Data di Realizzazione | 480 a.C. circa |
Altezza | 117 cm |
Materiale | Marmo |
Dove si Trova | Museo dell’Acropoli, Atene |
Caratteristiche Chiave
- Il corpo della scultura è stato ritrovato nel 1865, quando sono stati eseguiti degli scavi che hanno riportato alla luce il vecchio Museo dell’Acropoli di Atene. La testa è stata scoperta nel 1888, in occasione di altri scavi tra museo e muro meridionale dell’Acropoli di Atene
- La scultura è diventata famosa perché è innovativa e molto più moderna rispetto ad altre opere dello stesso periodo grazie al suo dinamismo. Rappresenta l’abbandono dello stile arcaico (nella scultura) in favore di una rappresentazione più realistica dell’essere umano
- L’opera potrebbe essere stata realizzata da un artista della bottega di Crizio e Nesiote abile a lavorare il bronzo. Infatti il bronzo è il materiale più adatto (rispetto al marmo) per rendere i particolari che caratterizzano questa scultura
Storia
Questa statua è stata relaizzata in origine per essere esposta sull’Acropoli di Atene nel 5° secolo a.C., ma non è chiaro se sia stata realizzata prima o dopo l’assalto ed il sacco da parte dei Persiani del 480-479 a.C.
La storia del suo ritrovamento è interessante.
Testa e corpo non sono stati ritrovati insieme.
Il corpo è stato ritrovato nel 1865, quando sono stati eseguiti degli scavi che hanno riportato alla luce il vecchio museo dell’Acropoli di Atene.
Questo edificio aveva delle mura al cui interno c’erano delle statue che lo riempivano.
Quando il corpo della statua viene riportato alla luce, gli scavi si bloccano per un paio di anni.
Poi riprendono.
Tempo dopo viene ritrovata una testa che appartiene allo stesso periodo del torso della statua misteriosa.
Si pensa che siano due parti della stessa opera e cominciano subito i lavori per riunirla.
Nel 1888, però, viene scoperta un’altra testa nella zona tra il museo ed il muro meridionale dell’Acropoli che sembra combaciare alla perfezione con il torso ritrovato 23 anni prima.
Così viene rimossa la 1° testa e viene sostituita con quella nuova.
Negli anni sono stati eseguiti diversi lavori di restauro:
- Negli anni Cinquanta del ‘900 viene sostituito un tassello in ferro con uno in bronzo più resistente e viene aggiunto un cuscinetto di stucco fra testa e corpo che allungano tutta l’opera di un centimetro
- Nel 1987 viene eseguito un secondo restauro e vengono corretti alcuni errori del primo intervento. In questa occasione si nota che testa e corpo combaciano alla perfezione
Oggi l’Efebo di Kritios è esposto al Museo dell’Acropoli di Atene.
Descrizione
La statua rappresenta un ragazzo, ma mancano un sacco di elementi.
Non ci sono:
- Gli avambracci
- I piedi
- La caviglia sinistra
- Parte della gamba destra
- Gli occhi
Tutto ciò che è rimasto (il naso, il mento, le guance ed il collo) sono rovinati dal tempo.
Nonostante questi danni, è comunque un’opera ececzionale.
Si vede che il peso del corpo è posto tutto sulla gamba sinistra, e si vede anche dalle anche orientate nella stessa direzione.
La testa invece è girata un po’ verso sinistra ed inclinata verso il basso.
Ha i capelli corti e tenuti da un anello di metallo all’altezza della tempia.
Questo è un particolare importante perché ha fatto ipotizzare che questo Efebo non sia un atleta ma forse un eroe o una divinità greca.
Guardando la statua dal lato sinistro si nota che la scultura è inclinata in avanti.
Nota: Forse in origine entrambi i piedi erano appoggiati alla base, ma uno aveva un tallone rialzato per dare un senso di movimento all’opera.
Stile
Questa statua è diventata molto famosa per:
- L’innovazione e la modernità che rappresenta rispetto ad altri lavori dello stesso periodo
- Rappresenta l’abbandono – nella scultura greca – dello stile arcaico per una rappresentazione più realistica dell’essere umano
Statue con ginocchia un po’ piegate, corpo ruotato e testa leggermente ruotata, senza contare l’elaborazione dei movimenti di tutto il corpo non si erano mai viste in statue di quel periodo.
Lo scultore che ha realizzato l’opera doveva essere molto abile a lavorare il bronzo:
- I muscoli fluidi
- Gli occhi – che in origine – dovevano essere in pietra colorata
- La cura per i capelli
E tutti altri particolari potevano essere resi bene con il bronzo piuttosto che con il marmo.
Molti studiosi pensano che l’autore sia uno scultore della bottega di Crizio e Nesiote (o comunque un artista che si è ispirato a loro).
Domande Frequenti sull’Efebo di Kritios
L’Efebo di Kritios è un’opera che rappresenta l’innovazione – in ambito delle sculture – rispetto alle opere arcaiche, grazie ad un’incredibile cura per i dettagli e per il dinamismo del corpo. Si vede soprattutto dalla testa ruotata, torso un po’ inclinato e grande attenzione per muscoli e particolari.
È stato ritrovato prima il torso dell’Efebo di Kritios nel 1865, scavando tra le fondamenta del vecchio museo dell’Acropoli di Atene. La testa è stata ritrovata nel 1888 scavando tra il museo ed il muro meridionale dell’Acropoli.
L’Efebo di Kritios potrebbe essere stato realizzato da un artista della bottega di Crizio e Nesiote.
L’Efebo di Kritios si trova nel Museo dell’Acropoli di Atene.
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