Quantcast
Channel: Analisi opere arte
Viewing all 581 articles
Browse latest View live

Poveri in riva al mare di Pablo Picasso: analisi completa del quadro

$
0
0

Poveri in riva al mare di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Analizziamo un importantissimo lavoro appartenente ad un particolare periodo artistico che ha caratterizzato la lunga produzione di Pablo Picasso, un artista che non ha bisogno di alcun tipo di presentazione, poiché conosciutissimo e molto apprezzato dal Novecento fino ai giorni nostri. Abbiamo conosciuto diversi lavori di Picasso, il quale fin da giovane ha mostrato il suo talento artistico, come è stato possibile ravvisare nell’opera Scienza e Carità, realizzata da un Picasso appena quindicenne. Il lavoro che analizzeremo oggi è intitolato “Poveri in riva al mare”.

Qui potrete trovare tutte le informazioni relative a “Poveri in riva al mare” di Picasso: potrete leggere tutte le informazioni tecniche, quali dimensioni, luogo di conservazione e data di realizzazione e successivamente potrete trovare anche la descrizione approfondita di questo importante lavoro di Pablo Picasso.

Poveri in riva al mare Picasso analisi

“Poveri in riva al mare” Pablo Picasso

Data di realizzazione: 1903

Dimensioni: 1,05 x 0,69 m

Dove si trova: Cleveland Museum of Art, Cleveland

“Poveri in riva al mare” appartiene al periodo blu di Picasso, una fase molto importante nella formazione artistica dell’artista: tale periodo prende il nome dall’utilizzo quasi totale del colore blu, ed inoltre i lavori che appartengono a questa fase hanno per soggetto dei temi tristi.

In “Poveri in riva al mare”, possiamo rintracciare diversi elementi che hanno portato Picasso ad ottenere un’importante reputazione, che successivamente sarebbe andata a confermarsi con l’avvento del cubismo. In questa composizione, i protagonisti sono una famiglia povera: un padre, una madre ed il loro bambino, i quali si trovano in riva al mare, con l’espressione triste, i piedi nudi e con la testa abbassata, rassegnati al proprio destino, privi di qualunque aiuto, mesti ed infreddoliti.

“Poveri in riva al mare” è stato realizzato da Picasso quando aveva solo 22 anni, dimostrando la sua grande maturità a livello artistico; da un punto di vista tecnico, è possibile notare le forti linee marcate attorno ai protagonisti, che mettono in risalto le parti ombrose nei panneggi dei loro vestiti; inoltre la scelta di rappresentarli tutti distaccati ed in silenzio è stato un atto volontario da parte di Picasso, il quale ha voluto rappresentare l’impossibilità di comunicare tra i vari protagonisti, distanti e tristi.

Poveri in riva al mare di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.


Donna seduta di Pablo Picasso: analisi completa dei quadri

$
0
0

Donna seduta di Pablo Picasso: analisi completa dei quadri
ArteWorld.

Andiamo a scoprire tutto quello che riguarda due quadri realizzati da Pablo Picasso, pittore molto attivo nel Novecento, le cui opere al giorno d’oggi sono considerate dei veri e propri capolavori. I lavori di Picasso hanno lasciato un segno indelebile nel mondo dell’arte contemporanea, assorbendo le caratteristiche di vari movimenti pittorici, come il Cubismo o il Surrealismo e riproponendole all’interno delle proprie composizioni. Picasso ha dimostrato di essere un artista di grande talento fin da giovane, realizzando Poveri in riva al mare, un’opera appartenente al periodo blu. Oggi andremo a conoscere tutti i dettagli relativi alle due opere di Picasso intitolate “Donna seduta”.

Di questo quadro esistono due versioni, realizzate a distanza di anni. Qui potrete leggere tutte le caratteristiche di “Donna seduta” Picasso, avendo la possibilità di conoscere tutti i dettagli tecnici ed ovviamente la descrizione approfondita, in modo tale da avere un riquadro completo con tutte le informazioni su queste due opere.

VERSIONE 1920

Qui potrete trovare tutto quello che riguarda “Donna seduta” di Pablo Picasso realizzata nel 1920.

Donna seduta Picasso 1920 analisi

“Donna seduta” (1920) Pablo Picasso

Data di realizzazione: 1920

Dimensioni: 92 x 65 cm

Dove si trova: Musée National Picasso, Parigi

L’opera mostra molti elementi che richiamano al Classicismo, come si può facilmente intuire guardando alcuni dettagli del quadro: la donna rappresentata è Olga Kokhlova, una ballerina che conobbe durante un suo viaggio a Roma e di cui si innamorò, la quale è stata soggetto di molti lavori del famoso pittore cubista.

La donna qui viene rappresentata con addosso una tunica che ricorda moltissimo quello delle ancelle del mondo antico greco; Olga viene ritratta seduta, con lo sguardo perso nel vuoto e lontano dall’osservatore, colta mentre sta pensando. Le forme della donna sono volutamente esagerate: tutto è gigante, con mani e piedi di dimensioni irreali, da porre in netto contrasto con la tunica, la quale è molto piccola e che sembra a stento contenere il corpo della protagonista.

In “Donna seduta” è molto interessante anche il gioco di luci e di ombre che Picasso realizza e sfrutta per donare alla protagonista quest’aspetto marmoreo.

VERSIONE 1938

Qui potrete leggere tutti i dettagli inerenti alla “Donna seduta” di Pablo Picasso, realizzata nel 1938.

Donna seduta Picasso 1938 analisi

“Donna seduta” (1938) Pablo Picasso

Data di realizzazione: 1938

Dimensioni: 65 x 50 cm

Dove si trova: Collezione privata

In questa versione della “Donna seduta” del 1938, le differenze rispetto al primo omonimo lavoro realizzato da Picasso sono sostanziali; la figura della donna è quasi irriconoscibile, posta all’interno di uno schema ragnatela che il pittore stava sperimentando in quegli anni, giocando con la forma umana intrecciata con vari motivi per creare delle nuove composizioni.

Della protagonista è appena riconoscibile la testa, mentre il resto del corpo sembra essere completamente avere vita propria, dando forte rilievo ai seni, che, come il resto del corpo, sembrano trasudare una forte energia, dovuto anche all’utilizzo dei colori a pastello, poco utilizzati nei vari lavori del pittore spagnolo.

Donna seduta di Pablo Picasso: analisi completa dei quadri
ArteWorld.

Ragazzo che conduce un cavallo di Pablo Picasso: analisi completa del quadro

$
0
0

Ragazzo che conduce un cavallo di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Scopriamo tutto quello che riguarda un fondamentale lavoro di Pablo Picasso, eclettico artista del Novecento, il quale ha realizzato un gran numero di opere, tutte diverse tra loro e che palesano diverse caratteristiche derivate da varie correnti artistiche, come il Cubismo, il Surrealismo e molte altre. Picasso, nella sua lunga carriera artistica, ha vissuto diverse fasi, tra cui, una delle più famosi è il cosiddetto periodo blu, dove Poveri in riva al mare” riassume tutte le caratteristiche di tale periodo. Oggi conosceremo invece “Ragazzo che conduce un cavallo”.

In questo articolo potrete leggere tutto quello che riguarda questa composizione, partendo prima da alcune informazioni tecniche quali data di realizzazione, dimensioni e luogo di conservazione, per poi passare successivamente alla descrizione ed analisi della composizione.

Ragazzo che conduce un cavallo Picasso analisi

“Ragazzo che conduce un cavallo” Pablo Picassoicass

Data di realizzazione: 1905-1906

Dimensioni: 220,3 x 130,6 cm

Dove si trova: Museum of Modern Art, New York

“Ragazzo che conduce un cavallo” fa parte del periodo rosa di Picasso, e nello scorrere degli anni, ha fatto parte di diverse collezioni: originariamente il quadro era di proprietà di Ambroise Vollard, poi successivamente è stato acquistato da Gertrude e Leo Stein, per poi diventare proprietà di Paul von Mendelssohn-Bartholdy in Germania; con il passare degli anni i proprietari sono stati molteplici, a negli anni Settanta, l’ultimo proprietario William S. Paley lo ha donato al MoMA, dove si trova esposto per il grande pubblico.

