Data di Realizzazione | 1600-1601 |
Dimensioni (Larghezza x Altezza) | 237 x 189 cm |
Tecnica | Olio su Tavola |
Dove si Trova | Collezione Privata |
Data di Realizzazione | 1600-1601 |
Dimensioni (Larghezza x Altezza) | 230 x 175 cm |
Tecnica | Olio su Tela |
Dove si Trova | Santa Maria del Popolo, Roma |
Caratteristiche Chiave
- Il committente delle due opere è Monsignore Tiberio Cerasi, il quale voleva due opere raffiguranti San Paolo per decorare la cappella di famiglia nella chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma
- Caravaggio ha rappresentato due versioni della scena in cui San Paolo viene accecato sulla via di Damasco ed ha una visione di Dio che gli chiede di smettere di continuare le persecuzioni dei cristiani e di convertirsi
- La 1° versione dell’opera si trova nella collezione privata Odescalchi, mentre la 2° versione dell’opera si trova nella chiesa di Santa Maria del Popolo, a Roma
- Nella 1° versione dell’opera San Paolo è più anziano ed in alto a destra c’è Cristo accompagnato da un angelo che va verso il soldato romano; nella 2° versione invece è a terra, con gli occhi chiusi causati dalla visione e non c’è Dio, ma soltanto un forte raggio di luce
Storia delle 2 Versioni
Il lavoro è stato commissionato da Monsignore Tiberio Cerasi, il Tesoriere Generale della Camera Apostolica (durante il pontificato di Papa Clemente VIII) nel Settembre 1600.
Ha richiesto a Caravaggio di farla posizionare nella cappella che ha comprato nella chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma, dopo averla fatta ristrutturare.
Il Monsignore, nel frattempo, ha commissionato anche una pala d’altare ritraente l’Assunzione della Vergine Maria ad Annibale Carracci.
Il 4 maggio 1601 Tiberio muore, proprio nel bel mezzo dei lavori di restauro della cappella.
Caravaggio aveva ricevuto l’incarico di realizzare 2 versioni della scena della conversione di San Paolo, ma ora, con la morte del cliente, le cose si complicano.
Le opere vengono comunque pagate all’artista dall’Ospedale della Consolazione, il quale si occupa dell’eredità del Monsignore.
In attesa che i lavori di restauro della cappella vengano completati, Caravaggio mantiene i lavori nel suo studio.
In seguito ad un accordo con gli eredi del Monsignore, Caravaggio riporta i suoi lavori su tela, che poi nel 1605 vengono collocati nella cappella quand’è pronta.
Forse Caravaggio ha fatto questa operazione per adattare i suoi lavori originali alle dimensioni ridotte della cappella completata.
Poi i lavori finiscono di collezionista in collezionista, finché in seguito ad un’eredità finisce tra le proprietà della principessa Vittoria Odescalchi-Balbi di Pioviera.
Ecco perché oggi la 1° versione si trova nella collezione privata della famiglia Odescalchi, mentre l’altra è nella chiesa di Santa Maria del Popolo, a Roma.
Descrizione della Conversione di San Paolo Odescalchi
Nota: Il soggetto rappresentato nell’opera è raccontato negli Atti degli Apostoli, secondo cui il soldato romano Saulo sta viaggiando sulla via di Damasco, finché all’improvviso gli compare Gesù in una visione accecante che gli chiede di fermare le persecuzioni dei cristiani da parte dei romani e gli richiede di convertirsi.
Nella prima versione del lavoro di Caravaggio San Paolo è caduto da cavallo ed è a terra, accecato.
La visione di Dio è improvvisa e Saulo porta le mani agli occhi tentando di proteggersi dalla comparsa immediata.
In questa versione Caravaggio ritrae San Paolo come un uomo anziano con capelli corti e barba marrone.
È nudo ed ha soltanto alcuni elementi della divisa militare romana:
- Pteruges: le frange che i soldati indossano sotto all’armatura
- Cinta di cuoio che regge la spada e sta sul fianco sinistro
- Elmo con piuma a a terra a sinistra
In compagnia di San Paolo c’è un soldato anziano che sta alzando la lancia per difenderlo dalla visione divina.
La visione è composta da Gesù ed un angelo che lo sostiene.
A completare il quadro c’è il cavallo dei soldati che anche lui guarda spaventato verso l’alto l’improvvisa comparsa.
Curiosità: In secondo piano si vede un fiume. Si tratta dell’Aniene, un fiume che scorre nei pressi di Roma.
Descrizione Conversione di San Paolo 2° Versione
Nella seconda versione dell’opera Saulo è a terra ed ha le braccia aperte verso l’alto.
È molto più giovane rispetto a quello rappresentato nella prima scena.
Il protagonista è accompagnato da un vecchio soldato che regge il cavallo e gli fa alzare una zampa per evitare di calpestare l’uomo a terra.
Il cavallo occupa gran parte della scena, dando vita ad una composizione strana ed innovativa.
Invece di rappresentare la visione con la figura di Cristo e l’angelo, Caravaggio sceglie di dipingere un forte bagliore.
Ci sono due ipotesi sul perché ha fatto questa scelta:
- Per soddisfare una richiesta del cliente di dipingere la scena tale e quale a come riportata negli Atti degli Apostoli
- Caravaggio ha cercato di mantenere la scena quanto più reale possibile, poiché al momento della conversione di Paolo, Gesù era morto e risorto e quindi ha scelto di non renderlo visibile per non alterare il realismo dell’opera
Domande Frequenti sul Quadro di Caravaggio Conversione di Paolo
Un dipinto di Caravaggio La conversione di San Paolo è conservata nella Basilica di Santa Maria del Popolo, mentre l’altra si trova nella collezione privata della famiglia Odescalchi.
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