Data di Realizzazione | 1814 |
Dimensioni | 88,9 x 162,5 cm |
Tecnica | Olio su Tela |
Dove si Trova | Musée du Louvre, Parigi |
Caratteristiche Chiave
- Il quadro è stato commissionato da Carolina Bonaparte, la sorella di Napoleone e celebra il successo delle campagne militari di quest’ultimo in Oriente
- La protagonista dell’opera è un’odalisca, una concubina di sultani dell’Impero Ottomano circondata da esotici oggetti di lusso
- Alla presentazione dell’opera al pubblico Ingres viene criticato perché rappresenta la donna con forme molto allungate e poco sensuali
Storia
Il quadro Odalisca è stato commissionato da Carolina Bonaparte, la sorella di Napoleone.
Ingres accetta l’incarico e completa la tela nel 1814.
Per questo lavoro si ispira a più artisti del passato (te ne parlerò meglio alla fine del post), ma quando la presenta al pubblico viene assalito dalle critiche.
Molti vedono Ingres come un pittore ribelle all’arte che va di moda in quel periodo.
E quando poi nel 1819 l’opera viene mostrata per la 1° volta al Salon un critico lo attacca dicendo che non è in grado di dipingere un corpo in modo realistico.
Ma non è così.
Ingres ha deciso di lavorare con forme allungate piuttosto che utilizzare curve e la sensualità tradizionale che andava di moda.
Ed è stato criticato di continuo fino al 1820.
Oggi invece l’opera è considerata un grande capolavoro ed è esposta al Louvre.
Descrizione
La protagonista è una giovane Odalisca (una concubina dei sultani dell’Impero Ottomano).
Qui Ingres la raprpesenta su un materasso con lenzuola raffinate, da cui spunta anche una pelliccia di animale tra i cuscini morbidi e tessuti preziosi.
Dal baldacchino sulla destra si vede una tenda decorata.
La donna non è indossa vestiti ma la sua è una nudità accettabile dato che le parti sensibili non si vedono (a differenza dell’Olympia di Manet).
Il suo sguardo è rivolto verso di noi e si vede che parte della sua capigliatura è nascosta dal turbante prezioso che ha in testa.
Sulla fronte si vede anche un fermaglio decorato con pietre preziose che assomiglia a quello che si vede sulle lenzuola.
Tra gli altri oggetti di lusso si vede anche un ventaglio di piume di pavone, così come ai piedi c’è una lunga pipa ed un bruciaincensi su un vassoio di metallo.
Guardando bene la pelle liscia e perfetta dell’Odalisca si nota una grande somiglianza con la Fornarina di Raffaello, sia per il turbante che proprio per l’incarnato.
Per quanto riguarda i colori, Ingres gioca spesso sul contrasto dei colori scuri (fondo della stanza e tenda del baldacchino) con quelli chiari (pelle della protagonista, turbante).
Invece per quanto riguarda la composizione, si vede che la diposizione del corpo dell’Odalisca è un po’ obliqua e ricalca la diagonale destra del dipinto.
Significato
Ingres dipinge una tela ispirata all’Oriente e così realizza un nudo con soggetto reale.
La protagonista infatti non è un personaggio mitologico e rappresentandola in un contesto esotico di lusso vuole celebrare i successi militari di Napoleone in Oriente.
Ispirazione
Per realizzare quest’opera Ingres si basa su grandi capolavori del passato:
- Venere di Dresda di Giorgione
- Venere di Urbino di Tiziano (per la protagonista nuda sdraiata)
- Ritratto di Madame Récamier di David (per lo sguardo della protagonista dietro le spalle)
- Madonna dal collo lungo del Parmigianino (per le proporzioni allungate del corpo della protagonista)
Domande Frequenti sulla Grande Odalisca di Ingres
La Grande Odalisca è un dipinto di Jean Auguste Dominique Ingres.
La Grande Odalisca di Ingres si trova al Louvre.
La Grande Odalisca rappreenta una concubina dei sultani dell’Impero Ottomano con attorno a sé molti oggetti di lusso del mondo orientale. È un’opera che celebra i successi militari di Napoleone Bonaparte in Oriente.
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