Voglio raccontarti la storia di un quadro nostalgico. Probabilmente non avrai mai sentito parlare di questa tela, ma ti assicuro che ne vale davvero la pena conoscerlo nei dettagli. L’autore di questo capolavoro è Francesco Hayez, un pittore italiano dell’800 passato alla storia soprattutto per il suo quadro Il bacio. Ho intenzione di farti conoscere meglio questo artista parlandoti del quadro intitolato Pietro Rossi prigioniero degli scaligeri.
Ci sono un po’ di cose che devo dirti a proposito di questo lavoro e per riassumere tutto in modo semplice ho deciso di scrivere questo articolo.
Quando avrai finito di leggerlo, ti assicuro che:
- Capirai chi era Pietro de Rossi e ti racconterò la sua storia
- Scoprirai la ragione per cui Hayez ha deciso di dedicare un’opera dedicata proprio a Pietro Rossi
- Conoscerai i dettagli ed i particolari più importanti di tutta la composizione
E molto altro ancora.
Sei pronto per conoscere per bene questo dipinto? Cominciamo!
Data di realizzazione: 1818-1820
Dimensioni: 157,5 x 131 cm
Dove si trova: Collezione San Fiorano, Milano
STORIA
Per quale motivo Francesco ha deciso di realizzare questa tela?
Ora ti racconto tutto.
Nel 1820 a Brera c’è una mostra a cui il pittore vuole, anzi deve partecipare.
Perché?
Lui ha già ottenuto successo in altre parti d’Italia e Brera è una tappa a cui non può mancare.
Così realizza quest’opera e la spedisce all’evento.
Sai che pubblico ci sarebbe stato a questa mostra?
Soprattutto persone appartenenti al mondo borghese.
Quest’ultimi ed Hayez la pensano allo stesso modo su molte cose.
Sai com’è andata a finire?
Il risultato è stato magnifico.
Hayez è riuscito a stupire tutti.
Il pubblico si aspettava un quadro tradizionale (magari un’opera mitologica).
Ed invece lui ha spiazzato tutti dipingendo un quadro “sconosciuto”.
Sconosciuto? Cioè?
Mi riferisco all’episodio ritratto – poco conosciuto – ed appartiene alla storia medievale italica.
Conosci la storia di Pietro Rossi?
Ora te la racconto.
Nel ‘300 Pietro Rossi ha servito con onore la Repubblica di Lucca, facendosi notare per la sua abilità.
Ma Pietro non avrebbe mai immaginato che presto sarebbe diventato una leggenda.
Nei primi 30 anni del ‘300 Venezia è costantemente minacciata dagli Scaligeri (conosciuti anche come i Della Scala).
Gli Scaligeri hanno sotto scacco parte della Lombardia e mettere le mani anche sulla città di Venezia sarebbe stato eccezionale.
Il Doge Dandolo ha bisogno di aiuto.
Allora sai che fa?
Decide di inviare un messaggero a Pietro Rossi.
Conosce il valore di questo condottiero e sa che è l’uomo giusto in grado di ribaltare le sorti della battaglia.
Il messaggero si mette in viaggio e raggiunge Pietro, il quale – in quel momento – è impegnato a difendere il castello di Pontremoli.
Chi lo sta attaccando?
Sempre gli Scaligeri.
Hanno messo in piedi un assalto su larga scala per annientare tutta la resistenza ed aumentare il proprio potere.
Dopo essere stato messo al corrente sulla situazione di Venezia, Pietro deve fare una scelta.
Può:
- Accettare la richiesta d’aiuto del Doge Dandolo e guidare le truppe veneziane contro gli Scaligeri
- Rifiutare la richiesta d’aiuto del Doge e mettersi in salvo con la sua famiglia
Il combattente ci pensa e alla fine decide di mettersi a capo dell’esercito per distruggere i Della Scala.
Ma Pietro sa che questa scelta ha un costo.
Cioè?
Accettare questo importante compito vuol dire abbandonare la propria famiglia.
Sua moglie (e le figlie) lo supplicano di non andare in guerra.
Hanno un brutto presentimento.
Sanno che si tratta di un viaggio senza ritorno.
Ma Pietro ormai è deciso.
Mette da parte i suoi affetti per un bene maggiore: la libertà.
Sai che fine farà Pietro?
Combatterà valorosamente diverse battaglie ma alla fine verrà ucciso durante l’assedio di Monselice nel 1337.
Hayez adora l’eroica storia di Pietro Rossi.
Il pittore sceglie proprio lui come protagonista del suo quadro perché rispecchia il modello ideale dell’uomo che combatte con tutte le sue forze il male.
