Data di Realizzazione | 1491-1495 |
Dimensioni (Larghezza x Altezza) | 91 x 62 cm |
Tecnica | Tempera su Tavola |
Dove si Trova | Galleria degli Uffizi, Firenze |
Caratteristiche Chiave
- Botticelli ha dipinto quest’opera basandosi su un quadro antico (andato perduto) intitolato La Calunnia realizzato da Apelle, il quale lo aveva dipinto per difendersi da un’accusa di cospirazione
- Si tratta di un’opera allegorica in cui i personaggi rappresentano valori negativi legati alla Calunnia
- È il primo quadro che segna la trasformazione dello stile pittorico di Botticelli dopo le prediche di Girolamo Savonarola
- Il quadro di Botticelli è allegorico: è un processo al passato, in cui la giustizia non veniva amministrata in modo corretto
Storia
Negli ultimi anni del ‘400 è un periodo duro per Botticelli.
Nel 1492, Lorenzo il Magnifico (suo protettore ed amico) muore e con la sua scomparsa acquisisce sempre più potere ed influenza il predicatore Girolamo Savonarola.
Quest’ultimo comincia a criticare la società in cui vivono ed attacca la cultura del tempo. Annuncia che il Giudizio Divino è in arrivo e bisogna fare penitenza per espiare i propri peccati.
Girolamo Savonarola riesce ad influenzare sempre più persone, ed anche Botticelli comincia a mettere in dubbio tutto ciò che ha fatto.
Ed è così che rinnega lo stile artistico che lo ha reso celebre e comincia a realizzare delle opere del tutto diverse da quelle che ha fatto prima (l’esempio più celebre è la Natività Mistica, che non sembra neanche di Botticelli).
La Calunnia di Apelle: Storia
In antichità Apelle è stato accusato dal suo rivale Antifilo di aver cospirato alle spalle del sovrano Tolomeo. Quest’ultimo si fida di Antifilo e così decide di perseguire Apelle. Ma era tutto un inganno e la verità salta fuori grazie ad un prigioniero. Così Tolomeo cambia idea e scioglie le accuse contro Apelle, gli regala 100 talenti d’oro e rende Antifilo schiavo per punizione.
Curiosità: La congiura di cui parla Luciano di Samosata nei suoi testi riguarda in realtà Tolomeo IV Filopatore. Apelle è vissuto al tempo di Tolomeo I, un secolo prima. Quindi c’è stato un errore e sono stati mescolati personaggi ed eventi di periodi diversi.
Apelle, per rappresentare tutta l’assurda situazione delle accuse rivolte verso di lui, decide di fare un quadro allegorico che doveva essere strutturato così:
- C’era un re seduto sul trono con delle lunghe orecchie (come Re Mida) e con una mano tesa in avanti con fare accusatorio
- Ai lati del re c’erano un paio di figure che gli suggerivano alle orecchie dei cattivi consigli, simboli di Sospetto ed Ignoranza
- Davanti al re, una donna con dei bei vestiti (simbolo della Calunnia) aveva nella mano sinistra una fiaccola accesa e con l’altra trascinava un giovane (Innocenza) che disperato ha gli occhi e le mani verso l’alto chiedendo agli Dèi di essere testimoni della sua innocenza; alle spalle di Calunnia c’erano sono altre 2 figure: Inganno ed Insidia, le sue serve
- Davanti a Calunnia c’era un uomo pallido, magro e con un aspetto crudele (Rancore)
- Dietro al corteo c’era una donna anziana con vestiti sporchi che guarda dietro di sé (Penitenza) verso una donna nuda con un’espressione fiduciosa verso le persone (Verità)
Descrizione
L’opera di Botticelli riprende al 100% la struttura del quadro originale di Apelle.
Ci troviamo in un ambiente decorato con marmi e rilievi dorati.
La scena va letta al contrario, da destra a sinistra.
Il primo personaggio che incontriamo è Re Mida (riconoscibile per le sue caratteristiche orecchie d’asino) simbolo del cattivo giudice, seduto sul trono.
Ai lati ci sono due persone che gli sussurrano all’orecchio: Ignoranza e Sospetto.
Davanti al Re c’è Rancore, un uomo con un cappuccio marrone e con degli stracci addosso.
Rancore porta per un braccio Calunnia, qui rappresentata come una bella donna, accompagnata a sua volta da altre due donne che le aggiustano i capelli: Insidia ed Inganno.
Calunnia in una mano ha una torcia che in realtà non fa luce, simbolo della falsa conoscenza.
Con l’altra mano invece trascina per i capelli l’Innocenza, il quale non ha alcuna possibilità di difendersi se non rivolgersi agli dèi sperando nella salvezza.
Dietro il corteo c’è la donna vecchia che simboleggia la Penitenza tutta coperta che guarda una donna dietro di sé.
Lei è la Verità (assomiglia molto alla protagonista della Primavera e la Nascita di Venere di Botticelli), qui rappresentata nuda che guarda (ed indica) il cielo, come per dire che solo gli dèi conoscono la verità e quindi sono gli unici che possono amministrare la giustizia.
L’ambiente della scena è un loggiato con nicchie ed archi a tutto sesto: ci sono scenette bibliche e scenette classiche, infatti dietro al trono di Re Mida si vede Giuditta con la testa di Oloferne ed in un’altra nicchia centrale invece c’è Re Davide.
Il mondo cristiano e la filosofia umanistica si fondono in questo ambiente che rappresenta alla perfezione il pensiero neoplatonico (molto popolare ai tempi di Botticelli).
Stile
Tutta la composizione è organizzata attorno ad un grande contrasto: da una parte c’è l’architettura perfetta, rigorosa e stabile. Dall’altra le figure sono agitate, in movimento e super dinamiche, al punto che sembrano essere “attraversate” da raffiche di vento (tranne nel caso della Verità, ferma come una statua).
Interpretazione
L’atmosfera drammatica, ambientata in un luogo così particolare fa pensare che sia una sorta di tribunale, dove l’accusato è il mondo antico, una società in cui la giustizia – un valore fondamentale per la vita civile – manca
La saggezza degli uomini è limitata e così vengono evidenziati proprio i limiti del mondo classico, qui dipinto in un modo violento e drammatico.
Domande Frequenti sulla Calunnia di Botticelli
La Calunnia di Botticelli riprende il quadro originale (perduto) di Apelle che mostra un uomo che viene accusato ingiustamente e che viene giudicato da un re (malconsigliato) e ci sono altri personaggi allegorici che rappresentano i valori negativi della situazione.
Botticelli dipinge la Calunnia perché influenzato dalle prediche di Savonarola che ammonisce la pittura e la cultura del tempo. Il pittore, sentendosi in colpa, inizia a dipingere delle opere totalmente differenti da quelle che aveva fatto fino a quel momento, tra cui La Calunnia.
La Calunnia di Botticelli si trova nella Galleria degli Uffizi, a Firenze.
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