In “Ragazzo che conduce un cavallo” Picasso riporta su tela semplicemente ciò che viene enunciato all’interno del titolo: il quadro, come già detto, fa parte del periodo rosa, caratterizzato soprattutto dalla resa di scene felici e dall’utilizzo di tonalità molto chiare, dove il colore che domina la composizione è proprio il rosa, dimostrando il rifiuto da parte dell’artista della policromia a favore dell’utilizzo di pochi colori.

In questo particolare lavoro, Picasso mette in primo piano la semplicità, scegliendo di dipingere un ragazzo con un animale, simboli di un legame primitivo; l’ambiente che li circonda è privo di dettagli, dando la possibilità all’osservatore di concentrarsi sui due protagonisti, ed inoltre l’assenza di qualsiasi elemento identificativo, da la sensazione che questo sia un luogo fantastico, lontano dalla realtà.

 

Ragazzo che conduce un cavallo di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.

L’attore di Pablo Picasso: analisi completa del quadro

$
0
0

L’attore di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Studiamo tutti i dettagli di un importante quadro di Pablo Picasso, artista di grande rilievo del Novecento, il quale, attraverso la realizzazione di un gran numero di opere e grazie al suo grande carisma, è riuscito a diventare uno degli artisti del mondo dell’arte contemporanea più apprezzati di sempre. Abbiamo già scoperto qualche dettaglio del periodo rosa di Picasso grazie allo studio dell’opera Ragazzo che conduce un cavallo. Il quadro che andremo a conoscere oggi fa sempre parte del periodo rosa di Picasso ed è intitolato “L’attore”.

In questo articolo potrete leggere tutte le informazioni relative a questo quadro di Picasso, come data di realizzazione, dimensioni e luogo di conservazione, ed inoltre anche la descrizione de “L’attore” di Picasso.

L'attore Pablo Picasso analisi

“L’attore” Pablo Picasso

Data di realizzazione: 1904

Dimensioni: 196 x 115 cm

Dove si trova: Metropolitan Museum of Art, New York

“L’attore” di Pablo Picasso, come già annunciato in precedenza, è un lavoro appartenente al periodo rosa del famoso artista spagnolo; Picasso ha realizzato questo quadro quando aveva appena ventitré anni, dimostrando il suo grande talento artistico. Le caratteristiche tipiche del periodo rosa Picasso sono: utilizzo di tematiche più romantiche rispetto a quelli tristi del periodo blu ed utilizzo di colori più chiari, in netto contrasto con le tonalità scure del periodo blu.

Il quadro, prima di giungere al Metropolitan Museum of Art, faceva parte delle proprietà di Alice e Paul Friederich Leffmann; successivamente è stato donato al museo da una proprietaria successiva del quadro, ovvero Thelma Chrysler Foy negli anni Cinquanta.

“L’attore” di Picasso rappresenta un acrobata in posa, mentre alle spalle di quest’ultimo si riesce a notare un disegno astratto. Sono le diverse le tonalità che dominano questa composizione, ma trova particolare risalto il rosa scuro, che viene utilizzato per l’abbigliamento dell’acrobata, poi un rosso, per la sagoma in primo piano sulla destra, e successivamente un marrone misto ad un rosa scuro per l’ambiente circostante.

Questo lavoro è stato realizzato sull’altro lato di una tela già utilizzata da un altro artista in precedenza, poiché Picasso non aveva abbastanza denaro da potersi permettere una tela nuova. Le dimensioni del quadro sono molto esose, ed infatti, questo “L’attore” di Picasso viene considerato uno dei lavori più grandi del Periodo rosa di Picasso.

L’attore di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Famiglia di Saltimbanchi di Pablo Picasso: analisi completa del quadro

$
0
0

Famiglia di Saltimbanchi di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Analizziamo un importante lavoro del periodo rosa di Pablo Picasso, famosissimo pittore del Novecento, il quale si è ritagliato un pezzo fondamentale all’interno del mondo dell’arte contemporanea attraverso la realizzazione di superbe opere d’arte. Nella sua lunga carriera artistica, Picasso ha attraversato diversi periodi, ed i più importanti sono il periodo blu ed il periodo rosa; abbiamo scoperto moltissimo riguardo quest’ultimo attraverso lo studio della grande tela intitolata L’attore“. Il quadro di Picasso di cui parleremo oggi è intitolato “Famiglia di saltimbanchi”.

In questo spazio potrete trovare tutti i dettagli di questa importante tela, quali data di realizzazione, dimensioni e luogo di conservazione; inoltre potrete leggere una descrizione completa ed approfondita di questa “Famiglia di saltimbanchi” di Picasso.

Famiglia di saltimbanchi Pablo Picasso analisi

“Famiglia di saltimbanchi” Pablo Picasso

Data di realizzazione: 1905

Dimensioni: 213 x 230 cm

Dove si trova: National Gallery of Art, Washington, D.C.

Questa “Famiglia di saltimbanchi” Picasso è considerata in assoluto il lavoro più bello ed interessante del periodo rosa del pittore spagnolo; tale lavoro è così rilevante a tal punto che molto spesso, si fa riferimento al periodo rosa anche con il nome “periodo del circo”.

Picasso trovò ispirazione attraverso l’osservazione del Crique Médrano a Montmartre, Parigi; attraverso lo studio di queste figure, ha dato vita a questa importante composizione. I protagonisti sono una serie di acrobati e saltimbanchi facenti parte di un circo itinerante in un luogo desertico.

Tutti i personaggi sono differenti, e nonostante siano stati riprodotti come un gruppo, tutti sembrano sconnessi tra loro e sembrano essere completamente isolati, come si può notare dai loro sguardi e gesti, che li portano ad isolarsi reciprocamente. Secondo alcuni studi, questa rappresentazione di saltimbanchi isolati e poveri potrebbe essere un’allusione alla mesta e povera situazione dello stesso Picasso e alla sua cerchia.

L’ambiente che circonda questo gruppo di saltimbanchi è completamente desertico e privo di caratteristiche, che richiama moltissimo ad un altro lavoro dello stesso Picasso, intitolato Ragazzo che conduce un cavallo.

I colori utilizzati nella composizione sono vari: troviamo il blu, il rosso, il marrone ma soprattutto il rosa, declinato in varie tonalità e che domina gran parte dell’ambiente e parte dell’abbigliamento dei protagonisti del quadro.

 

Famiglia di Saltimbanchi di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Massacro in Corea di Pablo Picasso: analisi completa del quadro

$
0
0

Massacro in Corea di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Scopriamo tutto quello che riguarda una drammatica opera di Pablo Picasso, famosissimo pittore molto attivo nel Novecento, il quale ha realizzato molteplici opere che hanno avuto un notevolissimo successo. Tradizionalmente, la carriera pittorica di Picasso viene divisa in due sezioni: il “periodo rosa” ed il “periodo blu”; abbiamo potuto conoscere più di qualche caratteristica tipica del “periodo rosa” attraverso l’analisi del quadro Famiglia di saltimbanchi. Il quadro che andremo a conoscere oggi è intitolato “Massacro in Corea”.

In questo articolo potrete leggere tutto quello che riguarda questo lavoro, comprese data di realizzazione, dimensioni, luogo di conservazione ed anche una descrizione approfondita della composizione, così da avere un quadro completo con tutte le informazioni sul lavoro di Picasso.

Massacro in Corea Pablo Picasso analisi

“Massacro in Corea” Pablo Picasso

Data di realizzazione: 1951

Dimensioni: 109,5 x 209,5 cm

Dove si trova: Musée National Picasso, Parigi

Come si può intuire dal titolo, “Massacro in Corea” di Picasso è una rappresentazione su tela di un tragico evento di guerra: si parla del “massacro di Sinchon” avvenuto tra il 17 Ottobre e 7 Dicembre 1950; nella zona di Sinchon, in Corea del Nord, più di trentamila civili rimasero uccisi a seguito di un conflitto tra gli anti-comunisti e le truppe dell’ONU; a seguito di ciò, intervennero anche le truppe americane stanziate nel luogo, aumentando le dimensioni del combattimento.

