Il sonno della ragione genera mostri di Goya: analisi completa dell’incisione
ArteWorld.
Approfondiamo il nostro viaggio tra le opere di Francisco Goya, il quale è stato un grande artista che è riuscito a rappresentare il dramma della guerra spagnola all’interno dei suoi quadri. Molti forse non sanno che Goya, oltre ad essere un eccellente pittore è stato anche un grande incisore, il quale ha realizzato un gran numero di quest’ultime durante la sua vita. Oggi scopriremo una delle più famose, ovvero il sonno della ragione genera mostri.
Data di produzione: 1797
Dimensioni: 21,6×16,2 cm
Dove si trova: Biblioteca Nacional de Espana, Madrid
Il sonno della ragione genera mostri è una tra le incisioni più interessanti in una serie di ben 80 realizzazioni chiamata in italiano I capricci la quale è stata pubblicata nel 1799. Queste incisioni non sono state realizzate per qualche cliente ma sono semplicemente state fatte dall’artista stesso con il fine di voler rappresentare in vari modi quelli che sono i punti deboli dell’essere umano, cercando di scherzarci su o anche cercando di voler dare un significato più ampio a quest’ultime.
Il sonno della ragione genera mostri è il foglio numero 43 della serie indicata precedentemente e probabilmente è uno tra i più importanti: a prima vista potrebbe sembrare abbastanza strano e senza senso, ma in realtà è un disegno molto interessante. Possiamo notare che è presente proprio al centro dell’opera un uomo che probabilmente sta dormendo su una sorta di scrivania dove c’è scritto in spagnolo “Il sonno della ragione genera mostri” e alle spalle del soggetto si ergono un gran numero di bestie, tra cui gufi, pipistrelli e altri animali della notte.
L’uomo rappresentato all’interno del disegno probabilmente è lo stesso Goya e gli animali rappresentano tutte creazioni della sua mente; il significato più verosimile sembrerebbe proprio questo e a testimoniare questa tesi ci sono tre manoscritti che chiariscono meglio il tutto. Riassumendo i documenti sembra che alla base di tutte le creazioni ci sia la fantasia, ma questa senza ragione è madre di tanti elementi inesistenti, mentre se unita alla ragione può essere uno strumento dalla potenza inesauribile.
Possiamo anche sviluppare un interessante approccio filosofico all’opera, concentrandoci sull’importanza della “ragione” per lo stesso Goya, collegandolo ad un altro importante filosofo, ovvero Immanuel Kant.
Il sonno della ragione genera mostri Kant: secondo il filosofo, all’interno della sua prima edizione della “Critica della Ragion Pura”, pensa che la ragione stessa debba essere utilizzata attraverso gli strumenti che quest’ultima concepisce come propri; riassunto in poche parole, la ragione non è circoscrivibile ad un campo ristretto, ma può essere definita in diversi modi: un ragionamento, una valutazione, il criticare e molti altri aspetti sono tutte facce della ragione.
Con il sonno della ragione genera mostri Kant abbiamo una relazione tra il pittore Goya ed il celebre filosofo, dove quest’ultimo preferisce dedicarsi allo studio del soggetto della conoscenza piuttosto che concentrarsi, come molte altre volte sull’oggetto. Inoltre, riprendendo le definizioni preposte dallo stesso Kant, chi sarebbero i mostri generati dal sonno della ragione? Sotto un profilo storico, il nazismo potrebbe essere concepito come tale, il quale, a modo suo cercava di far diffondere la sua “ragione” attraverso metodi poco ortodossi.
Il sonno della ragione genera mostri di Goya: analisi completa dell’incisione
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