Data di Realizzazione | 480-470 a.C. |
Altezza | 2,09 m |
Materiale | Bronzo |
Dove si Trova | Museo Archeologico Nazionale di Atene |
Caratteristiche Chiave
- È stata scoperta nel 1926 dove è naufragata una nave nel 2° secolo a.C.
- Non si sa chi sia l’autore della scultura, ma forse potrebbe trattarsi di Onata di Egina, di Mirone o Crizio
- L’opera potrebbe rappresentare Zeus pronto a lanciare un fulmine o Poseidone con il suo tridente
- Ha il volto di un uomo grande con barba folta e senza espressione
- Il corpo è muscoloso e ben dettagliato
- La scultura ha una composizione a chiasmo (ad X) ed è ben equilibrata
Storia
Questa scultura è stata scoperta nel 1926 dove tantissimi anni prima – nel 2° secolo a.C. – una nave è naufragata.
Purtroppo non è stato possibile approfondire le cause di questo incidente perché, nel 1928, durante gli studi eseguiti per saperne di più sull’opera, un sommozzatore è morto.
E da quel momento tutte le operazioni sono state bloccate.
In antichità le navi che naufragavano tra la Grecia e l’Italia erano soprattutto quelle che trasportavano tesori dell’arte greca.
Curiosità: Nel luogo del naufragio – oltre al Zeus di Capo Artemisio – è stato ritrovato anche il Fantino di Artemisio, una statua in bronzo di un cavallo e ed il suo fantino. Lo studioso Seán Hemingway pensa che questa statua sia stata rubata a Corinto nel 146 a.C da un generale romano durante la Battaglia di Corinto e, nel viaggio verso l’Italia, la nave è naufragata.
Ma chi è l’autore di questa misterioso capolavoro?
Non si sa.
Potrebbero essere alcuni degli scultori più famosi di quel periodo come Onata di Egina, Mirone o Crizio.
Descrizione
Zeus Capo Artemisio è una statua di un uomo nudo.
È girato verso sinistra con le braccia tese, pronto a lanciare qualcosa.
Guarda la sua faccia.
Ci sono molti dettagli utili:
- La barba folta indica che si tratta di un uomo adulto
- I capelli corti e ricci sono disposti sulla testa in ordine
- Non ha alcuna espressione ed il suo sguardo è concentrato nell’azione
Ha un corpo muscoloso: sono ben delineati pettorali, addominali e fianchi.
Guarda il braccio e la mano sinistra.
Forse aveva in mano un oggetto da lanciare.
Il braccio destro invece è disteso, come se stesse prendendo la mira.
Tutto il peso del corpo è incentrato sulla gamba sinistra, infatti ha tutto il piede a terra.
Il protagonista usa la gamba destra per darsi lo slancio per l’azione.
Nota: Molti conoscono questa statua con il nome di Zeus di Capo Artemisio, ma molti lo chiamano anche Cronide che significa “Figlio di Crono”. Crono era il padre di Zeus, Poseidone ed altri dei. Tenendo a mente quest’informazione, la statua potrebbe rappresentare Zeus (e quindi in mano forse aveva un fulmine da lanciare) o Poseidone (con in mano il caratteristico tridente).
Puoi ammirare tutti i dettagli della statua girandogli intorno, anche se la guardi dal lato anteriore puoi avere una visione complessiva dell’opera.
La composizione della statua è a chiasmo (dal greco della lettera Chi che si scrive così > X).
L’opera infatti ha una struttura a croce ed è ben equilibrata, fattore fondamentale per le opere greche.
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