Data di Realizzazione | 1545-1554 |
Altezza | Altezza: 5,19 m (piedistallo compreso) |
Materiale | Bronzo |
Dove si Trova | Loggia dei Lanzi, Firenze |
Caratteristiche Chiave
- La scultura è stata realizzata soltanto da 4 pezzi in bronzo
- L’opera rappresenta Perseo, eroe greco che ha sconfitto Medusa, il mostro in grado di pietrificare le sue vittime con lo sguardo
- Sul piedistallo su cui poggia la statua sono rappresentate delle piccole sculture in bronzo legate al mito di Perseo
- Dietro la testa di Perseo è scolpito un autoritratto di Benvenuto Cellini
- La spada, il piedistallo originali ed un bozzetto in bronzo della statua sono conservati al Museo nazionale del Bargello
- L’opera è stata commissionata da Cosimo I de’ Medici ed allude a sé stesso (come Perseo) che taglia qualsiasi legame con la vecchia Repubblica (come Medusa) per una nuova democrazia
Storia
Nell’antichità quando dovevano essere realizzate le grandi statue in bronzo si producevano prima le parti in modo separato, e poi venivano saldate tra loro.
Ma con il passare dei secoli le gigantesche statue in bronzo sono state sempre meno richieste, e – al loro posto – la produzione si è concentrata su altri oggetti, come le campane.
Poi arriva il Rinascimento e si riaccende l’interesse per queste opere antiche.
E così gli scultori di questo periodo cercano di dar vita a delle enormi statue in bronzo con pochi getti (lo stesso discorso vale per le statue di marmo che si cerca di realizzarle con il minor numero di blocchi di materiale, come ho già raccontato nella storia del Ratto delle Sabine del Giambologna).
Ti ho raccontato tutto questo per spiegarti il contesto in cui è nato il Perseo di Benvenuto Cellini.
A metà del ‘500, Cosimo I de’ Medici diventa il Duca della città ed ordina la realizzazione di questo capolavoro.
L’artista si mette subito al lavoro ed il risultato è un capolavoro composto da 4 pezzi in bronzo:
- Corpo di Perseo
- Corpo di Medusa a terra senza vita
- Testa di Medusa
- Spada
Curiosità: la spada di Perseo è l’unica arma realizzata da Benvenuto Cellini. L’originale oggi si trova nell’armeria del Museo nazionale del Bargello, mentre quella che ha in mano la statua è una copia.
Fondere le varie parti della statua non è semplice né per l’artista che per i suoi aiutanti, ma alla fine riescono.
Prima di mostrarla al pubblico, però, ci sono alcune piccole modifiche da eseguire.
Cellini scrive che è stato necessario sistemare soltanto 3 dita del piede destro, ma in realtà hanno dovuto lavorare sia su questo piede che su una grande parte dello stinco.
Nel 1554 la statua è pronta e viene esposta nella Loggia dei Lanzi a Firenze, dove si trova ancora oggi.
Descrizione
Il Perseo di Cellini è un antico eroe della mitologia greca.
Secondo le leggende ha sconfitto Medusa, il mostro con i serpenti al posto dei capelli in grado di pietrificare chiunque con uno sguardo.
Perseo l’ha sconfitta tagliandole la testa.
Il corpo del mostro è a terra.
L’eroe mostra vittorioso la testa dell’avversario tagliata con la spada che regge nella mano destra.
Sotto la statua c’è un piedistallo decorato da tanti piccoli bronzi (gli originali si trovano al Museo nazionale del Bargello, queste sono soltanto delle copie e puoi vedere le immagini delle originali qui).
Guardando la testa di Perseo puoi notare che è ruotata verso il basso così da guardare lo spettatore.
Curiosità: dietro la testa di Perseo il Cellini ha scolpito un autoritratto con un’espressione dolorosa. Per riuscirla a vedere bene dal vivo, devi metterti tra i piedi della scultura alle sue spalle e guardare verso la testa.
Significato
Dato che la scultura è stata commissionata da Cosimo I de’ Medici potrebbe avere anche un significato politico.
In effetti Perseo potrebbe rappresentare lo stesso Cosimo che taglia ogni legame con la Repubblica del passato (impersonata da Medusa).
I serpenti che fuoriescono dal corpo senza vita di Medusa potrebbero rappresentare tutti i problemi ed ostacoli della città che in passato hanno impedito la formazione di una democrazia.
Oltre alla spada ed i bronzetti originali, nel Museo del Bargello è conservato anche un bozzetto in bronzo della statua.
A differenza della scultura che si trova nella Loggia dei Lanzi, questa è più semplice e priva di tutti quei particolari che rendono la statua originale molto complessa e dettagliata.
La storia di questo bozzetto non si conosce e salta fuori soltanto nel 1826 tra le proprietà di un pittore di Firenze chiamato Fedele Acciai.
Forse Benvenuto Cellini l’aveva realizzata per regalarla a qualcuno e doveva essere una specie di fontana da tavola.
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