Data di Realizzazione | 1415-1418 |
Altezza | 209 cm |
Materiale | Marmo |
Dove si Trova | • Museo Nazionale del Bargello, Firenze (Originale) • Chiesa di Orsanmichele, Firenze (Copia) |
Caratteristiche Chiave
- La statua è stata commissionata dal gruppo delle Arti dei Corazzai e Spadai di Firenze a Donatello perché hanno scelto San Giorgio come patrono e vogliono una statua da far mettere nelle nicchie esterne della chiesa di Orsanmichele
- Oggi la statua originale si trova al Museo del Bargello di Firenze, mentre ad Orsanmichele c’è una copia in marmo
- Il protagonista ha le gambe un po’ aperte a compasso, il busto un po’ ruotato così come la testa, segnando un contrasto tra staticità e dinamismo
- Donatello ha realizzato anche un bassorilievo sotto la statua che rappresenta la scena di San Giorgio che combatte il drago per liberare la principessa. Giocando con i particolari, unisce lo stile rinascimentale, quello medioevale e quello tardogotico
Storia
Secondo la tradizione San Giorgio era un guerriero, ecco perché il gruppo delle Arti dei Corazzai e Spadai di Firenze l’ha scelto come patrono.
E quando viene deciso di far realizzare 14 statue dei protettori delle Arti di Firenze da mettere nelle nicchie esterne della chiesa di Orsanmichele, i fabbri di corazze e spade decidono di commissionare a Donatello una statua di San Giorgio.
Lo scultore si mette al lavoro e tra il 1415 e l’anno successivo la completa.
È un capolavoro apprezzato da tutti fin da subito.
C’è chi pensa addirittura che la statua di San Giorgio sia la migliore di tutta la chiesa (ed addirittura la migliore statua di tutto il ‘400).
In seguito Donatello realizza anche una formella da mettere sotto la statua che rappresenta il tradizionale combattimento tra San Giorgio ed il drago che teneva la principessa prigioniera.
Anche questa viene apprezzata da tutti.
Dato il risultato, tutti vogliono prendersi la massima cura della statua.
Purtroppo la nicchia in cui viene messa non è molto profonda e quindi nell’800 viene spostata nel tabernacolo della Madonna della Rosa (che dal 1628 era vuota perché l’opera che era qui si trovava in chiesa).
Nel 1858 al San Giorgio Donatello viene danneggiato il naso da un sasso, e da quel momento si decide di metterla ancora più al sicuro.
Ecco perché nel 1891 viene portato al Museo Nazionale del Bargello, dove è esposto ancora oggi.
Curiosità: Nel 1944 la statua è stata rubata mentre si trovava nella villa di Poggio a Caiano. Per fortuna è stata trovata l’anno dopo a Neumelans ed è stata riportata in Italia.
Nel 1976, infine, anche la formella originale alla base della statua viene portata al Museo del Bargello.
Per non lasciare lo spazio vuoto ad Orsanmichele, è stata realizzata una copia in marmo della statua e della formella.
Descrizione
La statua San Giorgio di Donatello ritrae il santo come un guerriero cavaliere con armatura e scudo crociato.
Lo scultore ha rispettato alla lettera la richiesta degli armaioli committenti, che volevano mettere in risalto i particolari del loro lavoro.
San Giorgio è un po’ ruotato rispetto all’asse centrale e fa perno sulle gambe aperte a compasso.
Curiosità: Questa posizione con le gambe un po’ aperte in contrapposizione al torso dritto simboleggiano la determinazione morale.
Parlando di composizione, la statua è organizzata su 3 ovali:
- Volto con sopracciglia aggrottate
- Busto
- Scudo crociato
La testa del protagonista è un po’ ruotata (forse verso il nemico) ed è questo movimento che dona un po’ di dinamismo generale alla statua.
Contribuiscono all’illusione che stia per muoversi questi particolari:
- Tendini del collo in rilievo
- Sopracciglia aggrottate
- Chiaroscuro di occhi e pupille
È un lavoro che rappresenta alla perfezione il contrasto tra il desiderio di entrare in azione e la posizione salda sulle gambe.
Bassorilievo
Una volta completata la statua, Donatello ha realizzato anche il bassorilievo su cui appoggiarla.
Qui c’è rappresentato il momento più celebre della storia del santo guerriero.
Sta combattendo contro il drago per liberare la principessa prigioniera.
In pochissimo spazio lo scultore riesce a dare la sensazione che in realtà sia molto più ampio, come se fosse più un dipinto che una statua.
In questa composizione il punto di fuga sta al centro – si può ricavare unendo le line orizzontali del portico di destra e la base della grotta del drago a sinistra – facendo ricadere la nostra attenzione proprio su San Giorgio.
Il guerriero sta sul cavallo mentre affonda un colpo mortale con la lancia nel petto del mostro.
La principessa invece prega sperando nella vittoria dell’eroe.
La novità in questo bassorilievo sta nell’azione dinamica resa dalle linee incrociate che si creano tra drago, cavallo, lancia e corpo del santo, mettendo in primo piano lo scontro delle volontà tra i due antagonisti.
Donatello comunque non rinuncia alla tradizione ed infatti i protagonisti sono rappresentati al minimo essenziali e sono messi nello spazio in modo tale da dare un’idea immediata di scontro.
Ma osa qualcosa di più.
San Giorgio infatti indossa un’armatura preziosa, mentre le ali del drago ricordano lo stile tardo gotico.
In questo piccolo bassorilievo sono le figure stesse a determinare lo spazio.
Scopri di più sull’opera nel video qui sotto.
Domande Frequenti Su Donatello San Giorgio
La statua di San Giorgio di Donatello si trova al Museo nazionale del Bargello, a Firenze.
Il San Giorgio di Donatello rappresenta il patrono dei fabbricatori di spade e corazze, uno dei 14 gruppi delle Arti di Firenze.
La statua del San Giorgio è stata commissionata a Donatello dal gruppo dell’Arte dei Corazzai e Spadai di Firenze.
Nella statua di San Giorgio a Orsanmichele di Donatello sono rappresentati degli scudi perché è il santo patrono di fabbricatori di spade e corazze. Ciascuno dei gruppi delle Arti fiorentine doveva far realizzare una statua del proprio santo protettore da mettere nelle nicchie esterne della chiesa.
San Giorgio di Donatello secondo la tradizione è un gerriero che ha sconfitto un drago per liberare una principessa. I committenti della statua – il gruppo delle Arti di fabbricatori di spade e corazze di Firenze – lo hanno scelto come patrono. È anche uno dei primi simboli in assoluto dell’eroe nel Rinascimento.
Il portico classico in prospettiva presente nel San Giorgio e la principessa di Donatello è da dividere in due parti: la zona destra (con la principessa) rappresenta la ragione moderna del Rinascimento, mentre la parte sinistra simboleggia l’antico pensiero medioevale.
Il San giorgio di Donatello ha una posizione eroica e dinamica. È piantato saldo sulle gambe un po’ aperte ma è pronto a scattare come si vede dalla testa ruotata e dai particolari del volto.
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