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Creazione di Adamo di Michelangelo Buonarroti: L’Alba dei Tempi

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“Creazione di Adamo” Michelangelo Buonarroti
Data di Realizzazione1511
Dimensioni280 x 570 cm
TecnicaAffresco
Dove si TrovaCappella Sistina, Città del Vaticano
Informazioni “Creazione di Adamo” Michelangelo Buonarroti

Caratteristiche Chiave

  • Michelangelo realizza Dio e gli angeli trasferendo il disegno del cartone utilizzando lo spolvero, mentre la tunica indossata dal Creatore e la figura di Adamo sono realizzati con la tecnica dell’incisione diretta
  • Adamo è rappresentato con una grande cura per i dettagli anatomici e si è appena svegliato subito dopo essere stato creato da Dio
  • L’occhio di Adamo non è dipinto, ma è vuoto. Questo effetto è stato ottenuto “rialzando” l’intonaco fresco
  • Gli indici di Dio e di Adamo che stanno per toccarsi simboleggiano la scintilla della vita che passa da Dio Creatore ad Adamo, riflesso di potenza e bellezza divina
  • Il “mantello” in cui si trova Dio con gli angeli ha la forma di un cervello e potrebbe alludere all’intelligenza, uno dei doni che Dio ha dato agli uomini

Storia

Michelangelo è al lavoro nella Cappella Sistina.

Finisce la prima metà di questo immenso lavoro nel 1510.

Il ponteggio che ha utilizzato viene smontato e rimontato dall’altro lato della struttura nel 1511, così da poter continuare a lavorare.

Ed è in questa seconda fase dell’incarico che realizza La Creazione di Adamo.

Le scene ed i protagonisti che realizza in questo periodo sono massicci, enormi e sono caratterizzati da gesti essenziali.

Realizza Dio e gli angeli passando dal disegno del cartone e trasferendolo poi con lo spolvero.

Mentre la tunica indossata da Dio ed Adamo invece sono realizzati tramite incisioni dirette.

Michelangelo, poi, completa con successo La Creazione di Adamo e la mostra al pubblico.

È fin da subito un enorme successo, ed ancora oggi è uno dei più grandi capolavori di tutta la storia dell’arte.

Descrizione

Siamo all’alba del mondo.

Niente dettagli o particolari, ogni cosa è all’inizio.

In basso a sinistra c’è il giovane e muscoloso Adamo, vicino ad un abisso.

Particolare di Adamo

Michelangelo lo realizza con la massima attenzione ai dettagli.

Ha un braccio appoggiato sul ginocchio piegato, come se si fosse appena svegliato.

Sta prendendo le energie ed avvicina l’indice verso Dio.

È giovane, ha il volto ritratto di profilo e non ha una vera e propria espressione.

Particolare del volto di Adamo

Curiosità: l’occhio di Adamo non è dipinto. È vuoto. L’artista ha ottenuto questo effetto “rialzando” l’intonaco ancora fresco.

Dall’altro lato Dio Creatore si avvicina a lui in volo, scortato dagli angeli.

Particolare di Dio

Indossa una veste color porpora; è pieno di energia, con capelli grigi ed una barba lunga che si muove nell’aria.

Particolare del volto di Dio

Curiosità: in molte opere d’arte del passato Dio era accompagnato da Angeli Serafini e Cherubini. Michelangelo invece preferisce usare delle figure reali, tutte diverse tra loro e che mostrano lo sforzo necessario per trasportare il “mantello” con Dio.

Particolare degli angeli

La parte centrale dell’opera è il momento in cui Dio e Adamo stanno per toccarsi con le braccia tese e gli indici alzati uno verso l’altro.

Particolare dell’incrocio delle dita

Questa è la metafora della scintilla della vita che passa da Dio ad Adamo, l’uomo che ha appena creato, riflesso di potenza e bellezza divina.

Curiosità: forse Michelangelo ha ripreso questo gesto ispirandosi all’Annunciazione di Cestello di Sandro Botticelli.

Confronto dell’incrocio delle dita (sinistra) con “Annunciazione di Cestello” di Botticelli (destra)

Alcuni studiosi pensano invece che Michealngelo abbia fatto apposta a non far toccare le dita di Dio ed Adamo, indicando la perfezione di Dio che non può essere raggiunta dall’uomo che – anche se creato da Dio – è imperfetto.

Parliamo un attimo di questo grande “mantello” rossastro che circonda Dio e gli Angeli.

Nel 1990 Frank Lynn Meshberger, un neurologo americano, ha scritto che questo mantello corrisponde alla sezione trasversale del cervello umano.

Particolare della forma del cervello

In effetti Michelangelo ha studiato l’anatomia umana a fondo, analizzando dal vivo molti cadaveri, e potrebbe avere avuto la conoscenza necessaria per rappresentare il cervello.

Ed avrebbe senso: il cervello potrebbe simboleggiare l’intelligenza, uno dei doni che il Creatore ha dato all’umanità.

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