| Data di Realizzazione | 1638-1645 |
| Altezza | 68 cm |
| Materiale | Marmo |
| Dove si Trova | Musei Capitolini, Roma |
Caratteristiche Chiave
- Non sappiamo con certezza se è stato il Bernini a realizzare questa scultura, ma lo stile e la grande cura dei dettagli lo ricorda molto (e quindi è stata attribuita a lui)
- Lo scultore rappresenta una Medusa bellissima – al contrario di molti altri esempi nella storia dell’arte – e con un’espressione sofferente
- Medusa assomiglia molto a Costanza Bonarelli, una donna di cui il Bernini era innamorato; dopo aver scoperto che lei aveva una relazione con suo fratello, Luigi Bernini, attacca quest’ultimo ed ordina ad uno schiavo di sfregiare la ragazza. Scoppia uno scandalo e per “calmare le acque” realizza questa scultura e lo dona al cardinale Alessandro Bichi, che era al corrente di tutto
Storia
È il 1638, Gian Lorenzo Bernini ha compiuto 40 anni ed è uno scultore affermato.
Conosce una ragazza di 24 anni chiamata Costanza Bonarelli e se ne innamora.
Lei, però, è sposata con Matteo, uno scultore che lavora per il Bernini nella Basilica di San Pietro.
Come prova del suo amore, Gian Lorenzo decide di scolpire un busto per lei.
Ma, un giorno, scopre Costanza con Luigi Bernini, suo fratello.
Pieno di rabbia, attacca il fratello ed ordina ad un servo di sfregiare Costanza.
La situazione degenera ed interviene la mamma del Bernini, la quale, per porre fine a tutto ciò, chiede l’aiuto del cardinale Francesco Barberini.
Quest’ultimo accetta di aiutare la donna e così:
- Luigi Bernini ed il servo vengono esiliati
- Gian Lorenzo deve pagare una multa di 3.000 scudi
Passa un po’ di tempo e Papa Urbano VIII perdona il famoso scultore per la brutta situazione e gli suggerisce di sposarsi.
E così farà.
Il Bernini si sposa l’anno dopo con Caterina Tezio, con cui avrà 9 figli.
Tutta questa storia è legata alla statua della Medusa, perché Gian Lorenzo l’avrebbe scolpita dopo lo scoppio dello scandalo riguardante la situazione di Costanza Bonarelli.
Una volta completata, la dona al cardinale Alessandro Bichi, che sa tutto della vicenda.
E qui entra in gioco l’iscrizione sulla base della scultura:
“L’immagine di Medusa, posta sugli scudi dei romani per il terrore dei nemici, ora risplende, gloria di un celeberrimo scultore, in Campidoglio, dono del marchese Francesco Bichi, conservatore nel marzo dell’anno del Signore 1731“.
Non sappiamo con certezza chi sia il celeberrimo scultore, ma lo stile di questo lavoro ricorda quello del Bernini:
- Capelli molto realistici
- Sopracciglia folte
- Trecce con i serpenti
- Guance evidenti
- Espressione sofferente
E così è stata attribuita a lui.
Come si legge sempre dall’iscrizione, il caridnale/marchese l’ha donata ai Musei Capitolini, dove si trova ancora oggi.
Curiosità: C’è una copia della scultura al Louvre.
Descrizione
Questa è una medusa del tutto diversa da come la conosciamo.
In altri lavori l’abbiamo vista sempre con la testa mozzata – come nella Medusa di Caravaggio o in quella del Perseo di Cellini), mentre qui è un busto.
Altri artisti la rappresentano come un mostro, ma il Bernini la rappresenta con una perfetta bellezza ed un’espressione sofferente.
I motivi di questa sofferenza possono essere diversi:
- Secondo lo studioso Patrick Haughey il dolore è dovuto ai morsi dei serpenti e forse Medusa sta per trasformarsi del tutto in un mostro
- Secondo lo studioso Irving Lavin invece si tratta di una sofferenza morale, un dolore spirituale (forse legato alla situazione di Costanza Bonarelli) che la porterà a migliorare
E la somiglianza con Costanza è evidente.
Sempre secondo Lavin, Bernini avrebbe realizzato questa scultura per chiedere perdono e per “pulire la propria coscienza” a seguito della terribile situazione che ha coinvolto la ragazza.
Domande Frequenti sulla Medusa del Bernini
La Medusa del Bernini si trova nei Musei Capitolini a Roma.
Il busto di Medusa si trova nella Sala delle Oche.
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