In “Massacro in Corea” Picasso mostra dei soldati che stanno per eliminare a sangue freddo dei civili, composti unicamente da donne e bambini, nudi e privi di difese. Sono presenti alcuni elementi simbolici di grande interesse: le due donne in primo piano sono gravide, e rappresentano la vita, mentre i soldati sono privi dei loro attributi maschili, quasi come fossero delle macchine e non più esseri umani, come si può evincere anche dai loro volti.

Le reazioni davanti all’imminente morte sono diverse: un bambino sulla destra, più vicino ai soldati sta scappando verso la mamma con lo sguardo rivolto ai soldati, un altro più piccolo sembra non essere conscio del pericolo e sta raccogliendo un fiore, mentre più a sinistra un altro si stringe in braccio alla mamma prima della morte.; infine, all’estrema sinistra della scena, un bambino si nasconde dietro alle spalle della madre, terrorizzato.

Il quadro presenta alcune caratteristiche cubiste, rintracciabili nel volto delle due donne più a sinistra nella composizione, ma anche nella composizione di alcuni dei soldati, che come accennato in precedenza sembrano essere più degli automi, privi di emozioni e capaci unicamente di eseguire gli ordini, anche se quest’ultimi implicano la necessità di eliminare degli innocenti.

Le armi che i soldati stanno impugnando sono una sorta di fusione tra delle spade(simbolo di potere) e dei fucili, pronti a fare fuoco sulla folla. Gli stessi soldati non hanno alcuno stemma o bandiera che possa permettere l’appartenenza della truppa ad un qualche schieramento; questa è stata una scelta volontaria da parte di Picasso, il quale non ha voluto schierarsi in questo conflitto, ma semplicemente ha voluto denunciare questo orrore.

I colori utilizzati in “Massacro in Corea” di Picasso sono soprattutto il bianco, nero e grigio (colori che rappresentano la morte) per quanto riguarda i personaggi, in netto contrasto con il paese circostante, colorato con un verde e marrone per enfatizzare il contrasto tra la vita della natura e la distruzione portata dall’uomo.

Il quadro, per tema e composizione, ricorda molto da vicino “3 Maggio 1808” di Francisco Goya.

 

Massacro in Corea di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.

I tre musici di Pablo Picasso: analisi completa dell’opera

$
0
0

I tre musici di Pablo Picasso: analisi completa dell’opera
ArteWorld.

Leggiamo tutti i dettagli inerenti ad una importante opera di Picasso, il quale nel Novecento è stato molto attivo ed ha avuto una carriera artistica molto variegata, che lo ha portato a realizzare tantissimi lavori differenti e che hanno mostrato spesso l’influenza di vari movimenti artistici. Abbiamo già conosciuto un’altra opera Picasso molto importante e drammatica, intitolata Massacro in Corea, legata alla morte di molti innocenti a causa della guerra in Corea. La Picasso opera che scopriremo ora è intitolata “I tre musici”.

In questo articolo potrete leggere tutti i dettagli inerenti a “I tre musici” Picasso: troverete data di realizzazione, dimensioni, luogo di conservazione ed anche molti altri dettagli che vi permetteranno di conoscere al meglio questo dipinto di Picasso.

I tre musici Pablo Picasso analisi

“I tre musici” Pablo Picasso

Data di realizzazione: 1921

Dimensioni: 200,7 x 223 cm

Dove si trova: Museum of Modern Art, New York

“I tre musici” Picasso è stata realizzata nel 1921 ed è considerata una delle opere più importanti di Picasso in tutta la sua carriera artistica. “I tre musici” è un’opera di Picasso che fa parte della produzione legata al Cubismo sintetico del famoso artista spagnolo. I soggetti sono tre personaggi con delle maschere e sono riconoscibili come: Arlecchino al centro che ha una chitarra, a sinistra si trova Pulcinella con un clarinetto e a destra Pantalone che sta cantando e trattiene tra le mani uno spartito.

Questo dipinto di Picasso mostra il forte impatto e collegamento tra Picasso ed il mondo della cultura italiana, come si può notare dalla scelta dei tre protagonisti, che fanno parte senza dubbio della tradizione italiana.

L’arlecchino di Picasso e tutte le altre figure presenti in questa composizione sono rappresentate in modo frontale e bidimensionale, ma spostando lo sguardo verso il resto della stanza, è possibile notare il forte dettaglio riservato all’ambiente circostante, che presenta una forte profondità, in netto contrasto con la riproduzione dei protagonisti.

Nonostante la stanza sia tridimensionale, in realtà anche l’ambiente si dimostra non essere realistico in questo “I tre musici” di Picasso, come è possibile notare dalla parete di sinistra del quadro, molto più alta rispetto a quella di destra. I colori che vengono utilizzati in questo dipinto di Picasso, come in tanti altri lavori appartenenti al mondo del cubismo sintetico, sono molto brillanti e lucenti.

I tre musici di Pablo Picasso: analisi completa dell’opera
ArteWorld.

Il vecchio chitarrista cieco di Pablo Picasso: analisi completa del quadro

$
0
0

Il vecchio chitarrista cieco di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Scopriamo un importante lavoro realizzato da Pablo Picasso, eclettico e completo artista vissuto nel Novecento, il quale ha realizzato tantissime opere di grande rilievo, molte delle quali, ancora oggi sono considerate dei veri e propri capolavori, tra cui uno dei più importanti è senza dubbio I tre musici, quadro di grande importanza nel mondo cubista. Il quadro che andremo a scoprire oggi è intitolata “Il vecchio chitarrista cieco”.

Qui potrete trovare tutti i dettagli legati a questo quadro, quali dimensioni, luogo di conservazione, data di realizzazione ed anche una descrizione approfondita dello stesso lavoro che ha per protagonista un chitarrista Picasso.

Il vecchio chitarrista cieco Pablo Picasso analisi

“Il vecchio chitarrista cieco” Pablo Picasso

Data di realizzazione: 1903

Dimensioni: 121 x 92 cm

Dove si trova: Art Institute of Chicago, Chicago

Il quadro “Il vecchio chitarrista cieco” di Picasso, come facilmente intuibile dai colori, è un’opera appartenente al periodo blu dell’artista spagnolo, una lunga fase artistica che durò dal 1901 fino al 1904. La serie del periodo blu nasce dopo il suicidio dell’amico di Picasso, Carlos Casagemas (al quale ha dedicato più di un quadro).

In questo lavoro con protagonista un chitarrista Picasso, molti elementi sono scelti con cura: per prima cosa, la scelta dei colori e l’utilizzo di forme bidimensionali sembrano quasi staccare del tutto la figura del protagonista dall’ambiente circostante; l’utilizzo del colore blu e di altre tonalità molto scure servono per mettere in risalto temi quali tristezza e tragedia, perni fondamentali del periodo blu di Picasso.

Facendo più attenzione, è possibile notare che ne “Il vecchio chitarrista cieco” di Picasso, il soggetto che sta suonando una chitarra, sembra essere quasi morto, senza più forza di vivere. Sono presenti appositamente pochissimi dettagli all’interno della composizione, e l’eccessivo allungamento degli arti del chitarrista servono a concentrare l’attenzione dell’utente proprio sulla triste figura.

Gran parte della composizione de “Il vecchio chitarrista cieco” di Picasso è occupata dalla chitarra marrone, che costituisce l’unico elemento di distacco in tutto il quadro, in netta composizione con i colori scuri che sono presenti su tela; allo stesso modo, la chitarra alla quale si aggrappa il vecchio protagonista, sembra essere l’unica ancora di salvezza per lui.

Secondo alcuni critici, questo quadro potrebbe rappresentare allegoricamente la vita degli artisti, la cui carriera è sempre permeata da tantissimi ostacoli, che lo portano ad una vita solitaria, mesta e distaccata dalla società.

Infine, grazie ad alcuni avanzati test ai raggi infrarossi effettuati su questa tela, è stato possibile scoprire che in precedenza su questa tela, era presente un’altra scena, avente per soggetto una donna anziana, una madre, il suo piccolo figlio ed un animale; dopo accurate ricerche, è stato possibile affermare che la scena rappresentata in precedenza su questa tela, era senza dubbio uno schizzo che Picasso inviò in una lettera al suo amico Max Jacob.