DESCRIZIONE
Guarda con attenzione questo lavoro.
Il protagonista di questo quadro Pietro Rossi Hayez.
Quale momento del racconto è rappresentato in quest’opera?
L’istante in cui il messaggero del Doge raggiunge Pietro Rossi e gli chiede di prendere il comando delle truppe ribelli di Venezia.
Il messaggero è quello vestito con gli abiti ocra e con un cappello in mano.
Anche i suoi gesti sono molto importanti: sta indicando a Pietro l’uscita dalla stanza, come se volesse incitarlo a dirigersi verso la battaglia.
E dov’è Pietro nel quadro?
Si sta preparando per difendere il castello di Pontremoli.
Come puoi vedere già indossa l’armatura ed è armato di spada, pronto a guidare l’esercito nella battaglia.
Ma c’è dell’altro che devo dirti su di lui.
Guarda attentamente i suoi movimenti.
Sai cosa sta facendo?
Sta riflettendo.
Tra le mani stringe la lettera del Doge.
Sta pensando attentamente cosa fare.
Deve combattere gli Scaligeri ed abbandonare la sua famiglia? Oppure deve mettersi al riparo con moglie e figlie?
Non è una scelta facile.
Pietro sa che se decide di lanciarsi in guerra, potrebbe non rivedere mai più la sua famiglia.
Ed infatti Hayez dipinge sua moglie e le figlie che si disperano attorno a lui, pregandolo di non andare.
E gli altri personaggi nella scena chi sono?
Gli uomini che vedi sulla destra del quadro di Hayez Pietro Rossi sono alcuni degli uomini del condottiero, pronti a combattere.
Sono i suoi uomini più fidati e sono disposti a seguirlo anche in questa rischiosa battaglia contro gli Scaligeri.
Dalle loro facce si intuisce che sono in attesa.
Stanno attendendo istruzioni dal loro signore.
Voglio farti notare dei piccoli dettagli a proposito dell’ambiente.
Questa scena avviene all’interno di una stanza caratterizzata da una tipica architettura gotica.
Ci sono grandi mura massicce che isolano e proteggono il protagonista (e la sua famiglia) dall’esercito che si prepara all’esterno.
All’esterno?
Si.
Alla sinistra di Pietro e dei protagonisti c’è un’apertura con su un arco a sesto acuto.
Da qui si vede il resto dell’esercito (chi a piedi e chi a cavallo) che si prepara per la battaglia.
Aspetta un attimo.
Ma chi sono quegli uomini appoggiati sul muro all’entrata?
Quello più a sinistra con il cappello sicuramente è arrivato insieme al messaggero da Venezia, mentre gli altri 2 con cui parla sono una coppia di soldati dell’esercito.
C’è un’altra cosa che devo dirti riguardo l’ambiente.
Cioè?
Se guardi in alto puoi notare un rosone reso nei minimi dettagli, attraverso il quale si vede chiaramente il cielo e parte dell’ambiente esterno.
Adesso voglio farti una domanda.
Non ti sei chiesto perché Hayez abbia scelto proprio quest’episodio e non un altro?
Te lo dico io.
Si tratta di un racconto (della storia italiana) poco conosciuto.
Quando ha portato questo quadro a Brera l’ha presentato con un titolo molto più lungo rispetto a quello che usiamo oggi.
Davvero?
Proprio così.
E poi ha scelto la vicenda di Pietro Rossi perché sa per certo che la borghesia milanese conosce questa storia.
Hayez vuol fare colpo su di loro e così ha scelto un tema che avrebbero sicuramente apprezzato.
Per fare ciò ha messo tutte le carte in tavola.
Cioè?
Prima di realizzare alla tela ha studiato ogni dettaglio con cura.
Per esempio?
Guarda la moglie e le figlie di Pietro Rossi.
Stanno pregando il condottiero di non andare in guerra.
Non trovi che la loro disperazione sia un po’ troppo plateale?
In effetti sì.
Lo stesso discorso vale per lo stesso Pietro Rossi.
Lui sta in una posa da cavaliere e pensa appoggiandosi alla sua spada decorata.
Sembra di guardare un istante di una rappresentazione teatrale.
Con questo sfondo e la luce proiettata direttamente sui protagonisti in primo piano danno la sensazione di guardare un palco con alle spalle un fondale dipinto.
Perché assomiglia così tanto ad una scenetta teatrale?
Questa è stata una mossa astuta da parte di Hayez.
In questo modo anche coloro che non conoscono la storia di Pietro Rossi possono comunque sentirsi coinvolti nell’opera e restare affascinati dal suo lavoro.
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