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Fontana delle Api di Gian Lorenzo Bernini: In Onore del Papa

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Fontana delle Api Bernini
Fontana delle Api Bernini
Data di Realizzazione1644
DimensioniNon Definito
MaterialeMarmo (originale), Travertino (copia)
Dove si TrovaTra Via Vittorio Veneto e Piazza Barberini, Roma
Informazioni Fontana delle Api Bernini

Caratteristiche chiave

  • La fontana viene realizzata pochi mesi dopo che Bernini ha realizzato la Fontana del Tritone e completa questa in pochi mesi
  • Bernini aggiunge le api (simbolo della famiglia Barberini) al suo progetto per omaggiare il Papa
  • La fontana serviva come luogo in cui i cavalli potevano fermarsi a bere
  • In origine la fontana è stata messa all’angolo di Palazzo Soderini, ma poi causava problemi al traffico, quindi è stata fatta a pezzi e messa in un deposito comunale. In seguito è stato deciso di ricostruirla, ma molti pezzi erano perduti, quindi è stata commissionata una copia (con delle modifiche) ad Adolfo Apolloni. Una volta conclusa è stata messa tra via Vittorio Veneto e Piazza Barberini, dove si trova ancora oggi
  • La fontana è composta da una grande conchiglia aperta (con una citazione in latino scritta da Papa Urbano VIII) e tre api

Storia

Nel 1644, pochi mesi dopo che il Bernini ha completato la fontana del Tritone, il Papa Urbano VIII Barberini gli ordina di realizzare un’altra fontana.

Questa sarebbe stata a disposizione del popolo per far sostare i cavalli e farli bere quando ne avevano bisogno.

Lo scultore si mette all’opera e la completa nel giro di qualche mese.

E per omaggiare la famiglia Barberini, Gian Lorenzo aggiunge anche le api, simbolo della famiglia del Papa.

Famiglia Barberini Simbolo
Simbolo della Famiglia Barberini

Una volta terminata, la fontana viene messa all’angolo di palazzo Soderini.

Nel 1880 viene spostata perché causa problemi al traffico che passa da quelle parti.

Così viene scomposta pezzo dopo pezzo e finisce nel deposito comunale di Testaccio.

Nel 1915 si decide di ricostruirla, ma ormai molti pezzi sono andati perduti.

Viene commissionata una copia della fontana ad Adolfo Apolloni, ma con alcune modifiche:

  • Invece di utilizzare il marmo usa il travertino (recuperato dalla demolizione della porta Salaria)
  • La parte inferiore della conchiglia in origine era ad altezza strada, mentre ora viene rialzata e messa su una cornice di massi
  • La parte superiore della conchiglia finisce isolata (in origine era appoggiata su palazzo Soderini)

Terminata la copia, la fontana viene messa all’imbocco di via Veneto arrivando da Piazza Barberini il 28 gennaio 1916, dove si trova ancora oggi.

Descrizione

La protagonista della fontana è una grande conchiglia aperta.

La parte superiore è stata scolpita in modo tale da aderire al muro di Palazzo Soderini, mentre quella inferiore era a livello strada e serviva da vasca.

All’interno l’acqua sgorga da 3 zampilli che si trovano sotto le api (simbolo della famiglia Barberini), le quali sono scolpite nel punto in cui si uniscono le due parti della conchiglia.

Particolare Api Fontana delle Api Bernini
Particolare delle api

Curiosità: Gian Lorenzo non ha potuto realizzare un’enorme fontana (come nel caso della Fontana dei Quattro Fiumi) perché qui l’acqua arriva dalla fontana del Tritone ed il flusso non è abbondante e quindi sarebbe stata quasi sempre a secco.

Sulla parte superiore della conchiglia c’è una citazione in latino scritta da Papa Urbano VIII:

Particolare iscrizione Fontana delle Api Bernini
Particolare dell’iscrizione

Citazione originale in latino

“Urbanus VIII Pontifex Maximus
Fonti ad publicum urbis ornamentum
Exstructo
Singulorum usibus seorsim commoditate hac
Consuluit
Anno MDCXLIV Pont. XXI”

Traduzione in italiano

“Il Sommo Pontefice Urbano VIII,
costruita una fontana a pubblico ornamento dell’Urbe,
a parte fece fare questo fontanile per uso dei cittadini
nell’anno 1644, 21° del suo pontificato”.

Curiosità: C’è una storia curiosa riguardo questa scritta. All’ultima riga in origine il Bernini aveva scritto “Ventiduesimo del suo pontificato” anche se il Papa ancora non aveva compiuto 22 anni dal momento in cui assunto questo ruolo. Lo scultore lo aveva fatto per portargli buona fortuna.

Ma il popolo non aveva molta simpatia per la famiglia Barberini ed ha notato l’errore, cominciando a ridacchiare sulla cifra sbagliata. Quando Francesco Barberini, cardinale e nipote del Papa lo viene a sapere, decide di far togliere un anno dall’iscrizione in latino (facendo diventare la cifra 21) ma non va bene lo stesso. Il popolo prende in giro anche questa modifica dicendo che Francesco Barberini in questo modo augurava al Papa di non raggiungere il 22° anno di pontificato.

Significato

Le api sono il simbolo della famiglia Barberini e quindi l’opera è un omaggio – da parte dello scultore – al loro prestigio.

Rimanendo in tema, l’acqua della fontana potrebbe ricordare il miele prodotto dalle api ed il rumore che fa quando l’acqua zampilla potrebbe ricordare il loro ronzio.

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