Il vecchio chitarrista cieco di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.


Ragazzo con la pipa di Pablo Picasso: analisi completa del quadro

$
0
0

Ragazzo con la pipa di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Analizziamo e scopriamo tutto quello che riguarda uno dei maggiori capolavori realizzati da Pablo Picasso, pittore ed artista di grandissimo prestigio, vissuto nel Novecento e che ha creato delle eccellenti opere d’arte che sono entrate di diritto nella storia dell’arte contemporanea. Uno dei lavori più apprezzati e conosciuti di questo artista, è senza dubbio Il vecchio chitarrista cieco, facente parte della produzione legata al periodo blu di Picasso. Il quadro che andremo a conoscere oggi è intitolato “Ragazzo con la pipa”.

In questo articolo potrete leggere tutto quello che riguarda “Ragazzo con la pipa” Picasso, come data di realizzazione, dimensioni, luogo di conservazione, ed inoltre anche la descrizione approfondita della composizione.

Ragazzo con la pipa Pablo Picasso analisi

“Ragazzo con la pipa” Pablo Picasso

Data di realizzazione: 1905

Dimensioni: 100 x 81,3 cm

Dove si trova: Collezione privata

L’opera è stata acquistata in origine nel 1950 da John Hay Whitney, per poi essere venduta nel 2004 ad un collezionista privato dalla casa d’aste Sotheby’s. Attualmente l’opera fa parte della collezione privata del vincitore dell’asta, il cui nome non è stato rivelato.

Il quadro, realizzato nel 1905, fa parte del periodo rosa di Picasso, fase artistica di grande importanza dell’artista spagnolo, caratterizzato dalla presenza del rosa ed anche dalla scelta di temi leggeri ed ilari. Nel “Ragazzo con la pipa” di Picasso, il protagonista è un giovane uomo che ha tra le mani una pipa, mentre guarda lo spettatore, con alle spalle un muro decorato.

Riguardo al soggetto sono stati fatti diversi studi: Picasso stava lavorando a questa tela mentre Picasso si trovava a Montmartre, e proprio durante quegli anni, in quel luogo , vi erano molte persone legate al mondo dello spettacolo, come acrobati e pagliacci, molti dei quali sono stati scelti da Picasso come soggetti per le sue opere.

Nonostante le domande effettuate al pittore, egli non ha mai rivelato l’identità di questo ragazzo, e non è ben chiaro se Picasso non abbia chiarito questo mistero volontariamente oppure non fosse veramente a conoscenza del nome del soggetto; usualmente, molti critici ed esperti, fanno riferimento a questo ragazzo con il nome di “p’tit Louis”.

Picasso ha studiato a lungo la posizione del ragazzo, realizzando innumerevoli schizzi cercando la migliore angolazione: alla fine, ha preferito scegliere di rappresentare il soggetto seduto, con il braccio piegato, mettendo il primo piano la pipa; successivamente ha fatto indossare al ragazzo anche una ghirlanda di fiori.

I colori utilizzati sono vari: rosso, bianco, giallo, rosa e verde per i fiori che circondano le spalle del ragazzo, quasi come se fossero delle vere e proprie ali; il blu viene utilizzato per l’abito del soggetto, in netto contrasto con tutto l’ambiente circostante, ed allo stesso modo anche la pelle molto chiara risalta rispetto a tutto l’ambiente circostante. Sono molto pochi i dettagli riportati su tela da Picasso inerenti al ragazzo, dando la possibilità allo spettatore di concentrare la propria attenzione su tutta la scena.

Ragazzo con la pipa di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Ragazza di fronte allo specchio di Pablo Picasso: analisi completa del quadro

$
0
0

Ragazza di fronte allo specchio di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Scopriamo tutto quello che riguarda una delle più importanti opere di Pablo Picasso, popolare artista del Novecento, conosciuto soprattutto per essere il principale esponente del movimento artistico Cubista. La lunga carriera artistica di Picasso di solito viene divisa in varie fasi, tra cui le più importanti sono il periodo blu ed il periodo rosa; abbiamo potuto conoscere uno dei capisaldi della produzione del periodo rosa, intitolato Ragazzo con la pipa su cui vengono effettuati ancora moltissimi studi. Oggi scopriremo “Ragazza di fronte allo specchio”

In questo articolo potrete trovare tutte le informazioni fondamentali su “Ragazza di fronte allo specchio” Picasso, quali data di realizzazione, dimensioni, luogo di conservazione attuale ed un’approfondita lettura dell’opera, così da avere una panoramica completa di tutto quello che riguarda questo importante quadro di Picasso.

Ragazza di fronte allo specchio Pablo Picasso analisi

“Ragazza di fronte allo specchio” Pablo Picasso

Data di realizzazione: 1932

Dimensioni: 162,3 x 130,2 cm

Dove si trova: Museum of Modern Arts, New York

Questo lavoro fa parte della fase cubista di Picasso, ed è considerato uno dei quadri più importanti in assoluto nella sua lunga produzione artistica. Pablo Picasso ha realizzato questo quadro quando era sposato con Marie-Thérèse Walter, la quale funge anche da soggetto dell’opera; data la loro relazione, ella è stata protagonista anche di molte altre composizioni realizzate da Picasso.

Nella composizione di “Ragazza di fronte allo specchio” viene rappresentata Marie-Thérèse mentre si guarda allo specchio: il suo corpo è stato scomposto in tante piccole parti proprio secondo le regole cubiste, ma riesce a riconoscersi abbastanza facilmente la sua figura.

Il quadro può essere diviso in due parti: la donna che si specchia è stata realizzata con dei colori chiari, con il fine di esaltare la bellezza della stessa; parte del volto della donna a sinistra nel quadro è colorata di giallo, come se indossasse una sorta di maschera, ed allude ai momenti felici con Picasso, mentre l’altro lato del volto è giovane e privo di imperfezioni.

Il riflesso del soggetto nello specchio ha delle caratteristiche diverse: secondo alcuni critici, questa figura dovrebbe rappresentare come pensa di vedersi Marie-Thérèse; i colori utilizzati sono molto scuri, parte del suo volto è invecchiato e rugoso, riempito da odio e tristezza, legate al suo timore di invecchiare e di perdere tutta la propria bellezza.

Ragazza di fronte allo specchio di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Il sogno di Pablo Picasso: analisi completa del quadro

$
0
0

Il sogno di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Analizziamo uno dei più importanti quadri realizzati da Pablo Picasso, artista fondamentale del Novecento, il quale ha dipinto e creato delle opere straordinarie durante la sua carriera artistica. Abbiamo conosciuto diverse opere legate allo stile cubista di questo artista attraverso l’analisi del quadro Ragazza di fronte allo specchio. Oggi scopriremo tutti i dettagli del quadro intitolato “Il sogno”.

In questo articolo potrete leggere tutto quello che riguarda questo lavoro, a partire dalla data di realizzazione, dimensioni e luogo di conservazione, per poi passare alla descrizione approfondita de “Il sogno” Picasso.

Il sogno Pablo Picasso analisi

“Il sogno” Pablo Picasso

Data di realizzazione: 1932

Dimensioni: 130 x 97 cm

Dove si trova: Collezione privata di Setven A. Cohen, New York

Picasso “il sogno” è un’opera di grande interesse, che vede protagonista ancora una volta la moglie del celebre pittore spagnolo, ovvero Marie-Thérèse Walter, rappresentata in modo differente rispetto al già citato “Ragazza di fronte allo specchio”. “Il sogno” Picasso è stato realizzato nel 1932 e nel 1941 è stato acquistato da Victor e Sally Ganz, insieme a molti altri lavori. Con il passare degli anni, “Il Sogno” Pablo Picasso ha fatto parte di diverse collezioni private, fino a giungere nel 2013 tra i possedimenti di Steven A. Cohen, che l’ha acquistato al costo di 155 milioni di dollari.

