Data di Realizzazione | 1597-1600 |
Dimensioni | 46 x 64 cm |
Tecnica | Olio su Tela |
Dove si Trova | Pinacoteca Ambrosiana, Milano |
Caratteristiche chiave
- Caravaggio ha dipinto questa tela per il cardinale arcivescovo di Milano Federico Borromeo, il quale ha fatto costruire la Pinacoteca Ambrosiana e poi ha donato sia quest’opera che molti altri lavori della sua collezione privata alla struttura
- L’opera oggi è esposta alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano
- La tela è una natura morta con particolari dei frutti e delle foglie molto reali; l’opera è simbolica perché nello stesso cesto ci sono frutti di ogni stagione nello stesso istante
- L’opera è una metafora della precarietà della vita umana
Storia
La tela con il canestro di frutta è stata commissionata dal cardinale Federico Borromeo mentre si trovava a Roma.
Infatti è stato nella capitale per 2 volte:
- Dall’ottobre 1568 fino al 1595
- Dal 1599 fino al 1601
E forse, durante questo secondo soggiorno ha conosciuto Caravaggio, il quale era ospite del cardinale Francesco Maria del Monte.
Nel 1618 Borromeo diventa cardinale arcivescovo di Milano ed ordina la costruzione di un edificio che servirà alla futura Pinacoteca Ambrosiana, proprio vicino alla Biblioteca Ambrosiana che già c’è.
La canestra di Caravaggio in quel momento fa già parte della collezione privata dell’arcivescovo.
Ed una volta che i lavori per l’edificio sono finiti, decide di donarla – insieme a tante altre opere della sua collezione privata – alla Pinacoteca.
Oggi è ancora esposta lì.
Curiosità: Delle indagini radiografiche hanno dimostrato che Caravaggio ha dipinto quest’opera su una tela di recupero su cui già c’era un altro lavoro (lo faceva spesso prima di essere aiutato dal cardinale del Monte perché non aveva soldi per comprare le tele), un genio alato dipinto dal suo amico Prospero Orsi.
Descrizione
Il cestino di frutta di Caravaggio è una tela che mette in primo piano frutti e foglie dipinti con un realismo eccezionale, quasi allo stesso livello dei pittori fiamminghi (come si vede nel Ritratto degli Arnolfini di Van Eyck).
Dà un’occhiata da vicino agli incastri del vimini per notare l’accuratezza dei particolari.
Al suo interno ci sono frutti e foglie di ogni genere e la cesta è un po’ spinta in avanti, staccandosi dal fondo in due dimensioni.
La luce forse proviene da in alto a sinistra e mette in risalto i particolari dei frutti.
Guarda l’uva. Ci sono:
- Acini chiari
- Acini acerbi in primo piano
- Acini maturi nel grappolo dietro la mela bacata
Ma non solo la frutta è mostrata in fasi differenti.
Ci sono anche alcune foglie secche ed altre invece molto vigorose.
Significato
Ecco gli elementi chiave per capire il significato dell’opera:
- L’opera è un’allegoria della precarietà della vita umana
- Caravaggio è uno tra i primi pittori a dipingere una natura morta, trasformando la natura in protagonista della tela ed andando contro la tradizione secondo cui soltanto le persone dovessero essere soggetti dei quadri
- La canestra spinta in avanti (quasi in bilico) rappresenta l’imperfezione e la precarietà
- I particolari dei frutti sono realistici, ma è impossibile che ci siano in una canestra tutti i frutti di diverse stagioni nello stesso momento
- Caravaggio paragona la vita umana al ciclo di crescita, maturazione e morte della frutta e dei fiori
- Il pittore celebra l’imperfezione della natura ed i suoi difetti
- Nella religione cristiana il cesto simboleggia Maria che offre il suo frutto (Gesù) all’umanità
Domande Frequenti sulla Cesta di Frutta Caravaggio
La canestra di frutta di Caravaggio rappresenta un cestino in cui c’è la frutta di ogni stagione. Ci sono frutti e foglie di ogni genere, alcuni sani ed altri intaccati e simboleggiano la fugacità della vita umana.
La canestra di frutta è stata commissionata dal caridnale Federico Borromeo.
Tra i significati allegorici e simboli nella canestra di frutta ci sono il cesto che secondo la religione cristiana simboleggia la Vergine Maria che offre il suo frutto (Gesù) all’umanità.
Nella canestra di frutta di Caravaggio il realismo è solo apparente perché anche se frutti e foglie sono dipinti con grande realismo, è impossibile che ci siano frutti di ogni stagione messi nello stesso istante in una cesta.
La canestra di frutta di Caravaggio si trova alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano.
Nella canestra di frutta di Caravaggio ci sono grappoli d’uva bianca, di uva nera, pere, mela bacata, fichi e pesca.
La canestra di frutta è stata dipinta tra 1597 e 1600.
Caravaggio ha dipinto la canestra di frutta.
La canestra di frutta di Caravaggio è stata apprezzata per il realismo dei frutti ed i dettagli, ed anche perché il è stato tra i primi pittori celebrare la natura come soggetto, fino a quel momento pensata soltanto come elemento di contorno per le opere.
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