Data di Realizzazione | 1937 |
Dimensioni | 51 x 87 cm |
Tecnica | Olio su Tela |
Dove si Trova | Collezione Privata Cavalière Holding, Co., Inc., Ginevra |
Caratteristiche chiave
- L’opera appartiene al periodo artistico paranoico-critico di Dalì
- L’artista utilizza immagini doppie ed illusioni per rappresentare le allucinazioni sulla tela
- La principale illusione riguarda il riflesso dei cigni nel lago, che qui diventano degli elefanti
- Il paesaggio in secondo piano è ispirato ai paesi catalani
Storia
Dalì ha completato questa tela nel 1937.
Durante la 2° Guerra Mondiale l’opera è stata rubata dai tedeschi durante la loro occupazione in Francia ed è rimasta nel museo Jeu de Paume, nella Sala dei Martiri dal 1940 al 1944.
Oggi, la tela si trova nella collezione privata Cavalière Holding, Co., Inc a Ginevra, in Svizzera.
Descrizione
Dalì ha realizzato quest’opera durante il suo periodo Paranoico-critico.
Durante questi anni si serve soprattutto di immagini doppie nelle scene che elabora.
Queste – come spiega nel suo saggio “La Conquista dell’Irrazionale” del 1935 – fanno parte di un processo spontaneo della concezione irrazionale basata su un’associazione interpretativa critica del fenomeno del delirio.
Lo so, è molto complicato.
Per farla semplice, quelle che vedi in questa tela sono allucinazioni.
Ed il modo migliore per rappresentare le allucinazioni – secondo lui – nelle opere d’arte è utilizzando immagini doppie ed illusioni.
In questo lavoro si serve di un particolare riflesso in un lago.
E non è la prima volta.
Prima di Cigni che riflettono elefanti ha dipinto Metamorfosi di Narciso: il protagonista si trova in alto ed il riflesso è differente.
Nell’altro lavoro di cui parliamo oggi, invece, i protagonisti della scena sono 3 cigni sull’acqua, sotto degli alberi desolati.
Il lago non riflette la loro forma ma tutt’altro:
- Il collo dei cigni si trasformano nel corpo degli elefanti
- Il corpo dei cigni si trasformano nelle orecchie degli elefanti
- Gli alberi spogli diventano le gambe degli elefanti
A circondare cigni ed elefanti c’è uno splendido paesaggio che ricorda i paesi Catalani in autunno, con colori rossastri molto intensi.
Sulle rocce ai lati del lago Dalì usa delle pennellate veloci, andando a formare dei vortici, in chiaro contrasto alla calma dell’acqua del lago.
Ma cigni ed elefanti non sono le uniche illusioni della scena.
Se guardi nel cielo in alto a sinistra vedrai una coppia di nuvole: quella più piccola ha la forma di un cane, mentre l’altra ricorda un essere umano.
A sinistra dei cigni, invece, c’è un uomo di profilo in piedi che guarda a terra ed indossa una camicia bianca.
Ricorda sempre che si tratta di una rappresentazione di un sogno, non tutti i dettagli devono avere per forza un senso.
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