Voglio farti conoscere la storia di un’opera che è entrata nella storia. Sono sicuro che – dopo averla vista – ti sembrerà molto semplice, ma non è così. Ci sono una serie di dettagli che devono essere approfonditi e che sono davvero interessanti. L’autore di questo capolavoro è Jean Francois Millet: lui è stato un pittore realista dell’800 ed è diventato famoso per la sua innovativa visione dei contadini e lavoratori nelle sue opere. Oggi te lo farò conoscere meglio parlandoti del Seminatore.
Te lo dico in anticipo.
Non ti parlerò soltanto della versione più popolare conservata a Boston.
In questo articolo ti racconterò di tante varianti del suo capolavoro e ti farò conoscere i dettagli più importanti.
Per evitare di fare troppa confusione ho diviso l’articolo in tante sezioni diverse: ciascuna di esse è dedicata ad una particolare versione del Seminatore.
Quando avrai finito di leggere questo testo, posso assicurarti che:
- La storia del quadro il Seminatore non avrà più alcun segreto per te
- Scoprirai tutte le differenze e le somiglianze tra le tante versioni dell’opera
- Capirai il perché questo quadro è stato considerato scandaloso alla prima apparizione in pubblico
E molto altro ancora.
Sei pronto per conoscere per bene questa meravigliosa serie di opere? Cominciamo!
Sei pronto per conoscere per bene questa leggendaria serie? Cominciamo!
IL SEMINATORE DEL MUSEUM OF FINE ARTS BOSTON
In questa sezione ti dirò tutto quello che devi sapere a proposito della versione più popolare del seminatore Millet conservato al Museum of Fine Arts di Boston.
Data di realizzazione: 1850
Dimensioni: 101,6 x 82,6 cm
Dove si trova: Museum of Fine Arts, Boston
STORIA
Voglio farti capire com’è nato questo capolavoro.
Facciamo un passo indietro.
Chi è Millet?
Lui è un ragazzo come tutti gli altri ed è nato in un piccolo villaggio chiamato Gruchy che si trovava in Normandia (nel nord della Francia).
Ha avuto un’infanzia normale.
Lui ha:
- Frequentato la scuola
- Ha studiato ciò che doveva
- Ha compreso il latino grazie ad una coppia di sacerdoti
Poi è cresciuto.
Così è andato a Cherburg per studiare i ritratti.
Perché? Già sapeva di voler fare il pittore?
Assolutamente no.
A quel tempo Jean-François Millet non aveva la più pallida idea di cosa gli avrebbe riservato il futuro.
Passano altri anni e finalmente scopre la sua vocazione.
Vuole realizzare i ritratti.
Così lavora duramente e migliora le proprie abilità.
Alla fine decide di mettersi alla prova e fa giudicare i suoi lavori alla commissione del Salon di Parigi.
Ma i lavori non sono abbastanza interessanti per i giudici e così vengono rifiutati.
Ma Millet non si arrende.
In seguito conosce altri pittori e parlando con loro, scoprono di avere qualcosa in comune.
Tutti loro vogliono dipingere dei tranquilli ed incontaminati paesaggi di campagna.
E perché proprio dei paesaggi di campagna?
Perché – in quel periodo – tutti ne vanno matti.
Soprattutto i nobili ed i benestanti.
Loro fanno a gara e spendono un sacco di soldi per mettere sui muri delle loro case un quadretto del genere.
So cosa stai pensando.
Perché ti racconto tutto questo? Cosa c’entra con il Seminatore dipinto?
Ci sto arrivando e ti assicuro che tutta questa storia ha a che fare con il capolavoro di Millet.
Dopo la conoscenza con altri colleghi, il pittore prosegue con i dipinti.
Poi un giorno riceve un’incarico statale.
Questo è un momento di svolta per la sua carriera.
Qui Millet si gioca tutto.
E sai cosa fa?
Invece di dipingere un “normalissimo” quadro come tutti gli altri, cambia idea.
Sceglie di rappresentare dei contadini al lavoro.
