Voglio farti conoscere un lavoro estremamente emotivo. Questa tela l’ha realizzata Francesco Hayez, uno dei pittori più abili e conosciuti della storia dell’arte italiana dell’800. Sicuramente avrai sentito parlare di lui per il suo capolavoro intitolato il bacio, ma posso assicurarti che ci sono altri lavori che vale davvero la pena conoscere, come ad esempio quello di cui ti parlo ora intitolato Malinconia.
Ma prima di andare avanti e raccontarti tutto di questo quadro, devo fare assolutamente una precisione.
Il titolo di questa tela di Hayez Malinconia ma devi sapere che esiste un’opera molto simile (realizzata lo stesso anno e con qualche piccola modifica) intitolata Pensiero malinconico.
Ma non preoccuparti: in questo articolo ti mostrerò quali sono le differenze e le somiglianze tra i 2 lavori.
Detto ciò, ci sono un un po’ di cose che devo dirti a proposito di tale quadro, e per farlo ho deciso di scrivere questo articolo.
Quando avrai finito di leggerlo, ti assicuro che:
- Conoscerai gli aspetti più caratteristici del Francesco Hayez stile artistico
- Scoprirai qual è il significato di questa tela e perché è considerata una dei capolavori assoluti dell’artista
- Capirai le differenze e gli elementi in comune presenti tra questa tela ed il Pensiero Malinconico dello stesso anno
E molto altro ancora.
Sei pronto per conoscere per bene questo lavoro? Cominciamo!
Data di realizzazione: 1840-1842
Dimensioni: 138,6 x 104 cm
Dove si trova: Pinacoteca di Brera, Milano
STORIA
Voglio essere sincero.
Non c’è nulla da dire riguardo la storia di questa tela.
Come mai?
Ora ti spiego.
Diversamente da altri quadri che alle loro spalle vantano vicende avventurose, misteri, eccetera (come ad esempio la Vergine delle rocce di Leonardo da Vinci) qui la storia è molto più semplice.
Hayez Francesco nella prima metà dell’800 è un artista di successo e conosciuto in tutta Italia.
Ah si?
Già.
Ha dimostrato a tutti la sua grande abilità pittorica e questo gli ha permesso di ottenere incarichi anche da clienti molto ricchi.
Questo è il momento migliore della carriera di Hayez.
Per darti un’idea, devi sapere che sono gli stessi anni in cui il Romanticismo riscuote grande successo tra poeti, autori, scultori ed artisti.
L’Hayez pittore è consapevole della crescente popolarità di questa corrente e, volendo cavalcare l’onda, decide di realizzare delle tele che abbiano al loro interno degli elementi romantici.
Ed è così che è nata la Malinconia e subito dopo il Pensiero malinconico Hayez.
Sai come Malinconia è arrivata alla Pinacoteca di Brera?
Tutto merito del marchese Filippo Ala Ponzoni.
Alla fine dell’800 il quadro di Francesco era di sua proprietà ed al momento della sua morte ha deciso di lasciarlo in eredità alla Pinacoteca di Brera.
DESCRIZIONE
Guarda attentamente quest’opera.
Te lo dico immediatamente, così ti risparmio la fatica.
Si tratta di un’opera allegorica, e tra poco ti mostrerò il suo significato.
Devi sapere che negli anni in cui è nato questo lavoro, Hayez sta lavorando senza sosta su molte tele con protagoniste esclusive le donne.
Ma non si tratta di donne qualunque.
Hai notato che non c’è nessun’altra persona in questa scena?
La donna è sola ed è appoggiata con il gomito destro sulla balaustra di marmo accanto a lei.
Nella parte in basso a sinistra della composizione c’è un vaso con molti fiori diversi.
Ma è inutile girarci intorno.
È lei la protagonista indiscussa dell’opera.
Hayez la ritrae girata leggermente di tre quarti ed occupa la sezione centrale della scena.
I suoi capelli sono di colore scuro e sono sciolti; in questo modo cadono sulla spalla sinistra lasciata scoperta dal vestito.
Sai che questo non è un ritratto come tutti gli altri?
Il motivo è semplice.
Nei secoli precedenti i protagonisti dei ritratti venivano rappresentati frontalmente mentre fissavano l’osservatore.
Questa tecnica è stata utilizzata per tantissimo tempo.
Fino a quando, pittori come il Tintoretto (con il ritratto del Conte Antonio Porcia) e Raffaello Sanzio (con il ritratto di un giovane uomo) hanno tentato un approccio diverso, ponendo i loro protagonisti di tre quarti.
Ed hanno fatto bene.
Hayez decide di seguire il loro esempio.
So cosa stai pensando.
È davvero così importante la posizione della protagonista?
Assolutamente si.
Girata in questo modo possiamo guardare il suo volto senza difficoltà, ammirare la sua espressione e capire le sue emozioni.
C’è qualcosa che non va.
Osserva i suoi occhi.
Non trovi che siano un po’ troppo gonfi?
Questo significa soltanto una cosa: stava piangendo.
La donna di questo ritratto rispecchia al 100% la malinconia.
Ed anche l’ambiente che la circonda è molto importante.
Alle sue spalle c’è un enorme muro praticamente vuoto.
Perché non c’è nulla?
In questo modo non hai alcuna distrazione e la tua attenzione deve ricadere sulla triste protagonista.
Ricordi i fiori di cui ti ho parlato prima?
Voglio dirti la verità.
C’è un’atmosfera di mistero che aleggia in tutta l’opera, ma quei fiori sono straordinariamente reali.
Alcuni petali sono addirittura caduti sulla balaustra più sotto.
Per non parlare dei colori.
Sono eccezionali, molto vividi e ricordano lo stile tipico della pittura veneziana.
Ma ora basta parlare di dettagli.
So cosa ti stai chiedendo.
Qual è il senso di quest’opera? Si tratta davvero di una delle Hayez opere più importanti?
Certo che si.
Ed ora ti spiego il perché.
Quando il famoso pittore ha dipinto questa tela devi sapere che il Risorgimento ha fatto il suo corso.
Hayez ha sempre avuto delle grandi speranze in quel periodo.
Pensava che il suo paese avrebbe potuto riscattarsi e rivestire un ruolo fondamentale nella storia.
Ma non è andata così.
Così ha riversato la sua tristezza e frustrazione nell’arte.
La tela di cui ti sto parlando – in particolare – simboleggia la malinconia che prova.
E lo si vede soprattutto nel vestito della donna.
È di un grigio traslucido pieno di pieghe, in mezzo alle quali emerge un cordoncino con un crocifisso.
Questo abbigliamento le dona un aspetto molto trasandato che rincara ulteriormente la sensazione di depressione e tristezza che si respira in tutta l’opera.
Ma aspetta un momento.
Quando ho iniziato questo articolo di ho parlato di un’altra tela, molto simile a questa.
È il lavoro di Francesco Hayez pensiero malinconico.
Ricordi?
Lo so: questi due lavori sono quasi identici.
Ma ci sono anche delle differenze.
E quali sarebbero?
Il vestito della protagonista, ad esempio.
Nel Pensiero malinconico la donna indossa un abito molto più scollato che le lascia il seno quasi del tutto scoperto.
E poi ci sono le mani.
Se nel quadro originale la donna le mantiene intrecciate, qui invece le lascia cadere in basso senza forza.
Infine l’espressione.
Se in Malinconia la protagonista aveva già una faccia molto triste, nella seconda tela è ancora più depressa.
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