Curiosità: Iris Van Gogh è uno dei quadri più costosi (venduti ad un’asta) di tutti i tempi. Oggi dovrebbe valere più di 128 milioni di dollari (qui trovi la classifica completa).
Descrizione
Le piante di iris sono le protagoniste della scena, inquadrate in primissimo piano, come se Vincent avesse dipinto a terra.
Siamo così in basso che neanche si vede l’orizzonte.
Tutta l’attenzione è concentrata sulle piante, facendoci immergere nell’opera.
Lo spazio della scena è attraversato in diagonale dagli iris.
I colori protagonisti sono il verde brillante delle foglie ed il viola intenso dei fiori.
Per lo stile dell’opera Van Gogh si è ispirato moltissimo all’arte giapponese delle opere in legno ukiyo-e e – come molti suoi colleghi interessati al Giapponismo (ne abbiamo parlato anche qui) – si vede da:
- Contorni molto marcati dei dettagli e dei particolari
- Angolo di visione molto ribassato e poco utilizzato
- Visuale molto ravvicinata delle piante
- Colori densi e piatti
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