E cosa c’è di strano?
Hai ragione.
Molti altri prima di Millet avevano già dipinto degli agricoltori all’opera.
Ma non ti ho detto una cosa.
A differenza dei suoi colleghi, Millet decide di rappresentarli in modo realistico mettendo su tela la durezza, le sofferenze ed i sacrifici che sono costretti ad affrontare ogni giorno.
Così arriva il 1850.
In quell’anno il pittore decide di ripresentarsi al Salon con il Seminatore quadro.
Potrai immaginare cosa sia successo.
Quando i giudici e le persone guardano quest’opera sono scandalizzati.
E perché?
Perché non si aspettavano di vedere un quadro così duro e realistico.
Ma c’è dell’altro.
Devi sapere che nel 1848 c’è stata una rivolta da parte dei lavoratori i quali si sono riuniti sotto un unico fronte.
Quello dei “Diritti universali al lavoro”.
Questo evento avrebbe portato poi alla creazione della seconda Repubblica Francese.
La ribellione dei lavoratori ha causato molti danni ai loro padroni ed i ricchi che li sfruttavano continuamente.
Con questa tesa situazione politica il quadro di Millet non ha fatto altro che riaccendere la discussione.
I conservatori hanno disprezzato apertamente il lavoro del pittore francese.
Per quale motivo?
Perché sanno bene che in quella tela sono rappresentate le vere condizioni dei lavoratori di quel tempo.
Non c’è più spazio per dipinti fantasiosi ed agricoltori rappresentati come degli antichi eroi.
Ora è il tempo di lasciare spazio alla realtà.
Ma dopo lo scandalo arriverà il successo.
Quando Millet dipinse il Seminatore sapeva che – in un modo o nell’altro – sarebbe entrato nella storia.
DESCRIZIONE
Guarda con attenzione quest’opera.
Non notare il protagonista è impossibile.
Si tratta di un contadino impegnato a gettare i semi sul campo.
I raggi di un sole mattutino lo stanno illuminando, permettendoci di riconoscere il colore dei suoi vestiti.
Che genere di vestiti indossa?
Sono degli abiti molto semplici.
Ti ricordo che stiamo parlando di gente molto povera.
E Millet vuole realizzare un quadro realista.
Per questo motivo i vestiti del contadino sono estremamente semplici e privi di fronzoli.
Per farti capire di cosa sto parlando, ti basta guardare da più vicino le sue calzature.
Ma cos’è quella sacca che regge davanti al petto?
È un sacco che con dentro i semi che deve spargere.
Per evitare che cada, l’uomo li regge con il braccio destro e si è annodato la busta attorno al busto.
Nel frattempo usa la mano sinistra per lanciare i semi a terra.
Adesso guarda a sinistra, alle spalle del protagonista.
Lo vedi il gruppo di corvi?
Stanno volando molto bassi e stanno mangiando tutti i semi che il contadino ha gettato a terra con fatica.
Gli uccelli stanno mandando all’aria ore ed ore di stancante lavoro.
E questa è soltanto una delle tante difficoltà che i contadini devono affrontare ogni giorno.
Ma vogliamo parlare dell’ambiente? Non ti sembra un po’ troppo vuoto?
In effetti non ci sono molti dettagli.
C’è soltanto questo sterminato campo di terra che si estende per moltissimi metri.
Nella parte alta, a fare da contrasto alla terra c’è un cielo scuro e con un filo di luce.
Ma è proprio questo che rende Millet diverso da tutti i suoi colleghi.
Cioè?
I pittori appartenenti alla scuola di Barbizon (sono pittori realisti che realizzano opere paesaggiste) preferiscono dipingere tele con protagoniste delle meravigliose foreste ed ambienti spettacolari.
Ma questo lavoro di Millet Seminatore è tutta un’altra storia.
A lui non importa niente di realizzare quadri con scorci spettacolari.
Vuole che ci concentriamo soltanto sul protagonista e nient’altro.