“Il sogno” Picasso, o anche in inglese Pablo Picasso “Dream”, vede protagonista della composizione sua moglie in una veste diversa dalle “mostruose” rappresentazioni effettuate in passato secondo i precetti della scuola cubista. “Il sogno” Pablo Picasso fa parte di una serie di dipinti realizzati dal pittore spagnolo che vede protagoniste delle donne che dormono, e questo senza dubbio è il più conosciuto e popolare tra il pubblico.

Tra i vari elementi che rendono questo lavoro nettamente differente dalla usuale produzione di Picasso è l’utilizzo di forme molto tondeggianti e morbide, che vengono messe ancor di più in risalto dalla presenza della poltrona sulla quale  Marie-Thérèse Walter è seduta; la donna è rappresentata mentre ha le braccia appoggiate sulle gambe e la testa inclinata, appoggiata sulla spalla. Il volto della donna è diviso in due parti, permettendone una visione contemporaneamente frontale e laterale.

I colori utilizzati sono molto intensi: domina in tutta la composizione il giallo ed il rosso denso della poltrona, che sembrano poi richiamarsi anche ai capelli, alla collana e alle maniche del vestito della donna; nella scena, troviamo anche la presenza del blu e del verde, utilizzati rispettivamente per l’abbigliamento di  Marie-Thérèse Walter e per una parte del muro sulla sinistra, mentre la parete destra de “Il sogno” Picasso è realizzato con un motivo floreale colorato con il marrone.

L’utilizzo di forme leggere e morbide e nel contempo di colori decisi ricordano molto lo stile di Henri Matisse.

Il sogno di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Donna che piange di Pablo Picasso: analisi completa del quadro

$
0
0

Donna che piange di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Scopriamo un importantissimo lavoro di Pablo Picasso, iconico artista del Novecento, il quale è divenuto famoso grazie alle sue opere cubiste realizzate nella sua lunga carriera artistica e che l’hanno portato ad essere uno dei personaggi più apprezzati del mondo dell’arte contemporanea. Uno dei lavori più famosi di Picasso è Il sogno, il quale per tale composizione si è ispirato ai lavori di un suo rivale, Henri Matisse. Il quadro che andremo ad analizzare oggi è intitolato “Donna che piange”.

In questo articolo potrete leggere tutte le informazioni legate a questo quadro, quali data di realizzazione, dimensioni, luogo di conservazione ed una lettura approfondita di questa “Donna che piange” Picasso.

Donna che piange Pablo Picasso analisi

“Donna che piange” Pablo Picasso

Data di realizzazione: 1937

Dimensioni: 60 x 49 cm

Dove si trova: Tate Modern, Londra

Questa “Donna che piange” di Picasso è stata realizzata nel 1937, ed è la forma finale di un lungo progetto durato un anno, durante il quale l’artista spagnolo ha realizzato tantissime versioni di questo stesso lavoro, fino a giungere a quest’ultimo stadio, molto elaborato e ricco di caratteristiche.

La tela è stata completata nel 1937 e circa cinquanta anni dopo, è entrato a far parte della collezione ufficiale della Tate Modern di Londra, e tutt’oggi fa parte del percorso espositivo di questa istituzione, in modo tale che tutto il pubblico possa ammirare questa “Donna che piange” di Pablo Picasso.

Soggetto dell’opera è Dora Maar amante di Picasso tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento: per la durata della loro relazione, questa donna è stata soggetto di molte tele di Picasso, nelle quali il pittore spagnolo l’ha riportata su tela in tantissime forme diverse, passando da quelle più realistiche fino a quelle più mostruose e minacciose.

La scelta di rappresentare Dora Maar come la “Donna che piange” è stata spiegata dallo stesso artista: la sua amante, dipinta in questo modo non è altro che la rappresentazione della donna secondo una personale visione profonda e non superficiale da parte di Picasso.

Il quadro è di matrice cubista, dove gran parte della tela è occupata dal volto della donna, e delle lacrime stanno scendendo sulle guance; ella indossa un cappello rosso con un fiore blu; del resto del corpo di Dora Maar non si vede nulla nella tela se non le mani che sta portando sulle proprie guance; infine, la donna indossa un abito scuro, in netto contrasto con il resto del dipinto.

La scomposizione della figura, caratteristica prettamente cubista, qui è l’aspetto principale della “Donna che piange” di Picasso, ma nonostante questo, il soggetto non è stato alterato in modo tale da renderlo irriconoscibile. I colori utilizzati per questo lavoro sono il blu, il giallo, il rosso, il verde ed il nero; queste tonalità, sono molto riportate su tela in modo deciso e netto, ricordando molto anche alcuni lavori di Henri Matisse.

Donna che piange di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Les demoiselles d’Avignon di Pablo Picasso: analisi completa del quadro

$
0
0

Les demoiselles d’Avignon di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Scopriamo tutto quello che riguarda uno dei lavori più famosi di Pablo Picasso, artista cubista vissuto nel Novecento, le cui opere hanno lasciato un segno indelebile all’interno della storia dell’arte contemporanea. Pablo Picasso è stato un artista di grande impatto, legato al movimento cubista e tra i suoi lavori, Donna che piange” è stato senza dubbio uno dei quadri più apprezzati di sempre di tutta la sua produzione. In questo articolo potrete leggere “Les demoiselles d’avignon” descrizione.

Qui potrete leggere “Les demoiselles d’Avignon” analisi, ed inoltre potrete trovare molte informazioni di ambito tecnico, quali data di realizzazione, dimensioni e luogo di conservazione di questo quadro avente per soggetto le donne di Picasso.

Les demoiselles d'Avignon Pablo Picasso analisi

“Les demoiselles d’Avignon” Pablo Picasso

Data di realizzazione: 1907

Dimensioni: 244 x 233 cm

Dove si trova: Museum of Modern Arts, New York

“Les demoiselles d’Avignon” Picasso è in assoluto uno dei quadri più famosi di questo artista: terminato nel 1907, questa vasta composizione venne esposta per la prima volta nel 1916, ma ricevette fin da subito molte critiche per il tema rappresentato.

Prima di giungere alla versione finale de “Les demoiselles d’Avignon” Picasso, realizzò un gran numero di rielaborazioni e trasformazioni, che lo hanno portato poi a realizzare questa versione, la quale neanche quest’ultima può essere considerata la vera e propria versione finale, poiché così come la vediamo ora è l’ultima bozza realizzata dall’artista spagnolo, il quale ad un certo punto ha smesso di lavorarci sopra.

Lasciato nel proprio studio in mezzo a tante altre opere, questo lavoro riguardanti le donne di Picasso viene subito notato dagli amici dell’artista, i quali cominciano ad essere curiosi ed interessati a questa tela del pittore spagnolo, provando che, qualora fosse stata esposta al grande pubblico, sarebbe stata di grande interesse.

Proseguiamo con la lettura dell’opera di questo lavoro di Picasso: protagoniste sono les demoiselles, ovvero delle donne; in particolare, le donne di Picasso che fungono da soggetto per questa composizione lavorano in una casa d’appuntamenti, la quale, tra l’altro funge anche da cornice per tutto il quadro.

In origine, nella tela dovevano essere presenti oltre alle cinque donne, anche due uomini, i quali però sembrano essere scomparsi nel proseguire del lavoro. Proseguendo con la “Les demoiselles d’Avignon” analisi, possiamo notare che le due donne al centro sono nettamente differenti rispetto a quelle presenti ai lati della tela: mentre le due donne al centro della composizione hanno un volto umano, sembrerebbe che quelle ai lati (specialmente quelle sulla destra) abbiano delle facce che ricordano delle vere e proprie maschere. Si tratta di maschere africane, che proprio in quegli anni, stavano arrivando in gran numero a Parigi e che suscitavano l’interesse di moltissimi artisti, tra cui anche Picasso, il quale le include all’interno di questo lavoro.

Picasso “Les demoiselles d’Avignon” è un’opera di matrice cubista: l’artista elimina completamente la differenza tra spazi pieni e vuoti, trasformando la composizione in tanti piccoli solidi collegati tra loro, tutti inquadrati rispettando diversi punti di vista;  le demoiselles, divise in tante parti, sono realizzate seguendo una visione simultanea da più punti di vista contemporanei, portando Picasso ad anticipare una delle caratteristiche fondamentali del Cubismo e che renderà ancor più famoso il pittore spagnolo.

