Data di Realizzazione | 1605 |
Dimensioni (Larghezza x Altezza) | 292 x 211 cm |
Tecnica | Olio su Tela |
Dove si Trova | Galleria Borghese, Roma |
Caratteristiche Chiave
- La tela doveva finire nella cappella dei Palafrenieri all’interno della Chiesa di San Pietro a Roma, ma è stata rifiutata e poi è stata acquistata da Scipione Borghese, e così oggi si trova nella Galleria Borghese a Roma
- La scena rappresentata riprende un passo della Genesi con il Serpente (simbolo del male e del peccato) che viene schiacciato da Gesù Bambino e la Vergine Maria, con Sant’Anna che osserva la scena a distanza come una statua
Storia
È il 31 ottobre 1605 quando l’Arciconfraternita dei Palafrenieri Pontifici commissiona a Caravaggio quest’opera.
Curiosità: Forse l’arrivo di questo incarico per il pittore è merito dell’intervento del cardinale Scipione Borghese che di lì a poco diventerà il protettore di Caravaggio e gli commissionerà molte opere, tra cui il San Girolamo scrivente ed il Bacchino Malato).
La tela doveva essere esposta nella cappella della Confraternita all’interno della Nuova Basilica di San Pietro in Vaticano, per sostituire un vecchio dipinto che ritraeva Sant’Anna Metterza.
Per il lavoro Caravaggio viene pagato soltanto 70 scudi: una cifra davvero bassa per un lavoro dl genere. Perché è stato pagato così poco?
Ci sono 2 motivazioni:
- Forse al momento della commissione del lavoro, Caravaggio non è così famoso come in passato e quindi i prezzi per i suoi lavori sono inferiori
- Il pittore, sapendo che l’opera sarebbe stata esposta nella nuova Basilica di San Pietro (e che quindi l’avrebbe vista molta gente), ha approfittato dell’occasione accettando comunque un compenso più basso
Qualsiasi sia la motivazione, ecco com’è andata la storia.
- 1 Dicembre 1605: Il Decano della Confraternita paga a Caravaggio un primo acconto per l’opera
- 13 Marzo 1606: Pagamento per un falegname per fare la squadratura in legno per mettere il quadro nella cappella
- 8 Aprile 1606: Caravaggio consegna il dipinto ai clienti, firma lui stesso la ricevuta. Ci ha messo 5 mesi (dal momento della commissione) per completare l’incarico. L’opera viene messa nella cappella nella Nuova Basilica di San Pietro
- 16 Aprile 1606: Poco più di una settimana dopo vengono pagati dei facchini per togliere il quadro di Caravaggio dalla Basilica di San Pietro e portarlo nella Chiesa di Sant’Anna dei Palafrenieri
- 19 Maggio 1606: La Confraternita effettua l’ultimo pagamento all’artista saldando il conto
- 16 Giugno 1606: La Confraternita non vuole più l’opera e la vogliono vendere
- 20 Luglio 1606: Il Cardinale Borghese compra il quadro per 100 scudi e finisce nella sua collezione
Oggi l’opera si trova nella Galleria Borghese, a Roma.
Rifiuto dell’Opera
Perché l’Arciconfraternita dei Palafrenieri Pontifici ha rifiutato il lavoro di Caravaggio?
Le possibilità sono due:
- Nel progetto della nuova San Pietro non c’era spazio sufficiente per la cappella dei Palafrenieri, così sono stati costretti ad accontentarsi di una cappella più piccola. E qui, il quadro di Caravaggio non entrava, ed è stato necessario spostarlo nella chiesa di Sant’Anna
- Il quadro non è piaciuto alla Confraternita. E le motivazioni di questo disappunto sono varie: c’è un Gesù Bambino nudo, non neonato che schiaccia “con violenza” il serpente; c’è la Vergine Maria che abbassandosi mostra il petto e per il suo ruolo ha posato Maddalena Antognetti (detta Lena), una donna con una cattiva reputazione a Roma; ed infine Sant’Anna, che dovrebbe essere la protagonista dell’opera, è relegata in un angolo, lontana e distaccata
La seconda ipotesi sembra più probabile, soprattutto per il fatto che Sant’Anna, da protagonista dell’opera diventa un personaggio di contorno, quasi assente.
Descrizione
La tela rappresenta un passo della Genesi che recita:
Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno
I protagonisti sono la Vergine Maria, un Gesù Bambino cresciuto e Sant’Anna.
La Vergine e Gesù sono dinamici, attivi ed in primo piano. Sant’Anna è lontana e segue tutto con lo sguardo, come se fose una statua.
È una rappresentazione realistica soprattutto grazie al gioco dei volumi dato dal pittore.
La luce nella scena arriva da sinistra ed il contrasto di luce ed ombra crea profondità e volume. Un’altra fonte di luce arriva dall’alto, come se fosse la Grazia divina.
In basso c’è il serpente schiacciato (Caravaggio per rappresentarlo si è ispirato ad un cervone) che ricorda molto quello in bronzo presente sulla colonna a Sant’Ambrogio a Milano.
Simboli e Significato
L’opera di Caravaggio presenta un problema legato all’interpretazione del passo della Genesi da cui trae ispirazione.
In latino la citazione è Ipsa Conteret caput Tuum, ma la traduzione è dubbia:
- I Cattolici leggono Ipsa. Secondo questa traduzione il pronome è femminile quindi sarebbe la Vergine Maria a schiacciare la testa del serpente
- I Luterani leggono Ipse. Secondo questa traduzione, il pronome è maschile. In questo caso allora è Gesù Bambino a schiacciare la testa del serpente
E Caravaggio per il suo lavoro segue l’interpretazione luterana.
Papa Pio V nel 1569 ha emanato una Bolla in cui indicava che non era Gesù a schiacciare la serpe ma Maria tramite il suo frutto, quindi Gesù stesso.
Altri artisti prima di Caravaggio hanno lavorato su questo tema, presentando Gesù Bambino che aiuta la Vergine a schiacciare il serpente.
Lui rappresenta il lato più umano della Vergine, rappresentando una propria versione dell’umanità di Maria.
Ma in piena Controriforma l’opera non viene apprezzata, considerando anche l’aspetto della Vergine che ha le fattezze di Lena.
Curiosità: Forse Caravaggio si è ispirato er la figura di Sant’Anna all’antica statua di Demostene in meditazione, mentre per la Vergine ed il Bambino potrebbe essersi ispirato a delle figure scolpite su un sarcofago romano con Bacco ed Arianna a Baltimora (Caravaggio al tempo le ha viste a Villa Medici, probabilmente).
Domande Frequenti sulla Madonna dei Palafrenieri
La Madonna dei Palafrenieri si trova nella Galleria Borghese, a Roma.
La Madonna dei Palafrenieri di Caravaggio rappresenta un Gesù Bambino più grande che schiaccia la testa del Serpente (il peccato ed il male) entre viene sorretto dalla Vergine Maria. A distanza, Sant’Anna osserva la scena come una statua.
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