Vuole farci capire quanto sia duro il suo lavoro.
Ma il pubblico del 1850 non è ancora pronto ad affrontare una realtà così.
A quel tempo tutti vogliono rimanere emozionati davanti a dei paesaggi colorati e fantastici.
Questo è – senza dubbio – un lavoro che nessuno si aspettava.
E per destare ancora più scalpore sai cos’ha fatto Millet?
Ha usato un punto di vista molto particolare.
Cioè?
Per capire di cosa sto parlando ti basta dare un’occhiata alle dimensioni del protagonista.
Non trovi che sia un po’ troppo grande rispetto a tutto il resto?
Ma non si tratta di un errore, tranquillo.
Millet l’ha fatto apposta.
Utilizzando una prospettiva molto più bassa rispetto al normale ha “trasformato” il suo contadino in un gigante.
In poche parole è come se noi stessimo guardando questo seminatore dal basso verso l’alto.
E poi c’è dell’altro che voglio dirti.
L’artista ha lavorato molto attentamente sull’anatomia del protagonista.
I muscoli ed il suo movimento dinamico mi ricordano molto le muscolose figure di Michelangelo Buonarroti.
La vedi quella luce in alto? Sai da dove proviene?
Da destra.
Dai colori e dal forte contrasto con le nuvole scure probabilmente è l’alba.
La giornata di lavoro è appena iniziata.
Adesso guarda nuovamente il protagonista.
Noti niente di strano?
Il seminatore di Millet è un uomo misterioso.
Indossa un cappello abbastanza ampio che gli copre la metà superiore della faccia.
È impossibile dire con precisione chi sia.
Ma questo non ci interessa.
Voglio che tu guardi attentamente la sua espressione.
Guardandola con attenzione noterai che ha una faccia mista tra sforzo, tristezza e determinazione.
Il contadino sa bene quali ostacoli deve affrontare ogni giorno, ma non si arrende.
Anche i colori che J Francois Millet ha utilizzato hanno a che fare con il mondo della terra.
Il marrone e le altre tonalità presenti danno la sensazione di osservare un ambiente sporco e scuro.
Perché ha scelto proprio questi colori?
Per rendere la sua scena ancora più scandalosa.
E poi anche per dimostrare di essere un pittore che conosceva i pittori antichi.
Che significa?
I colori della terra sono stati utilizzati da altri leggendari pittori che hanno preceduto Millet.
Ad esempio?
Dà un’occhiata all’Annunciazione di Leonardo da Vinci e lo Sposalizio della Vergine di Raffaello.
È vero.
Nelle 2 opere qui sopra ci sono anche altri colori come il rosso ed il blu che si vedono nei vestiti dei protagonisti.
Ma i toni che dominano le composizioni sono altri, come ad esempio il marrone che caratterizza gli edifici che fanno da sfondo allo sposalizio o il verde del giardino dove avviene l’Annunciazione.
Oltre ai colori, nel quadro di Millet c’è anche un meraviglioso dinamismo.
La scena è molto attiva e nulla è statico.
L’attenzione ai movimenti è sottolineato anche dalla prospettiva più bassa (di cui ti parlavo prima) che mette in risalto il protagonista.
Poi Millet ha previsto tutto.
Nel momento stesso in cui ha presentato quest’opera al Salon, sapeva perfettamente che l’avrebbero vista nobili e ricchi.
Sono quelle persone che non immaginano lontanamente quanto sia dura la vita in campagna.
Guardare con i loro occhi quanto sia diversa la vita lontano dalla città li ha scioccati.
C’è un ultimo particolare di cui voglio parlarti.
Mi riferisco all’uomo in secondo piano sulla destra.
Si tratta di un altro lavoratore intento a preparare il campo per i seminatori aiutandosi con l’aratro trainato da una coppia di mucche.
Poi è rappresentato di spalle ed in modo obliquo per enfatizzare il suo movimento.
IL SEMINATORE DEL NATIONAL MUSEUM WALES
Qui puoi leggere tutto quello che devi sapere sul quadro di Millet il Seminatore conservato a Cardiff, in Galles.
