Data di Realizzazione | 1916-1919 |
Dimensioni (Larghezza x Altezza) | 204 x 200 cm |
Tecnica | Olio su tela |
Dove si Trova | Musée d’Orsay, Parigi |
Caratteristiche Chiave
- Ninfee blu fa parte della serie Ninfee (composta da oltre 250 dipinti) di Monet ed oggi si trova al Musée d’Orsay di Parigi
- L’artista utilizza una tela quadrata, non dipinge i bordi ed elimina orizzonte e cielo, rendendo protagonista un ingrandimento dello stagno nella sua tenuta di Giverny come se fosse un mondo a sé stante
- Come suggerisce il titolo, il colore dominante della tela è il blu ed alcune sue variazioni
- La pennellata utilizzata da Monet è molto densa ed i colori vengono un po’ diluiti alterando le forme dei particolari fino a renderle difficili da riconoscere
Storia
Monet comincia a coltivare le ninfee nel giardino acquatico che ha fatto allestire nella sua tenuta di Giverny nel 1893.
Dai primi anni del 20° secolo fino alla sua morte nel 1926 sarà ossessionato da questo stagno che deciderà di ritrarre centinaia di volte nei suoi lavori.
E le Ninfee blu Monet fanno parte di questa lunghissima serie.
Alla morte del pittore, molti dei suoi capolavori finiscono nelle mani del figlio Michel.
Ninfee blu viene acquistato nel 1981 dai Musei Nazionali di Francia e viene trasferito al Musée d’Orsay, dove si trova ancora oggi.
Descrizione
Questa scena è un ingrandimento: non c’é né orizzonte né cielo.
Stiamo osservando una piccola zona dello stagno, come se fosse un mondo a sé stante.
Nessun punto in particolare attrae l’attenzione. Tutto ha la stessa importanza.
Ad accentuare questa sensazione ci pensa l’utilizzo di una tela (quasi) quadrata che aiuta a non mettere a fuoco alcun punto.
Il pittore non dipinge neanche i bordi, dando la sensazione che il dipinto sia una superficie riempita di colori, quasi astratta.
Non ci sono né sponde, ne parti di terreno.
Per questa scena usa una pennellata pastosa e densa ed il colore viene diluito un po’ per renderlo più fluido.
Le forme dei pochi particolari presenti sono dissolte, trasformandole ed allontanandole dal reale.
E così anche la superficie dello stagno sembra sparire.
Come suggerisce il titolo dell’opera di Monet Ninfee Blu, l’artista usa un blu molto saturo.
Anche le foglie delle ninfee tendono verso l’azzurro, dando priorità a questo tono.
Curiosità: Nel corso della sua carriera Monet è sempre stato affascinato di come i soggetti delle sue opere “cambiassero” con il variare della luce nel corso della giornata. Ecco perché ha realizzato anche delle opere a distanza di pochi minuti sulle ninfee per vedere i cambiamenti.
Domande Frequenti sulle Ninfee Blu di Monet
Le ninfee di Monet sono sparse in tanti musei del mondo. Ma una buona parte della collezione si trova nel Museo dell’Orangerie di Parigi.
Monet è affascinato dalle ninfee perché le coltiva nel suo giardino di Giverny e gli interessa vedere come cambia il loro aspetto nel corso del tempo con l’illuminazione che cambia
Le ninfee per Monet sono le piante perfette per analizzare il cambiamento dei dettagli con l’illuminazione nel corso del tempo.
Le ninfee di Monet hanno un valore che supera i 50 milioni di dollari.
Puoi vedere le ninfee di Monet in tanti musei del mondo, ma una grande collezione si trova nel Museo dell’Orangerie di Parigi.
Monet ha dipinto le ninfee oltre 250 volte.
Le ninfee di Monet sono un ciclo di dipinti (circa 250 tele) realizzate dall’artista sulla pianta.
Le Ninfee di Monet hanno larghezze differenti, ma l’altezza è quasi sempre di 1,80 metri.
Le Ninfee di Monet sono state realizzate per la prima volta nel 1890
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