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Le Tre Grazie di Raffaello: Tesori degli Antichi

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Le Tre Grazie Raffaello
Tre Grazie Raffaello
Data di Realizzazione1503-1504
Dimensioni (Larghezza x Altezza)17 x 17 cm
TecnicaOlio su Tavola
Dove si TrovaMuseo Condé, Chantilly
Informazioni Le tre Grazie Raffaello

Caratteristiche Chiave

  • Non si sa con certezza chi sia il committente dell’opera, forse è stata realizzata per celebrare un giovane aristocratico come Scipione di Tommaso Borghese
  • L’opera è legata – a livello filosofico ed allegorico – ad un’altra opera di Raffaello, il Sogno del Cavaliere; secondo questa interpretazione, l’uomo deve scegliere durante la vita tra Virtù e Piacere e le Tre Grazie rappresentano la ricompensa se sceglie la virtù
  • Le Tre Grazie sono figure della mitologia greco-romana legate al mondo della natura e danno gioia di vivere a dei e uomini
  • Per realizzare quest’opera Raffaello si è ispirato a sculture ed affreschi dell’Antica Grecia che ha visto mentre era a Roma

Storia

Ci sono poche informazioni certe su chi abbia commissionato quest’opera.

Forse è del 1503, quando Raffaello si trovava a Roma per un breve periodo, nei giorni in cui Giulio II è diventato Papa.

L’ipotesi più certa è che si tratti di un lavoro per celebrare la nascita di un giovane aristocratico, forse Scipione di Tommaso Borghese, nato nel 1493.

Le Tre Grazie le ritroviamo – insieme ad un altro lavoro di Raffaello intitolato Il Sogno del Cavaliere – nella collezione Borghese nel 1650, sempre a Roma.

Nel 1800 viene acquistato da Henri Reboul, il sovrintendente della Repubblica Romana durante il periodo delle conquiste di Napoleone Bonaparte, e 3 anni dopo viene portato in Francia.

Qualche tempo dopo lo ritroviamo in Inghilterra all’interno di diverse collezioni private, finché non viene comprato dal Duca d’Aumale nel 1885 che lo riporta in Francia.

Oggi si trova esposto nel Museo Condé di Chantilly.

Descrizione

Le protagoniste dell’opera sono le Tre Grazie: nella mitologia greca (e romana) sono delle figure legate al mondo della natura e della vegetazione; rappresentano la gioia di vivere per dei e mortali.

Qui Raffaello le rappresenta nude mentre si abbracciano e reggono delle sfere (sono i pomi delle Esperidi e rappresentano l’immortalità, come vedremo tra poco).

Particolare sfere pomi esperidi Le Tre Grazie Raffaello
Particolare delle sfere

La donna al centro è rappresentata di spalle, mentre quelle ai lati sono voltate verso di noi.

Particolare protagoniste le tre Grazie Raffaello
Particolare delle protagoniste

Ma soltanto quella al centro e quella di destra indossano una collana di corallo rosso sul collo.

Particolare collane corallo rosso Le Tre Grazie Raffaello
Particolare delle collane in corallo

Quella di sinistra non ha la collana ma indossa un panno trasparente che le “copre” i fianchi.

Particolare panno trasparente Le Tre Grazie Raffaello
Particolare del panno indossato da una delle Grazie

Le donne si trovano in un paesaggio caratterizzato da qualche collina ed un fiume che scorre nella natura.

Particolare paesaggio Le Tre Grazie Raffaello
Particolare del paesaggio

Curiosità: Per realizzare quest’opera Raffaello si è ispirato a dei lavori dell’Antica Grecia, poi riportati su copie di età romana ed infine su affreschi. L’artista ha visto questi reperti mentre era a Roma, o forse mentre era a Siena nel 1502 nella Libreria Piccolomini, dato che qui c’era una scultura dedicata alle Grazie.

Parlando della storia di questo lavoro, abbiamo visto che per un periodo è stato insieme al Sogno del Cavaliere nella Collezione Borghese nel 1650.

Ma le due opere sono collegate tra loro anche per significato allegorico.

Le tre Grazie Sogno del Cavaliere Raffaello
“Le Tre Grazie” (sinistra) e “Sogno del Cavaliere” (destra)

Infatti:

  1. Sogno del Cavaliere rappresenta le virtù maschili di giustizia, fortezza e capacità di prendere decisioni sotto pressione
  2. Tre Grazie rappresentano le virtù femminili di bellezza, amore e modestia

Dal punto di vista filosofico, queste opere rappresentano due possibili “percorsi di vita”, infatti, l’uomo si trova a dover scegliere tra Virtù e Piacere, ed infatti le Tre Grazie rappresentano il premio se sceglie una vita all’insegna della Virtù; i già citati pomi delle Esperidi che rappresentano l’immortalità sono la ricompensa.

Raffaello per dipingere le tre donne usa colori chiari e caldi, mentre per il paesaggio usa soprattutto tonalità tendenti al marrone ed un po’ più scure, così da dare contrasto rispetto al chiarore della pelle delle donne. Per il cielo usa invece colori freddi tendenti al grigio.

Particolare colori Le Tre Grazie Raffaello
Particolare dei colori utilizzati

La composizione dell’opera è semplice, leggera ed equilibrata: in primo piano risaltano soprattutto le linee verticali dei corpi, mentre sullo sfondo ci sono le linee orizzontali del paesaggio in contrasto.

Particolare linee compositive Le Tre Grazie Raffaello
Particolare delle linee compositive

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