| Data di Realizzazione | 1506-1508 |
| Dimensioni (Larghezza x Altezza) | 123,5 x 144,5 cm |
| Tecnica | Olio su Tela |
| Dove si Trova | Kunsthistorisches Museum, Vienna |
Caratteristiche Chiave
- Giorgione ha realizzato quest’opera per il mercante d’arte veneziano Taddeo Contarini, appassionato di occulto ed alchimia
- L’identità dei protagonisti è ancora discussa: c’è chi pensa che potrebbero essere i Re Magi e chi pensa che siano vari rappresentanti di varie religioni: Mosé per la religione ebraica, Maometto ed il ragazzo potrebbe essere una rappresentazione dell’anticristo
Storia
Quest’opera è stata commissionata dal mercante veneziano Taddeo Contarini e Giorgione l’ha completatanel 1508.
Più di un secolo dopo si trova ancora a Venezia, tra le proprietà di Bartolomeo della Nave.
Nel 1638 viene venduto ad Hamilton e nel 1649, finisce nelle collezioni di Leopoldo Guglielmo d’Austria.
Da quel momento ha seguito lo stesso percorso delle collezioni d’arte asburgiche, ed oggi si trova esposto al Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Descrizione
I protagonisti della tela sono 3 uomini.
Un uomo anziano con la barba sulla destra con tra le mani un foglio con calcoli astronomici complessi. Sul foglio si legge la parola celus e con la mano sinistra tiene un compasso.
Al centro c’è un uomo – forse un arabo – con vesti orientali, turbante e doppia tunica.
Poi c’è un ragazzo seduto che indossa degli abiti antichi e tra le mani ha un compasso a squadra da usare per dei calcoli.
Intorno a loro c’è un bosco che li avvolge e si vede un’apertura che dà su un paesaggio dove si vede qualche edificio; ancora più a sinistra c’è una piccola grotta.
Curiosità: Giorgione ha realizzato quest’opera direttamente su tela senza alcun disegno preparatorio. Ed invece di usare la tavola di legno rivestita di tela, ha usato la tela su un telaio.
In seguito sono state fatte delle analisi radiografiche che hanno mostrato che Giorgione ha fatto alcune correzioni in corso d’opera (dopo te ne parlerò meglio).
Per dare la profondità all’opera l’artista ha usato i colori:
- Colori freddi (blu, grigio) per elementi lontani
- Colori caldi: (rosso, arancione, giallo) per elementi vicini
La composizione è ancorata verso il centro, attirando la nostra attenzione verso l’apertura tra gli alberi che fanno da cornice.
Partendo da in basso a sinistra possiamo tracciare una diagonale che segue la linea d’ombra ai piedi della rupe, che passa vicino al corpo del ragazzo, il busto dell’uomo centrale ed arriva alle chiome degli alberi a destra.
L’altra diagonale da basso a destra passa attraverso i corpi dei due uomini in piedi.
Significato
Ci sono 2 possibili interpretazioni sull’opera, proposte da due storici dell’arte: Augusto Gentili e Salvatore Settis.
Interpretazione di Augusto Gentili
Secondo Gentili, Taddeo Contarini era un mercante di Venezia appassionato di occulto ed alchimia e quindi nell’opera di Giorgione potrebbero esserci degli elementi di questi ambiti.
Lo storico dell’arte pensa che i fogli che ha l’uomo anziano in mano rappresentano l’eclissi lunare totale che c’è stata tra il 29 febbraio ed il 1° marzo del 1504 a mezzanotte ed i numeri che si leggono sul foglio – da 1 a 7 – sono l’oroscopo delle religioni.
Quindi l’anziano potrebbe essere il fondatore della religione ebraica (anche perché le analisi radiografiche fatte sull’opera hanno dimostrato che sulla testa di quest’uomo c’era un diadema da sacerdote), quindi forse è Mosè?
L’uomo al centro sarebbe Maometto, mentre il ragazzo sarebbe l’anticristo.
Per spiegare l’identità di quest’ultimo bisogna sempre fare riferimento all’eclissi del 1504.
Secondo la tradizione questo evento avrebbe rappresentato la discesa in terra dell’anticristo. La grotta vuota è il luogo dove non può esserci la Natività dato che c’è lui; senza contare che le analisi radiografiche hanno dimostrato che Giorgione aveva dipinto il volto del ragazzo con dei tratti più duri, quasi da Lucifero, e poi in seguito lo ha addolcito.
Nel ‘500 i cristiani pensavano che l’anticristo sarebbe provenuto dagli Ebrei, mentre quest’ultimi pensavano che sarebbe arrivato dai cristiani.
Con questa rappresentazione, Giorgione pare schierarsi con quest’ultima ipotesi poiché nell’opera non manca soltanto il fondatore della religione cristiana.
Interpretazione di Salvatore Settis
Secondo Salvatore Settis sono più importanti gli oggetti di calcolo che l’anziano ed il ragazzo hanno in mano.
Questi elementi li rende astronomi o astrologi e quindi, anche l’arabo è uno studioso del cielo.
Seguendo qeusta interpretazione, nella rupe sulla sinistra ci sono diversi elementi degni di nota:
- Edera e fico (simboli del legno della Croce di Gesù)
- Una piccola sorgente d’acqua (simbolo del Battesimo)
E poi c’è una luce che non proviene dal sole, ma fuori dal quadro.
Quindi è la luce di una stella.
Con questi elementi, i protagonisti potrebbero essere identificati come Re Magi.
Quindi il ragazzo sta scoprendo la Stella Cometa, l’anziano sta interpretando l’evento in chiave astronomica mentre l’arabo fa parte di una profezia.
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