Data di Realizzazione | 1540-1543 |
Altezza | 26 cm |
Materiale | Ebano ed Oro |
Dove si Trova | Kunsthistorisches Museum, Vienna |
Caratteristiche Chiave
- Cellini ha realizzato la Saliera per Francesco I, il re di Francia, ma il progetto risale a tempo prima, quando gli è stato richiesto un oggetto del genere dal cardinale Ippolito d’Este
- Nel 2003 la saliera è stata rubata e poi è stata ritrovata in un bosco vicino Vienna nel 2006
- Le grandi figure della saliera sono Nettuno, il dio romano del mare e Cerere, la dea della terra. Dalla loro unione nasce il sale
- Il contenitore del sale è a forma di barca (perché il sale proviene dal mare) mentre il contenitore del pepe è a forma di tempio (perché il pepe viene coltivato a terra)
- Sotto la saliera ci sono delle figure sdraiate: sono Aurora, Giorno, Crepuscolo e Notte; queste statue sono ispirate a quelle che decorano la tomba di Giuliano e Lorenzo de’ Medici a Firenze
- Cellini ha realizzato la saliera come oggetto da tavola e non come opera d’arte
Storia
Benvenuto Cellini arriva in Francia nel 1540.
Sta vivendo il miglior periodo della sua carriera.
Il re di Francia Francesco I lo protegge e gli dà tutto quello che gli serve per i suoi lavori.
Bronzo, argento, oro.
Tutto.
E Francesco ne approfitta.
Prima di arrivare in Francia, il cardinale Ippolito d’Este gli aveva chiesto di realizzare per lui una saliera fuori dal comune.
Con l’iauto del letterato Gabriele Cesano si mette all’opera e realizza un modello in cera del progetto (questo purtroppo è andato perduto).
Al cardinale piace un sacco il lavoro, ma non può farlo realizzare: un’opera del genere costerebbe un sacco.
Soltanto un re avrebbe le risorse per il lavoro.
E Francesco tiene a mente questa frase.
Grazie al suo legame con il re di Francia capisce che è il momento di dar vita a quella saliera che aveva progettato anni prima.
E lo fa.
Così nasce la saliera di Benvenuto Cellini per il re Francesco I.
Questo è un dono da parte di Carlo IX di Francia per l’arciduca Ferdinando II del Tirolo per ringraziarlo per aver fatto da procuratore nel matrimonio con Elisabetta d’Austria.
Curiosità: l’11 maggio 2003 la saliera è stata rubata ed i ladri hanno richiesto un riscatto di 10 milioni (il quale è stato rifiutato). L’opera è stata ritrovata il 22 gennaio 2006 all’interno di una scatola nel bosco vicino Zwettl, a 90 Km da Vienna. Poi è stata portata al Kunsthistorisches Museum, dove si trova ancora oggi.
Descrizione
I protagonisti sono un uomo ed una donna seduti su una base ovale.
Sono entrambi nudi ed hanno le gambe intrecciate.
Lui è Nettuno, il dio romano dell’acqua e lei è Cerere, la dea della terra.
Tra i capelli di lei ci sono frutta e fiori ed ha la mano sinistra sul seno, mentre lui ha un tridente ed è seduto su una conchiglia trainata da cavalli marini.
Il loro incrocio di gambe è simbolico ed allude che dalla loro unione nasce il sale.
Cerere nell’altra mano ha una cornucopia, un vaso riempito con fiori e frutti, simbolo di abbondanza e fertilità.
Sulla base della saliera invece ci sono delle figure semisdraiate.
Loro sono l’Aurora, il Giorno, il Crepuscolo e la Notte.
Queste figure sono ispirate alle sculture che decorano la Tomba di Giuliano e di Lorenzo de’ Medici a Firenze.
Trattandosi di una saliera, poi questo oggetto è stato realizzato per contenere sale ed olio.
Ed i recipienti sono ai lati delle 2 grandi figure.
Il contenitore del sale è una nave (poiché il sale arriva dal mare), mentre il tempio con le piccole figure contiene il pepe (che invece viene coltivato a terra).
Tutto è curato nei minimi dettagli e sono stati utilizzati materiali pregiati: ebano, oro e smalti colorati.
Curiosità: Francesco Cellini ha realizzato questo oggetto per utilizzarlo a tavola e non come opera d’arte. Infatti sotto ci ha messo 4 sfere rotanti per farlo muovere con facilità lungo la tavola.
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