Data di Realizzazione | 1937 |
Dimensioni | 81,3 x 65 cm |
Tecnica | Olio su Tela |
Dove si Trova | Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam |
Caratteristiche Chiave
- Non si sa quale sia il significato dell’opera, ma Magritte riteneva che nelle opere d’arte si potesse fare ciò che nella vita era impossibile
- L’artista gioca con la percezione e l’illusione, dipingendo nello specchio l’uomo riflesso ancora di spalle invece che di fronte
- Questa tela fa parte di una serie di 3 opere (le altre 2 sono Il modello rosso e Il tempo trafitto) commissionate dal poeta Edward James a Magritte
- Non si sa chi sia l’uomo di spalle, alcuni pensano che sia Edward James
- Sulla mensola in marmo alla destra dell’uomo c’è il libro Storia di Arthur Gordon Pym di Edgar Allan Poe
- Lo specchio e la mensola non terminano all’interno della tela, ma continuano al di fuori dando la sensazione che lo spazio dell’opera sia ancora più grande
Storia
Magritte realizza La Riproduzione Vietata nel 1937.
A richiedere quest’opera è il ricco poeta inglese Edward James, il quale – oltre ad essere un mecenate dell’artista – è un grande ammiratore del Surrealismo.
Questa è una delle 3 tele che Edward ha commissionato a Magritte per decorare la sala da ballo di casa sua a Londra.
Le altre 2 sono Il Modello Rosso ed Il tempo trafitto.
Oggi La Riproduzione Vietata si trova nel Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam.
Descrizione
Il protagonista della tela è un uomo di spalle che si guarda allo specchio.
Molti pensano che si tratti proprio di Edward James, l’uomo che ha richiesto la tela a Magritte.
Ma è impossibile dirlo dato che qui il protagonista è di spalle.
Indossa un abito scuro elegante ed ha i capelli scuri lunghi abbastanza da toccare il colletto della camicia.
Ma qualcosa non va.
Nel riflesso dello specchio che ha davanti a sé non si vede la sua faccia, ma la sua schiena.
Impossibile.
Guardando sulla tela, l’unico altro oggetto che si vede è quel libro sulla mensola in marmo.
È Storia di Arthur Gordon Pym di Edgar Allan Poe.
I colori che compongono la scena sono caldi, tra cui spicca quell’ocra/arancione sul muro che si vede nello specchio.
Poi c’è un forte contrasto di colori: il protagonista è dipinto utilizzando toni freddi (bianco, nero ed un rosa chiarissimo), mentre intorno a lui ci sono toni caldi (la cornice dello specchio è color oro, poi c’è il già citato muro arancione/ocra).
La luce arriva dalla sinistra, fuori dalla tela.
E lo si capisce perché una parte del collo dell’uomo e della mensola sono illuminati proprio da quel lato.
Ma l’illusione non si ferma soltanto al riflesso nello specchio.
Se guardi con attenzione, puoi notare che né lo specchio né la mensola sono racchiusi nella tela, anzi danno la sensazione di continuare ad espandersi fuori dallo spazio.
In questo modo sembra che lo spazio dell’opera sia ancora più ampio.
Analizziamo un momento la struttura e la composizione dell’opera.
Per quanto riguarda la struttura, devi sapere che è divisa in 3 livelli:
- Livello 1: uomo di spalle
- Livello 2: mensola con libro e specchio
- Livello 3: piano illusiorio all’interno dello specchio
Mentre per quanto riguarda la composizione, la scena è basata soprattutto su linee verticali (quelle dell’uomo, del suo riflesso e del bordo sinistro dello specchio) e linee oblique (bordo della mensola e cornice inferiore dello specchio).
Significato
Il significato di quest’opera è un mistero.
Magritte pensava che l’arte fosse eccezionale perché permetteva di realizzare ciò che nella vita reale non poteva essere fatto.
E poi l’artista ha giocato spesso sull’illusione e sulla percezione, come accade anche nelle 2 tele de La Condizione Umana (ne ho parlato in un altro articolo che trovi qui).
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