Ritratto di un gonfaloniere di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro
ArteWorld.
Analizziamo un importante lavoro di Artemisia Gentileschi, pittrice di grande rilievo del Seicento, la quale ha fatto parlare molto di se, poiché si è affermata in un secolo durante il quale la professione dell’artista era tradizionalmente associata agli uomini e non c’era spazio per le donne. Il carattere deciso di Artemisia, associato all’abilità stilistica, ha permesso alla donna di realizzare delle straordinarie opere, come “Autoritratto come martire“. Oggi andremo a conoscere il quadro intitolato “Ritratto di un gonfaloniere”.
In questo articolo potrete leggere tutte le informazioni, dettagli e la descrizione completa del’opera “Ritratto di un gonfaloniere” Artemisia Gentileschi. Prima potrete trovare alcune informazioni di carattere tecnico, e successivamente anche tanti altri dettagli che permetteranno di conoscere al meglio questa composizione.
Data di realizzazione: 1622
Dimensioni: 208 x 128 cm
Dove si trova: Palazzo d’Accursio, Bologna
Riguardo alla trasmissione dell’opera e di come questo “Ritratto di un gonfaloniere” sia giunto a Bologna, abbiamo poche informazioni, ma è possibile conoscere molto di questa composizione grazie agli innumerevoli dettagli presenti nel quadro.
Il “gonfaloniere” citato nel titolo di questo lavoro non è altro che un uomo che porta il “confalone” o anche la bandiera (o stendardo). In “Ritratto di un gonfaloniere” Artemisia Gentileschi, è possibile notare la presenza della bandiera citata nel titolo, nella parte in alto a destra della scena; il soggetto non presenta abbastanza dettagli che permettano di identificarlo: l’uomo indossa un’armatura scura, decorata con una fascia verde che attraversa la parte superiore della sua protezione.
Sul petto del soggetto, è possibile notare la presenza della “Croce dell’Ordine di San Maurizio”, un dettaglio più che sufficiente per definire che quest’uomo appartiene ad un ceto benestante. Sulla parte sinistra della tela, si trova un cimiero ricco di piume, rappresentato in modo eccezionalmente realistico.
Questa tela è stata firmata sul retro, ed inoltre viene riportata con precisione la data di realizzazione dell’opera: grazie a queste informazioni, è stato possibile associare in modo del tutto ufficiale il nome della pittrice di Roma a questo ritratto, permettendo di denotare la sua grande abilità stilistica.
I colori in “Ritratto di un gonfaloniere” Artemisia sono eccezionali: il netto contrasto tra l’armatura scura del soggetto e l’ambiente circostante permette di mettere in primo piano il nobile, riportato su tela con eccezionale realismo, soprattutto per la maniacale attenzione legata alla riproduzione dell’armatura del soggetto. Infine, il gioco di ombre nella scena dona maggiore realismo alla scena.
Ritratto di un gonfaloniere di Artemisia Gentileschi: analisi completa del quadro
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