Madonna del Parto di Piero della Francesca: Viva la Mamma

Data di Realizzazione	1455
Dimensioni	260 x 203 cm
Tecnica	Affresco
Dove si Trova	Edificio a Monterhci

Caratteristiche chiave

• L’opera è stata relaizzata per la chiesa di Santa Maria di Momentana nella città di Monterchi, ma a seguito di un contenzioso tra il Comune, Soprintendenza e Diocesi, oggi si trova in un edificio di Monterchi
• Protagonista è la Vergine Maria incinta con il pancione messa di tre quarti che esalta ancora di più la sua gravidanza. L’opera esalta la maternità. A destra e sinistra ci sono due angeli che scostano le cortine della tenda in cui si trovano per mostrarci la Vergine
• Non sappiamo il motivo per cui Piero abbia deciso di fare un affresco per la piccola chiesa di Monterchi (non si conosce neanche il committente) poiché era già famoso
• L’artista utilizza soprattutto colori caldi, con l’unica eccezione del blu per la veste della Vergine con cui viene messa ancora più in risalto
• Sulle cortine superiori della tenda ci sono i simboli del melograno che rappresentano la fertilità

Storia

Piero della Francesca dovrebbe aver realizzato questo affresco a metà del ‘400 (al limite 10 anni dopo).

Dipinge l’opera per la chiesa di Santa Maria di Momentana, all’interno della piccola città di Monterchi.

Non sappiamo il perché Piero – il quale era già molto famoso – abbia deciso di fare un’affresco per una chiesa sconosciuta di cui non si sa neanche il committente.

Comunque, una volta finito il lavoro, questo viene messo nella chiesa.

Curiosità: Secondo la tradizione, la Madonna del Parto era meta di pellegrinaggio da parte delle donne in gravidanza per richiedere protezione durante il travaglio.

Tra il 1784 ed il 1786, però, viene deciso di demolire gran parte della chiesa per far posto al cimitero di Monterchi.

Così la chiesa diventa una cappella funebre e l’affresco viene tagliato, segando tutto il muro su cui era dipinto e viene spostato in una nicchia sull’altare maggiore.

Nel 1789 c’è un terremoto e la cappella viene danneggiata.

Passano quasi 100 anni, finché l’8 gennaio 1889, lo studioso Vincenzo Funghini vede l’affresco di persona e riconosce lo stile di Piero della Francesca.

Cominciano subito gli studi e le analisi.

L’opera viene staccata dalla parete e viene messa su un supporto di gesso e rete metallica.

Nel corso degli anni l’opera viene spostata in diverse località, finché non ritorna nella Cappella di Momentana.

Tra 1952 e 1953 l’affresco viene restaurato, così come la chiesa tre anni dopo.

Nel 1992 il lavoro di Piero subisce un ulteriore restauro e questa volta viene conservato in una teca climatizzata nella scuola media di Via Regia, sempre a Monterchi, in occasione di una mostra temporanea.

Una volta finita la mostra però, scoppia un contenzioso tra:

• Comune di Monterchi
• Soprintendenza
• Diocesi

Tutti vogliono avere il capolavoro della Madonna del Parto.

Ma per ora non c’è ancora una soluzione soddisfacente.

E così l’affresco è esposto in un edificio a Monterchi.

Descrizione

Prima di spiegarti l’opera, devo parlarti del tema della Madonna del Parto.

Devi sapere che nella prima metà del ‘300 in Toscana, comincia ad essere sempre più popolare l’immagine della Vergine Maria incinta. Viene rappresentata in piedi, di fronte e con il pancione. Per capire che si tratta della Vergine – e non di una donna qualsiasi – spesso viene aggiunto sul ventre un libro chiuso, simbolo dell’Antico Testamento e della Parola di Dio che attraverso Maria diventa carne ed ossa ed arriva tra gli uomini.

Il tema di Maria incinta è del tutto contrario alla tradizionale rappresentazione di Gesù Bambino che finisce nel ventre della Madre attraverso un raggio di luce. Comunque, entrambe le ipotesi diventano eretiche con il Concilio di Trento.

Nell’affresco di Piero della Francesca, siamo davanti ad una tenda aperta.

Al centro c’è Maria con un paio di Angeli ai lati che reggono le cortine lasciando aperto l’ingresso.

Maria è un po’ girata verso sinistra ed inclinata all’indietro per via del pancione; ha la mano destra sul ventre e con la mano sinistra si regge il fianco.

Ha:

• Un’espressione nobile
• Acconciatura tipica delle donne del ‘400 con nastri chiari che le reggono i capelli
• Aureola

Gli angeli si assomigliano molto tra loro, ed infatti sono quasi l’uno il riflesso dell’altro. Per ottenere questo risultato ha usato un solo cartone rovesciato ottenendo un risultato molto geometrico (simile a quello del Battesimo di Cristo, uno dei suoi più grandi capolavori).

Entrambi:

• Indossano una veste che li copre fino alle caviglie
• Hanno l’aureola (come quella della Vergine Maria)
• Indossano delle calzature che coprono tutti i piedi e parte della gamba

Anche la tenda è molto interessante (senza contare che assomiglia molto a quella che si vede nel Sogno di Costantino, altra opera di Piero).

All’interno si vede una struttura rettangolare cucita in pelle di scoiattolo.

Fuori invece è damascata e sopra si vedono dei simboli di melograno che rappresentano la fertilità.

Per il suo lavoro ha utilizzato soprattutto colori caldi:

• Giallo ocra per l’interno della tenda
• Marrone scuro per la parte esterna della tenda, per l’angelo di destra e per i calzari di quello di sinistra
• Rosa per le ali dell’angelo di sinistra
• Blu per la veste della Vergine (questo è l’unico colore freddo che fa da contrasto a tutto il resto)

Curiosità: A proposito di colori, hai notato che gli angeli indossano gli abiti di colri invertiti? Quello di sinistra ha la veste verde e calzari marroni, mentre quello di destra ha la veste marrone e calzari verdi.

La luce arriva da in alto a sinistra e si vede perché illumina il volto della Vergine e la sua veste.

Un senso di profondità dell’opera è dato dalle dimensioni di Maria, maggiori rispetto a quelle degli angeli accanto a lei e dalla tenda che si apre dietro di loro.

Domande Frequenti sulla Madonna del Parto di Piero della Francesca

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