Concludendo “Les demoiselles d’Avignon” analisi, è possibile notare il collegamento presente tra il lavoro di Picasso e l’opera alla quale si è senza dubbio ispirato, ovvero Le grandi bagnanti” di Cézanne; a testimoniare la conoscenza da parte di Picasso dell’opera di Cézanne è la continua trasformazione e modifica dell’opera che sta realizzando, che lo portano a non discostarsi troppo dal lavoro al quale si è ispirato.

 

Les demoiselles d’Avignon di Pablo Picasso: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Guernica di Pablo Picasso: analisi completa dell’opera

$
0
0

Guernica di Pablo Picasso: analisi completa dell’opera
ArteWorld.

Andiamo a conoscere il quadro più conosciuto e popolare di Pablo Picasso, eccellente artista del Novecento, il quale durante la sua lunga carriera artistica, ha realizzato tantissime opere di grande valore e che lo hanno reso uno dei protagonisti assoluti della storia dell’arte contemporanea. Abbiamo già studiato ed approfondito lo studio riguardo una delle tele più importanti in assoluto di questo artista, intitolata Les demoiselles d’Avignon, un lavoro che segna l’ingresso nella fase cubista nella carriera di Picasso. Il quadro di cui andremo a parlare è intitolato “Guernica”.

Qui potrete trovare tutte le informazioni sul “Guernica” Picasso, quali data di realizzazione, dimensioni della tela, luogo nel quale è conservato attualmente ed ovviamente anche una descrizione approfondita dell’opera di Picasso, così da avere una panoramica completa del lavoro più importante del pittore spagnolo.

Guernica Pablo Picasso analisi

“Guernica” Pablo Picasso

Data di realizzazione: 1937

Dimensioni: 349 x 776 cm

Dove si trova: Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid

Il “Guernica” di Picasso è un’opera di fondamentale importanza: l’artista attraverso questo lavoro ha voluto ricordare la prima città nella storia ad essere stata colpita da un bombardamento aereo, il quale il 26 Aprile 1937 portò alla morte di tantissimi innocenti. Gli autori del bombardamento della città di Guernica furono i tedeschi, i quali, alleati con gli italiani e Francisco Franco (il quale voleva attuare un colpo di stato in Spagna), dimostrarono il proprio potere distruttivo, attaccando una città lontana dal conflitto e causando così la morte di molti civili.

Picasso, che durante quegli anni era al lavoro su un’altra tela che potesse rappresentare la Spagna all’Esposizione Universale di quegli anni, decise di cambiare radicalmente tema e denunciare questo atto di guerra, realizzando così il “Guernica” o el Guernica.

Tra le Picasso opere, questa senza dubbio è la più conosciuta: Pablo impiegò solo due mesi per realizzare questa mastodontica tela, cercando di ottimizzare i tempi attraverso degli studi costanti per rendere al meglio la scena.

Adesso effettuiamo la “Guernica” analisi: la complessa scena è stata realizzata seguendo i requisiti cubisti; proprio come in tante altre opere di Picasso, anche qui lo spazio è annullato attraverso la proposizione della della scena attraverso punti di vista simultanei e la totale assenza di colori serve a rendere ancor più drammatico l’evento rappresentato.

Al centro del “Guernica” Picasso, si trova un cavallo, il quale sembra essere terrorizzato o in preda al panico: guardando bene all’interno della bocca del cavallo, è possibile notare la presenza di una bomba; simbolicamente, questo animale, rappresentato in tal modo vuole alludere alla follia distruttiva dell’uomo, che distrugge completamente la quieta società di Guernica.

Spostando lo sguardo più in alto rispetto al cavallo appena citato. è possibile notare la presenza di una semplice lampada, presente nella stragrande maggioranza delle abitazioni; questo oggetto, posto volutamente in contrasto con il cavallo imbizzarrito, serve a rappresentare lo scontro tra la pacifica vita dei cittadini sconvolta dall’orrore dei bombardamenti. Questa lampada è molto interessante, poiché è molto simile a quella presente nei Mangiatori di patate” di Van Gogh; anche in questo caso, il richiamo al quadro del celebre pittore da parte di Picasso è più che volontario: egli vuole ricordare la familiarità e tranquillità rappresentati dal pittore olandese, da mettere in contrasto con la distruzione dipinti sul Guernica.

In “Guernica” Picasso, è da tenere in considerazione anche la presenza sulla sinistra di un toro: questo animale rappresenta la Spagna, la quale, è rimasta impietrita davanti alla mossa vigliacca dei nemici; ad enfatizzare maggiormente il concetto di una “guerra ad armi pari” è proprio il braccio con in mano una spada spezzata, presente nella parte inferiore, al centro della tela (la spada è il simbolo per eccellenza dello scontro con eguali possibilità da parte dei combattenti).

Picasso “Guernica” inoltre vede la presenza di tante altre figure, le quali però, non hanno alcun ruolo allegorico: ci sono tante persone trasformate e rese a malapena riconoscibili per enfatizzare ancor di più la distruzione portata dai bombardamenti: proprio sotto il toro si trova una mamma disperata, con il proprio bambino morto tra le braccia, ancor più sotto una testa mozzata giace sul terreno e poi sulla destra è presente un altro uomo che sta scappando, cercando di mettersi in salvo.

Di questo lavoro di Picasso, dato il forte significato, ne è stata realizzata una copia, che si trova proprio nella sala del Consiglio di Sicurezza ONU.

 

Guernica di Pablo Picasso: analisi completa dell’opera
ArteWorld.

Adorazione dei Magi di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro

$
0
0

Adorazione dei Magi di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Scopriamo un quadro di una delle artiste del Seicento più ammirate e studiate fino ai giorni nostri; la donna in questione è Artemisia Gentileschi, eccelsa pittrice, la quale ha realizzato delle opere di straordinario impatto e che con il passare dei secoli ha guadagnato una fama sempre crescente, che l’ha portata ad essere considerata una delle più grandi artiste dell’arte moderna italica. In questo articolo leggeremo tutti i dettagli del quadro “Adorazione dei Magi”.

Qui potrete trovare tutte le informazioni sul quadro di Artemisia Gentileschi “Adorazione dei Magi”; potrete leggere i dettagli tecnici: dimensioni, luogo di conservazione, data di realizzazione e successivamente potrete inoltrarvi a leggere e conoscere la descrizione della composizione realizzata da questa famosa pittrice.

Adorazione dei Magi Artemisia Gentileschi analisi

“Adorazione dei Magi” Artemisia Gentileschi

Data di realizzazione: 1636-1637

Dimensioni: NON DEFINITO

Dove si trova: Cattedrale di Pozzuoli, Pozzuoli

“Adorazione dei Magi” di Artemisia Gentileschi è un’opera nata nel diciassettesimo secolo per volontà del vescovo Martin de Léon y Càrdenas, il quale voleva far riscoprire le origini e le radici della religione cristiana nella zona di Pozzuoli. Per questa occasione, oltre ai molti altri artisti, anche ad Artemisia venne incaricata di realizzare un’opera che mettesse in risalto un evento importante alla base del Cristianesimo nei Campi Flegrei.

Questo lavoro venne realizzato per il coro del Duomo di Pozzuoli, ma purtroppo nel 1964 ci fu un grande incendio che portò gravissimi danni allo stesso edificio; fortunatamente alcune tele si salvarono, e mentre il Duomo veniva restaurato, le opere superstiti vennero conservate all’interno del Museo di San Martino, a Napoli; terminati i lavori al Duomo, le opere (tra cui anche “Adorazione dei Magi” di Gentileschi) tornarono nella propria collocazione originale, sena però più essere visibili al grande pubblico.

Riassunta la storia dell'”Adorazione dei Magi”, ora passiamo alla descrizione e lettura dell’opera: si tratta del tradizionale omaggio da parte dei Re Magi presso la capanna dov’è nato il piccolo Gesù Bambino; aguzzando lo sguardo è possibile notare, che differentemente dalla tradizione, i volti dei Magi presentino dei tratti spagnoli, ben lontani dalla veridicità storica, e realizzati appositamente per rendere omaggio ai committenti del quadro.