Data di realizzazione: 1847-1848
Dimensioni: 95,3 x 61,3 cm
Dove si trova: National Museum Wales, Cardiff
Questa versione è stata realizzata 2 (al massimo 3) anni prima del quadro che poi Millet presenterà al Salon.
Il suo capolavoro non è nato da un giorno all’altro.
Il pittore ha lavorato molto duramente ed ha dovuto:
- Sviluppare uno stile personale
- Ricercare un soggetto in grado di destare scalpore
I suoi sforzi alla fine sono stati ripagati.
Il Seminatore è ciò che fa al caso suo.
Il seminatore era il soggetto perfetto.
Ma questa versione di Galles cos’ha di diverso dall’opera più famosa?
In realtà cambiano molte cose.
Cominciamo dal protagonista.
Nel quadro del 1850 il contadino rappresentato da Millet si muove con un atteggiamento fiero e nello stesso tempo stanco per la sua condizione sociale.
In quest’opera del 1847-1848 il muscoloso protagonista lascia spazio ad un uomo più anziano e molto più piccolo.
Ha la schiena piegata a causa degli sforzi ed il suo volto è segnato dalla stanchezza.
I vestiti invece?
I colori sono molto simili ma questa versione del Galles i particolari sono a malapena accennati.
A questo proposito voglio farti notare un’altra cosa.
Ricordi che nel quadro più famoso si vedevano addirittura i semi nella mano sinistra del contadino?
Bene.
In questo lavoro non si vedono proprio.
Ora dà un’occhiata al cielo.
È molto simile alla versione finale, anche se i colori cambiano leggermente.
Le nuvole scure occupano gran parte del cielo, lasciando uno sprazzo di luce in alto a destra.
Ricordi i corvi e l’uomo con l’aratro che nel quadro di Boston erano in secondo piano?
Qui la situazione è un po’ diversa.
Che significa?
Ora ti spiego.
I corvi ci sono sempre e sono impegnati a mangiare i semi sparsi in precedenza dal contadino.
Ti dirò di più.
In questo lavoro i corvi sono molti di più rispetto al quadro finale e sembrano quasi confondersi con l’oscurità del cielo.
L’uomo con l’aratro invece?
È sparito.
Al suo posto c’è una coppia di bovini a pascolare.
IL SEMINATORE DEL WALTERS ART MUSEUM
Voglio parlarti del quadro di Millet il Seminatore conservato al Walters Art Museum di Baltimora, negli Stati Uniti.
Data di realizzazione: 1865
Dimensioni: 43,5 x 53,5 cm
Dove si trova: Walters Art Museum, Baltimora
So qual è la prima domanda che vuoi farmi.
Come ha fatto un quadro di Millet a finire negli Stati Uniti?
Ora ti racconto tutto.
Millet ha realizzato questa tela nel 1865, molti anni dopo lo scandalo dell’originale Seminatore presentato al Salon di Parigi nel 1850.
Molto è cambiato da quell’anno.
Negli anni ’60 dell’800 il pittore è diventato molto famoso.
Le sue tele realiste ora riscuotono successo ovunque.
Questo vuol dire che ci sono molte persone disposte ad acquistarle.
Ed è grazie ad un acquirente che la tela è arrivata a Baltimora.
In origine il lavoro di Millet si trovava in Francia, a Montignac.
Poi nel 1884 William T.Walters l’ha acquistata e l’ha portata a Baltimora.
Poi 10 anni dopo Henry Walters l’ottiene in eredità.
Henry a sua volta decide di donarla al pubblico mettendola in mostra al Walters Art Museum nel 1931.
Questa è la sua storia.
Adesso guarda l’opera.
È molto diversa dal quadro del 1850?
In effetti sì.
Per prima cosa, quest’opera è stata realizzata con i pastelli.
Con questa tecnica tutti i dettagli della scena sono molto più nitidi e precisi.
Ma devo essere sincero.
