Data di Realizzazione | 1885 |
Dimensioni | 82 x 114 cm |
Tecnica | Olio su tela |
Dove si Trova | Van Gogh Museum, Amsterdam |
Caratteristiche Chiave
- Van Gogh ritrae i contadini del villaggio di Nuenen, poveri e che dedicano tutto il giorno al lavoro per sopravvivere
- Il pittore rappresenta i protagonisti con il massimo realismo possibile, senza imbellire la realtà
- Le espressioni dure di tutti i personaggi mostrano la difficoltà e la durezza delle loro condizioni di vita
- Lo sguardo dei protagonisti è imbarazzato, indicando che Van Gogh è entrato in un momento intimo della famiglia
- La famiglia di contadini si riunisce a cena, in un attimo di solidarietà e riposo dopo una dura giornata di lavoro
- Il pittore ha realizzato una tavolozza molto buia, con pochi colori (giallo, nero e bruno) per rappresentare una scena quanto più reale possibile
Storia
Prima di dedicarsi alla pittura Van Gogh è stato anche un pastore.
E durante quel periodo ha passato dei mesi nel Borinage, in Belgio.
Qui la vita è dura.
La gente è povera e lavora tutto il giorno per sopravvivere.
Ed è qui che Vincent si affeziona ai più poveri e sfortunati.
Così – quando si dedicherà all’arte – i suoi soggetti preferiti saranno i contadini.
Ed ecco perché arriva al villaggio di Nuenen.
In una lettera che Vincent scrive a suo fratello Théo racconta che vuole cogliere la bellezza ed il realismo della vita di queste persone.
Passa sempre più tempo con la gente del villaggio ed alla fine diventano amici.
Van Gogh li ritrae nelle loro attività quotidiane, come:
- Pelare le patate
- Intrecciare le ceste
- Ridurre i gomitoli in fili
Così nel 1885 dipinge I mangiatori di patate.
Nota: prima di realizzare l’opera finale, il pittore ha realizzato 2 versioni diverse. La 1° ha una struttura compositiva definita, ma le pennellate sono veloci e poco spontanee. Nella 2° versione invece la scena è monumentale, la struttura più ragionata e con i protagonisti disposti in modo asimmetrico.
Questa versione oggi si trova al Van Gogh Museum di Amsterdam ed è uno dei lavori di cui Vincent è più orgoglioso.
Descrizione
In una lettera a suo fratello, Van Gogh parla dei protagonisti dell’opera.
Ciò che ha dipinto è una rappresentazione autentica e non imbellita della realtà.
I soggetti del lavoro sono quelli che nessun altro pittore sceglierebbe: i contadini di Nuenen hanno tratti induriti ed imbruttiti dal duro lavoro che fanno ogni giorno.
E Vincent lascia tutto così, senza aggiungere alcun filtro.
Realismo al massimo.
L’espressione dei protagonisti è il particolare che mostra proprio il realismo dell’opera.
La scena è ambientata in una piccola casa di Nuenen.
C’è poca luce che arriva dalla lampada a petrolio appesa al soffitto.
La luce si riflette su cuffie, tazzine di caffè ed il pasto povero dei contadini.
I protagonisti sono proprio loro: famiglia che si riunisce a cena per mangiare dopo aver passato tutto il giorno nei campi a lavorare.
Guardiamo i personaggi.
Sulla destra c’è una signora anziana con la schiena curva causata dal duro lavoro, che versa il caffè nelle tazzine.
Accanto a lei c’è un uomo che la guarda e che in mano ha una patata; forse è suo marito.
Alla sua sinistra c’è un’altra donna che mette la forchetta nel vassoio delle patate, mentre guarda l’uomo accanto a lei.
Lui ha un’espressione stanca, dura e rassegnata.
È come se sapesse che il suo destino è segnato e non cambierà.
In 1° piano, di spalle, c’è una bambina.
Dalla posizione possiamo ipotizzare che abbia le mani unite al petto, pregando prima di cenare.
Quesat bambina ha un ruolo molto importante nella composizione dell’opera:
- Sta a metà tra noi osservatori e la luce, creando un effetto di controluce
- Funge da “elemento di unione” tra le posizioni dei vari protagonisti della scena
Lo sguardo dei protagonisti è sfuggente ed imbarazzato, dando la sensazione che Van Gogh sia entrato in una situazione intima di famiglia.
Osservando il resto dell’opera, si vedono un po’ di oggetti interessanti:
- Un orologio in alto a sinistra
- Una stampa di un Crocefisso in alto a sinistra, accanto all’orologio
- Una teiera in basso a destra
- Delle posate in recipienti di legno in alto a destra
Tra questi oggetti, il Crocefisso è un elemento molto importante.
Simboleggia:
- Importanza e sacralità della cena
- Rappresenta l’importanza del lavoro della famiglia
- Indica la qualità delle cose semplici e fatte con il cuore
E Van Gogh decide di rappresentare questo momento e renderlo importante.
Celebra il momento della cena, in cui la famiglia si riunisce mettendo da parte la fatica quotidiana.
I colori utilizzati sono pochi e pastosi: giallo, nero e bruno.
La tavolozza è molto buia.
Van Gogh ha scelto questi colori per offrire il massimo realismo, mettendo in risalto la povera e difficile vita dei contadini.
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