La dolcezza è il motore di tutta la composizione: la Vergine presenta Gesù Bambino ai re Magi, mentre uno di questi si china per avvicinarsi e rendere onore a Gesù. Nonostante la composizione sia fatta fondamentalmente con dei colori scuri, risaltano soprattutto le vesti dei re Magi, i quali tra l’altro sono rappresentati con delle dimensioni maggiori rispetto alla Vergine e il Bambino.

Adorazione dei Magi di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro
ArteWorld.


Nascita di san Giovanni Battista di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro

$
0
0

Nascita di san Giovanni Battista di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Analizziamo un importante lavoro realizzato da Artemisia Gentileschi, famosa pittrice del Seicento, la quale è stata autrice di grandi capolavori che al giorno d’oggi sono considerati dei veri e propri perni della storia dell’arte moderna. Abbiamo conosciuto qualche elemento legato al suo stile artistico attraverso l’analisi del quadro Adorazione dei Magi,un lavoro che da cinquant’anni non è più visibile pubblicamente. Oggi andremo a conoscere il lavoro intitolato “Nascita di san Giovanni Battista”.

Qui potrete leggere tutti i dettagli e le informazioni legate alla “Nascita di san Giovanni Battista” Artemisia Gentileschi: data di realizzazione, dimensioni, luogo di conservazione ed un’analisi della composizione per cogliere al meglio tutti gli elementi legati allo stile artistico di questa pittrice.

Nascita di san Giovanni Battista Artemisia Gentileschi analisi

“Nascita di san Giovanni Battista” Artemisia Gentileschi

Data di realizzazione: 1635

Dimensioni: 164 x 258 cm

Dove si trova: Museo Nacional del Prado, Madrid

Questo lavoro con protagonista san Giovanni Battista è stato realizzato da Artemisia Gentileschi per mezzo della commissione del Conte-Duca Olivares, viceré di Napoli; egli aveva richiesto per la sua abitazione a Madrid ben sei lavori a tre artisti: uno da parte di Artemisia Gentileschi, altri quattro dal pittore Massimo Stanzione ed un altro dall’artista Paolo Finoglia.

In “Nascita di san Giovanni Battista” Artemisia, viene rappresentato un evento narrato usualmente all’interno del Vangelo di Luca: secondo la tradizione, san Giovanni Battista nacque dai genitori, Zaccaria ed Elisabetta quando ormai erano già vecchi e gli venne data questa notizia dall’arcangelo Gabriele. Davanti a questa incredibile novità, Zaccaria non credeva che fosse una cosa possibile, e così Gabriele, per punire la sua sfiducia, lo rese temporaneamente muto.

Nella composizione della “Nascita di san Giovanni Battista” di Artemisia Gentileschi, vengono riportati diversi elementi: sulla destra sono rappresentate diverse ancelle che si prendono cura del piccolo san Giovanni, mentre sulla sinistra si trova Zaccaria e alle sue spalle, nel buio si trova Elisabetta, aiutata da un’ancella a riprendersi dopo il parto.

Tutti i parenti stavano gioendo per il lieto evento ed erano convinti che il bambino si sarebbe chiamato Zaccaria, proprio come il padre; Elisabetta, ricordando però la profezia dell’arcangelo Gabriele, decise di chiamarlo Giovanni; si può notare sulla sinistra del quadro la presenza di Zaccaria, il quale, non potendo parlare poiché privato della parola dall’arcangelo, sta scrivendo su un foglio il nome del figlio.

I fatti principali in questa “Nascita di san Giovanni Battista”, sono posti ai lati della composizione, dando maggiore centralità all’atmosfera familiare dell’evento: Zaccaria si trova all’estrema sinistra, Elisabetta alle sue spalle e san Giovanni Battista si trova leggermente sulla destra, mettendo così al centro della composizione una delle donne che ha assistito al parto, seduta sulla sedia e con le gambe accavallate, mentre guarda felice il piccolo pargolo.

Tecnicamente, il quadro è molto interessante, poiché, Artemisia, con un saggio utilizzo del chiaroscuro nella scena, mette in primo piano la nascita di san Giovanni e la certificazione del nome da parte di Zaccaria, lasciando temporaneamente da parte Elisabetta e l’ancella, ponendole in secondo piano al buio.

Nascita di san Giovanni Battista di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Autoritratto come martire di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro

$
0
0

Autoritratto come martire di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Scopriamo un interessante olio su tavola realizzato da Artemisia Gentileschi, popolare ed conosciuta artista del Seicento, la quale è passata alla storia grazie alla sua tecnica ed alcuni quadri carichi di dettagli e che si richiamano allo stile di Caravaggio; tra questi, abbiamo conosciuto già il quadro intitolato Nascita di san Giovanni Battista, che dimostra un grande utilizzo del chiaroscuro all’interno della composizione da parte di Artemisia Gentileschi. Oggi parleremo del quadro intitolato “Autoritratto come martire”.

Qui potrete leggere tutti i dettagli e le informazioni sul quadro “Autoritratto come martire” Artemisia Gentileschi: data di realizzazione, dimensioni, luogo di conservazione ed anche un’analisi approfondita del lavoro della famosa pittrice del Seicento.

Autoritratto come martire Artemisia Gentileschi analisi

“Autoritratto come martire” Artemisia Gentileschi

Data di realizzazione: 1615

Dimensioni: 31,7 x 24,8 cm

Dove si trova: Collezione privata

Non abbiamo abbastanza informazioni per scrivere la cronistoria che ha portato “Autoritratto come martire” a far parte di una cronistoria privata, ma ci sono anche altri misteri legato a questo quadro. Non è noto quale sia l’identità del committente, e soprattutto Artemisia Gentileschi era specializzata nella realizzazione di quadri di medio/grandi dimensioni, mentre questo lavoro è dissonante dalla sua usuale produzione.

In “Autoritratto come martire” viene rappresentata una donna con un turbante blu, capelli rosso rame, un peplo rosa che l’avvolge e nella mano che si intravede nella scena, si può notare che ella trattiene tra le mani una piccola palma, tradizionale simbolo dei martiri. Secondo gli innumerevoli studi effettuati su questo lavoro di Artemisia, è stato possibile riconoscere che il soggetto dipinto in questo quadro è la stessa artista all’età di ventidue anni: è stato possibile identificarla grazie ai tratti somatici che corrispondono perfettamente ad Artemisia Gentileschi poco più che ventenne.

Purtroppo, nonostante gli innumerevoli studi, non è stato possibile chiarire il motivo per il quale l’artista si è ritratta nelle vesti di martire. Si può denotare la grande abilità di Artemisia nell’utilizzo dei colori in questa scena: saltano subito all’occhio dell’osservatore il peplo rosa,il turbante blu chiaro e la palma verde chiaro, in netto contrasto con la pallida pelle della protagonista.

Autoritratto come martire di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Ritratto di un gonfaloniere di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro

$
0
0

Ritratto di un gonfaloniere di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Analizziamo un importante lavoro di Artemisia Gentileschi, pittrice di grande rilievo del Seicento, la quale ha fatto parlare molto di se, poiché si è affermata in un secolo durante il quale la professione dell’artista era tradizionalmente associata agli uomini e non c’era spazio per le donne. Il carattere deciso di Artemisia, associato all’abilità stilistica, ha permesso alla donna di realizzare delle straordinarie opere, come Autoritratto come martire. Oggi andremo a conoscere il quadro intitolato “Ritratto di un gonfaloniere”.

In questo articolo potrete leggere tutte le informazioni, dettagli e la descrizione completa del’opera “Ritratto di un gonfaloniere” Artemisia Gentileschi. Prima potrete trovare alcune informazioni di carattere tecnico, e successivamente anche tanti altri dettagli che permetteranno di conoscere al meglio questa composizione.

Ritratto di un gonfaloniere Artemisia Gentileschi analisi

“Ritratto di un gonfaloniere” Artemisia Gentileschi

Data di realizzazione: 1622

Dimensioni: 208 x 128 cm

Dove si trova: Palazzo d’Accursio, Bologna

Riguardo alla trasmissione dell’opera e di come questo “Ritratto di un gonfaloniere” sia giunto a Bologna, abbiamo poche informazioni, ma è possibile conoscere molto di questa composizione grazie agli innumerevoli dettagli presenti nel quadro.