In realtà non è tutto così dettagliato.
Ah no?
Dà un’occhiata ai vestiti del protagonista.
Sono molto più semplici e dettagliati rispetto alla versione più famosa.
Poi c’è una novità.
Alla sinistra del contadino Millet aggiunge un sacco con dei semi appoggiato a terra.
Il protagonista regge con un braccio il solito sacco pieno di semi che deve spargere.
Adesso dà un’occhiata al cielo.
È molto più luminoso rispetto al quadro del 1850.
I raggi del sole filtrano con potenza tra le nuvole che cercano di coprirlo inutilmente.
Alle spalle del seminatore c’è il solito stormo di corvi che punta i semi già lasciati a terra dal contadino, mentre altri di loro volano più in alto.
A destra c’è l’uomo con l’aratro e con i bovini.
Diversamente dal lavoro del 1850, in questo caso Millet lo ha a malapena schizzato e l’ha reso molto scuro a causa della forte luminosità che avvolge tutta la scena.
E poi c’è una novità.
Cioè?
Guarda attentamente lo sfondo.
Hai visto la sagoma della torre?
Millet non se la è inventata.
Quella è la torre del comune di Chailly.
È una piccola cittadina vicino alle campagne di Barbizon.
IL SEMINATORE DEL CLARK ART INSTITUTE
Voglio parlarti del capolavoro di Millet conservato al Clark Art Institute di Williamstown, negli Stati Uniti.
Data di realizzazione: 1865
Dimensioni: 47 x 37,5 cm
Dove si trova: Clark Art Institute, Williamstown
Quest’opera è stata realizzata nello stesso periodo del Seminatore conservato al Walters Museum.
Se confrontiamo queste 2 versioni noterai alcune interessanti somiglianze.
Il quadro conservato al Clark Art Institute è stata realizzata con dei pastelli.
Diversamente dalla versione principale dell’opera, qui manca il tocco di precisione che caratterizza la scena.
Guarda attentamente questo lavoro.
C’è il contadino intento a spargere i semi; si trova al centro dell’opera ed attorno a lui si stende un immenso campo di terra.
Dietro di lui a destra si intravede la sagoma in controluce dell’uomo che conduce l’aratro con i bovini.
A proposito di sagome c’è un’altra cosa che devi sapere.
Cioè?
Sullo sfondo puoi facilmente riconoscere la torre di Chailly.
È la stessa identica torre che si vede anche nel Seminatore del Walters Museum, anche se in questo lavoro è delineata con maggiore precisione.
Ma c’è dell’altro.
Ricordi che nelle altre versioni di quest’opera l’azione è ambientata all’alba?
Qui invece no.
Il sole è già alto nel cielo e le nuvole lo coprono leggermente.
Per via di questo dettaglio nella scena prende vita un bellissimo gioco di luci.
Voglio dirti un’ultima cosa.
Sulla parte sinistra di questa scena c’è l’immancabile stormo di corvi che vola in modo confuso alle spalle del protagonista.
IL SEMINATORE DEL THE FRICK PITTSBURGH
Voglio dirti tutto quello che devi sapere a proposito del Seminatore di Millet conservato a Pittsburgh.
Data di realizzazione: 1865
Dimensioni: 30,8 x 24,3 cm
Dove si trova: The Frick, Pittsburgh
Diversamente dalle altre versioni dell’opera, questa – in particolare – è stata realizzata con dei pastelli su carta marrone.
Ma sicuramente te ne sarai già reso conto data l’incontrastata presenza del marrone in tutta la scena.
Cos’ha di diverso rispetto al quadro del 1850?
Le dimensioni del protagonista per esempio.
Nel quadro originale il contadino è gigantesco mentre qui no.
Anche il terreno cambia.
Nel quadro del 1850 l’ambiente non sembra più una collina ma assomiglia ad una pianura.
Sul lato destro c’è l’aratro trainato dai bovini; sono a malapena schizzati e non sono molto dettagliati.
