| Data di Realizzazione | 1° secolo a.C. |
| Altezza | 204 cm |
| Materiale | Marmo |
| Dove si Trova | Musei Vaticani, Roma |
Caratteristiche Chiave
- L’autore della statua è ignoto, forse era uno (o più) scultore greco esperto nello stile neoattico come quello del Doriforo di Policleto
- La statua forse è un omaggio ad Augusto ed alle sue vittorie militari contro il popolo dei Parti
- Augusto indossa la lorica, una corazza da legionario molto decorata dove c’è rappresentata la restituzione delle insegne militari sottratte dai Parti in passato quando hanno sconfitto Crasso
- Forse la statua è stata richiesta da Tiberio, figlio adottivo di Augusto per celebrare il padre e per dimostrare che lui ha seguito il suo stesso percorso e valori
Storia
La statua di Augusto di Prima Porta non si sa con certezza quando è stata realizzata.
Forse è stata realizzata tra l’8 ed il 20 a.C.
Quella che vediamo oggi è la copia di un originale in bronzo del 20 a.C. di un originale realizzato da un autore greco sconosciuto.
Forse a a far realizzare la statua è stato Tiberio, figlio adottivo di Augusto, il quale dovrebbe averla regalata a sua madre Livia dopo la morte di Augusto.
Con questo dono Tiberio vorrebbe dimostrare di seguire il percorso e gli insegnamenti del patrigno.
La statua è stata poi messa nella casa di Livia, un luogo in cui passavano molte persone e potevano ammirarla.
Nel 1933 è stata realizzata una replica in bronzo (ma senza il piccolo Eros) per essere messa in via dei Fori Imperiali di fronte al Foro di Augusto.
Oggi l’antica statua invece è conservata nei Musei Vaticani a Roma.
Decrizione
Protagonista della statua è l’Imperatore Augusto con il braccio destro alzato, in una posa tradizionale con cui richiedeva il silenzio prima di fare un discorso per incitare i soldati al combattimento.
Indossa una lorica, la corazza da legionario molto decorata sulla parte davanti.
La scena ritratta riguarda la restituzione delle insegne romane andate perdute durante la campagna di Crasso contro i Parti.
Ci sono un sacco di dettagli interessanti:
- Personificazione del caelum
- Quadriga del Sol
- A destra c’è la luna quasi del tutto coperta da Aurora
- Al centro c’è Fraate IV, il re dei Parti che sta restituendo le insegne rubate ai romani dopo la battaglia con Crasso
- Di fronte c’è Tiberio, figlio di Augusto e generale romano, accompagnato da un lupo (forse è la Lupa, il simbolo di Roma già vista nella statua della Lupa Capitolina; secondo altri invece si tratta di Augusto o di Marte, il dio romano della guerra)
- Sulla destra c’è una donna che porta in mano uno stendardo con ed il carnix (è una tromba celtica a forma di drago)*
- Sulla sinistra c’è una donna sottomessa e porge un parazonium (è una spada corta)**
- Sotto ci sono Apollo su un grifone e Diana su un cervo
- Ancora più in basso c’è la dea Tellus, simbolo di fertilità che ha tra le mani una cornucopia piena di frutta con un paio di neonati che si reggono alla sua veste***
Note
* La donna che ha tra le mani lo stendardo potrebbe rappresentare gli Asuri ed i Cantabri, due delle popolazioni sottomesse da Augusto, mentre secondo altri potrebbe simboleggiare la Gallia riorganizzata ed in pace assicurata da Augusto.
** La donna che porge la spada corta potrebbe rappresentare le tribù germaniche che si trovano tra il Reno e l’Elba
*** I due noenati assomigliano molto alle figure rappresentate vicino alla Tellus Mater sull’Ara Pacis.
Augusto sotto la corazza indossa una tunica corta militare ed ha anche un mantello intorno ai fianchi, di cui un lembo gli finisce davanti e gli avvolge la mano sinistra (in cui aveva una lancia).
Accanto a lui c’è un piccolissimo bambino.
Si tratta di Eros a cavallo di un delfino.
La sua presenza simboleggia la nascita di Venere tra le acque ed allude alla provenienza di Augusto dalla gens Iulia, che secondo la leggenda discendeva da Venere (infatti lei era la madre di Enea, il quale era il padre di Ascanio o Iulo, da cui poi deriva la gens Iulia).
La postura equilibrata di Augusto ricorda moltissimo il Doriforo di Policleto, facendo pensare che la scultura appartenga allo stesso periodo stilistico.
La luce si riflette sulla scultura nelle parti più incavate, mettendo in risalto i rilievi della lorica, le pieghe del mantello ed i tratti del viso.
È una statua monumentale che deve essere vista dal basso (per questo si trova su un basamento). Si trova a questa altezza come se fosse una statua da omaggiare ed esaltare.
Domande Frequenti sull’Augusto di Prima Porta
Augusto di Prima Porta rappresenta l’imperatore Augusto che ha governato Roma dal 31 a.C. al 14 d.C. L’opera serve a rendere divina la sua figura, mettendo in risalto le sue vittorie militari, in particolare quelle contro il popolo dei Parti.
Si chiama Augusto di Prima Porta perché la scultura è stata trovata nel 1863 nella villa che in antichità era di Livia (la moglie di Augusto), vicino Prima Porta, a Roma.
La corazza di Augusto di Prima Porta rappresenta la restituzione delle insegne romane da parte dei Parti. Le insegne erano state sottratte da questo popolo dopo aver sconfitto Crasso. Ora vengono restituite ai romani dopo che Augusto – e suo figlio Tiberio – li hanno sconfitti.
L’autore dell’Augusto di Prima Porta è ignoto. Forse era uno o più scultori greci ispirati allo stile neoattico del Doriforo di Policleto.
L’Augusto detto di Prima Porta si ispira al modello del Doriforo di Policleto.
I simboli di potere nella statua di Augusto di Prima Porta sono la corazza (detta lorica) ed il mantello (detto paludamentum). Sono i simboli del generale romano che comanda l’esercito.
La celebre statua dell’Augusto di Prima Porta è conservata nei Musei Vaticani a Roma.
Eros nella statua di Augusto di Prima Porta è un simbolo di Venere che nasce dall’acqua e rappresenta la discendenza di Augusto dalla dea e dalla gens Iulia.
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