Il “gonfaloniere” citato nel titolo di questo lavoro non è altro che un uomo che porta il “confalone” o anche la bandiera (o stendardo). In “Ritratto di un gonfaloniere” Artemisia Gentileschi, è possibile notare la presenza della bandiera citata nel titolo, nella parte in alto a destra della scena; il soggetto non presenta abbastanza dettagli che permettano di identificarlo: l’uomo indossa un’armatura scura, decorata con una fascia verde che attraversa la parte superiore della sua protezione.

Sul petto del soggetto, è possibile notare la presenza della “Croce dell’Ordine di San Maurizio”, un dettaglio più che sufficiente per definire che quest’uomo appartiene ad un ceto benestante. Sulla parte sinistra della tela, si trova un cimiero ricco di piume, rappresentato in modo eccezionalmente realistico.

Questa tela è stata firmata sul retro, ed inoltre viene riportata con precisione la data di realizzazione dell’opera: grazie a queste informazioni, è stato possibile associare in modo del tutto ufficiale il nome della pittrice di Roma a questo ritratto, permettendo di denotare la sua grande abilità stilistica.

I colori in “Ritratto di un gonfaloniere” Artemisia sono eccezionali: il netto contrasto tra l’armatura scura del soggetto e l’ambiente circostante permette di mettere in primo piano il nobile, riportato su tela con eccezionale realismo, soprattutto per la maniacale attenzione legata alla riproduzione dell’armatura del soggetto. Infine, il gioco di ombre nella scena dona maggiore realismo alla scena.

Ritratto di un gonfaloniere di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Ester e Assuero di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro

$
0
0

Ester e Assuero di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Scopriamo un quadro realizzato da Artemisia Gentileschi nel periodo durante il quale l’artista ha studiato e conosciuto le tecniche dei principali artisti veneziani del tempo. Artemisia Gentileschi, è stata una grande artista del Seicento, la quale è riuscita a farsi spazio in un mondo artistico dominato unicamente dagli uomini, e grazie alla sua straordinaria abilità stilistica, ha realizzato delle opere di grande interesse, come Ritratto di un gonfaloniere. Oggi andremo a conoscere il quadro intitolato “Ester e Assuero”.

Qui potrete leggere tutte le informazioni sul quadro “Ester e Assuero” Artemisia Gentileschi; potrete trovare le informazioni di ambito tecnico, quali data di realizzazione, dimensioni, luogo di conservazione e successivamente la descrizione approfondita della scena riportata su tela.

Ester e Assuero Artemisia Gentileschi analisi

“Ester e Assuero” Artemisia Gentileschi

Data di realizzazione: 1628-1635

Dimensioni: 208 x 273 cm

Dove si trova: Metropolitan Museum of Art, New York

Questo lavoro di Artemisia mette in risalto la lezione dei tipici artisti veneziani del tempo, ed in particolare del Tintoretto e degli artisti presenti nella bottega del Veronese. Entrambi i nomi appena citati, hanno realizzato prima di Artemisia questo stesso soggetto, derivante dalle storie del mondo ebraico. Artemisia Gentileschi, probabilmente, prima di realizzare la sua versione, aveva avuto occasione di poter studiare e ammirare dal vivo le versioni veneziane ed ha carpito alcuni elementi da questi lavori.

La storia rappresentata in “Ester e Assuero” di Artemisia Gentileschi, fa riferimento al Libro di Ester presente all’interno dell’Antico Testamento, che giusto un secolo prima era stato accettato dal Concilio di Trento: secondo la versione recente, Ester, dopo un digiuno lungo tre giorni, arriva dal Re Assuero per convincerlo ad organizzare un banchetto attraverso il quale avrebbe potuto distruggere il piano di cospirazione che aveva in mente il primo ministro del regno, con il fine di eliminare il popolo di Israele.

Artemisia Gentileschi, nella propria versione di “Ester e Assuero” rappresenta il momento topico della storia, ovvero il momento in cui la bella Ester, giunge davanti al re ormai priva di forze a causa del lungo digiuno, sorretta a malapena da due ancelle; sulla destra della tela, si trova il re Assuero, che si sta alzando dal trono, sorpreso dalla scena, e pronto ad intervenire.

I vestiti dei protagonisti, ed in particolare quello del re Assuero è del Seicento, è sfarzoso e ricco di decorazioni (inoltre indossa un cappello piumato); il suo abito è del Seicento e questo elemento permette di dedurre che l’artista ha preferito rendere molto più teatrale ed emozionante la scena, mettendo da parte però la verosimiglianza del testo biblico.

Il gioco di luci ed ombre in questa composizione, permette di mettere in primo piano le figure dei protagonisti, eliminando quasi del tutto ogni dettaglio dell’ambiente; il giallo e blu, posti in modo deciso sulla tela per riprodurre il vestito di Ester, sono le prime tonalità che saltano all’occhio dell’utente, e successivamente anche il verde scuro ed il rosso utilizzati per le vesti del re.

La grande attenzione ai dettagli di tutta la scena denotano la grande abilità pittorica di Artemisia Gentileschi, di cui molti aspetti ricordano Michelangelo Merisi da Caravaggio.

Ester e Assuero di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Madonna col Bambino di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro

$
0
0

Madonna col Bambino di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Scopriamo tutto quello che riguarda un fondamentale quadro nella produzione artistica di Artemisia Gentileschi, prolifica ed importante artista del Seicento, la quale è riuscita ad affermarsi in un contesto artistico dominato da sole figure maschili. Abbiamo già conosciuto alcuni dei suoi quadri, come ad esempio la riproduzione su tela della storia ebraica di Ester e Assuero, nella quale la pittrice dimostra di aver appreso appieno le caratteristiche della scuola veneziana. Oggi conosceremo il quadro intitolato “Madonna col Bambino”.

In questo articolo potrete leggere tutto ciò che riguarda “Madonna col Bambino” Artemisia Gentileschi; prima di tutto troverete tutte informazioni tecniche legate all’opera, quali data di realizzazione, dimensioni e luogo di conservazione; successivamente potrete leggere la descrizione approfondita dell’opera, così da avere una panoramica completa di questo quadro di Artemisia Gentileschi.

Madonna col Bambino Artemisia Gentileschi analisi

“Madonna col Bambino” Artemisia Gentileschi

Data di realizzazione: 1610-1611

Dimensioni: 116,5 x 86,5 cm

Dove si trova: Galleria Spada, Roma

Questo è uno dei lavori giovanili di Artemisia Gentileschi e rappresenta un soggetto molto in voga tra gli artisti del Seicento; protagonisti sono la Madonna con Gesù Bambino. L’opera è molto interessante, poiché pone proprio al centro della composizione le due figure indicate nel titolo dell’opera; la Madonna ed il Bambino sono stretti in un abbraccio ed è possibile notare che la Vergine con una mano sta riaggiustando la propria veste dopo aver allattato il piccolo, il quale teneramente da una carezza alla propria mamma.

Forte attenzione da parte di Artemisia Gentileschi in “Madonna col Bambino” è rivolta soprattutto alla realizzazione dei capelli del piccolo Gesù Bambino, molto realistici e carichi di dettagli; da non trascurare anche i forti panneggi della veste della vergine e del resto del suo vestiario appoggiato sulla sedia.

La fonte di luce esterna mette in pieno risalto i due protagonisti, lasciando completamente oscurato il resto della scena, facendo si che lo spettatore si concentri fondamentalmente sulla Madonna ed il Bambino. I colori della composizione sono molto caldi e conferiscono forte vivacità alla scena.

Trattandosi di un’opera giovanile di Artemisia Gentileschi, è possibile notare qualche piccolo difetto nella sua tecnica: la posizione della Vergine è troppo ricurva, il suo braccio sinistro è posto troppo in alto rispetto a quanto dovrebbe essere in realtà e le mani sono grosse e non sottili e delicate.

Madonna col Bambino di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro
ArteWorld.

Viewing all 581 articles
Browse latest View live