Data di Realizzazione | Dal 1919 |
Dimensioni | Dimensioni Varie |
Tecnica | Ready-Made |
Dove si Trova | Varie Collezioni |
Caratteristiche Chiave
- È un Ready-Made fatto da Duchamp composto dalla foto della Gioconda di Leonardo (presa da una cartolina economica) e dall’aggiunta di barba e baffi
- Il titolo dell’opera L.H.O.O.Q. è un gioco di parole ed è una volgare allusione sessuale in francese
- L’artista ha preso quest’immagine famosa, simbolo dell’arte ufficiale e l’ha “distrutta” con questo atto infantile. Così ha attaccato l’arte tradizionale ed ha messo in discussione il ruolo dell’artista come creatore di immagini
- Esistono tante versioni della Gioconda con i baffi. La prima è del 1919 e l’ultima è del 1965
Storia
Duchamp non è stato il primo a prendere in giro la Gioconda di Leonardo da Vinci.
Nel 1887 Eugène Bataille (conosciuto anche come Sapeck) ha realizzato la Monnalisa che fuma una pipa, pubblicandola su Le Rire.
Ma non sappiamo se Marcel ne è a conoscenza.
Quest’ultimo realizza la sua personale versione della Gioconda chiamandola L.H.O.O.Q.
È un gioco di parole: detta ad alta voce – in francese – questa parola significa “Lei ha un cu*o bollente”, un’espressione volgare a proposito della tensione sessuale femminile.
Essendo un Ready-Made, Duchamp ha proposto tante versioni differenti della Gioconda coi baffi, giocando su supporti e dettagli diversi (te ne parlerò a fine articolo).
Nota: la parola ready-made nell’arte viene usata per identificare un qualsiasi oggetto (o opera d’arte) già pronto che viene messo in un contesto che non c’entra nulla, trasformandolo. In poche parole un oggetto quotidiano (in questo caso la Gioconda di Leonardo da Vinci) si trasforma quando l’artista la modifica aggiungendo dei dettagli inaspettati (qui sono la barba ed i baffi). Puoi approfondire questo concetto qui.
Francis Picabia in seguito vuole pubblicare L.H.O.O.Q. nella sua rivista, ma non riesce ad aspettare che arrivi il lavoro originale di Duchamp.
Così ha preso un’immagine della Gioconda e ci ha disegnato lui i baffi dimenticando il pizzetto.
Venti anni dopo Duchamp vede la copia realizzata da Picabia e con una penna aggiunge il pizzetto e scrive “Baffi di Picabia / pizzetto di Marcel Duchamp / Aprile 1942“.
Descrizione
Per realizzare quest’opera Duchamp ha preso l’immagine della Gioconda su una cartolina economica ed ha aggiunto baffi e barba con una matita.
Ha preso un’immagine famosa, simbolo dell’arte ufficiale e l’ha modificata eseguendo un’azione infantile ed inaspettata.
L.H.O.O.Q. è un attacco all’arte tradizionale e Duchamp mette in discussione il ruolo di creazione delle immagini da parte dell’artista.
Versioni
Nel corso della sua carriera Duchamp ha fatto diverse versioni della Gioconda con i baffi.
Ecco quali sono:
- 1919: la 1° si trova in una collezione privata a Parigi
- 1920: non si sa dov’è questa versione
- 1930. è una replica grande. Fa parte di una collezione privata ma ora è in prestito al Centre Pompidou a Parigi
- 1940: è una riproduzione a colori dell’originale. È stata rubata nel 1981 e non è stata mai più ritrovata
- 1958: si trova nella collezione di Antoni Tàpies a Barcellona
- 1960: questa è realizzata usando la tecnica dell’olio su legno e fa parte della collezione di Dorothea Tanning a New York
- 1964: quest’anno ci sono 38 repliche che fanno parte di un’edizione limitata di Pierre de Massot e si trovano nella collezione di Arturo Schwarz a Milano
- 1965: si chiama L.H.O.O.Q rasata ed è una carta da gioco. È uguale alla Gioconda di Leonardo, soltanto con la scritta aggiunta da Duchamp. Si trova al MoMA di New York
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