L’unico colore che contrasta con il marrone presente in tutta la scena è la maglia del contadino.
È di un blu molto debole e che risalta a malapena davanti alla prepotente presenza del marrone.
Adesso guarda alle spalle del protagonista.
Quella è la sagoma della torre di Chailly e si vede anche un piccolo stormo di corvi.
Le nuvole coprono tutto il cielo e spunta qua e là qualche raggio di sole, soprattutto in direzione dell’uomo con l’aratro.
IL SEMINATORE DEL METROPOLITAN MUSEUM OF ART
Voglio parlarti del Seminatore di Millet conservato al Metropolitan Museum of Art di New York.
Data di realizzazione: 1851
Dimensioni: 27,9 x 20 cm
Dove si trova: Metropolitan Museum of Art, New York
C’è una cosa che devi sapere.
Questa è una litografia.
Che cos’è?
In poche parole si tratta di una stampa di un disegno di Millet.
Questa è stata realizzata nel 1851.
Soltanto un anno dopo lo scoppio dello scandalo al Salon avvenuto per l’esposizione del Seminatore originale di Millet.
Confrontiamo questa litografia con quel quadro.
Non trovi che siano molto simili?
Guarda il protagonista.
In entrambe le versioni il contadino è gigantesco.
In tutti e 2 i lavori si vedono sia i corvi che l’uomo con l’aratro trainato dai bovini.
Ma non è tutto identico.
Cioè?
I corvi sono in una posizione differente rispetto al quadro del 1850.
Poi l’uomo con l’aratro si muove con meno sforzo rispetto a quello dipinto nel quadro a colori.
L’ambiente invece?
Guarda attentamente il profilo della collina che si vede alle spalle del seminatore.
È chiaro.
Nella litografia la differenza tra la parte sinistra e quella destra è molto più evidente che nel quadro originale.
C’è un’altra cosa.
In questa versione del Seminatore il contrasto tra sole e nuvole è più evidente che nell’opera originale.
IL SEMINATORE DEL DAVISON ART CENTER
Voglio dirti un paio di cose sul Seminatore di Millet conservato al Davison Art Center, negli Stati Uniti.
Data di realizzazione: 1851-1879
Dimensioni: 36 x 27 cm
Dove si trova: Davison Art Center, Middletown
Voglio essere sincero.
Quest’opera è identica a quella conservata al Metropolitan Museum of Art (di cui ti ho parlato poco fa).
C’è qualche differenza secondo te?
IL SEMINATORE DEL NATIONAL ART GALLERY DI WASHINGTON
Voglio farti conoscere tutti i dettagli del quadro del Seminatore di Millet conservato alla National Gallery of Art di Washington.
Data di realizzazione: ??
Dimensioni: 37 x 25,5 cm
Dove si trova: National Art Gallery, Washington
Questo disegno è completamente differente da tutte le altre versioni di cui ti ho parlato finora.
Questo è uno studio del futuro capolavoro.
Ci sonno le misure dei dettagli e le proporzioni del protagonista.
Ed il paesaggio?
Millet non lo aveva ancora realizzato.
Qui si vede soltanto una linea alle spalle del seminatore.
Forse è il profilo della futura collina.
Non c’è altro.
IL SEMINATORE DEL KRÖLLER-MÜLLER
Qui puoi leggere tutto quello che devi sapere a proposito del capolavoro di Millet conservato al Kröller-Müller Museum nei Paesi Bassi.
Datadi realizzazione: 1851
Dimensioni: ??
Dove si trova: Kröller-Müller Museum, Otterlo
Questo lavoro è molto simile a quello conservato al Metropolitan Museum of Art ed a quello del Davison Center.
Questa è una stampa priva di colori.
Millet l’ha realizzata un anno dopo lo scandalo del Salon.
Il seminatore è in primissimo piano ed assomiglia molto a quello che si vede nel quadro originale.
Si vede sia l’uomo con l’aratro trainato dai buoi ed i corvi.
Ma non c’è alcuna traccia della torre di Chailly.
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